Operazione Earnest Will: differenze tra le versioni
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Secondo i piani dei comandi statunitensi, i convogli dell'operazione Earnest Will dovevano prendere il via dal porto [[Emirati Arabi Uniti|emiratino]] di [[Khawr Fakkān]] nel golfo dell'Oman, procedere attraverso lo stretto di Hormuz e quindi dirigere lungo una rotta predefinita (Q-route) fino ai porti del Kuwait sotto la protezione di due o tre navi da guerra statunitensi; altre unità sarebbero state dislocate alle due estremità dello stretto di Hormuz e poco sotto il limite meridionale della "zona di guerra" istituita dagli iracheni nella parte nord del Golfo, mentre appoggio aereo sarebbe stato dato dalle portaerei dislocate nell'oceano Indiano e dai velivoli dell'[[Al-Quwwat al-Jawwiyya al-Sa'udiyya|Aeronautica militare saudita]]<ref>{{cita|Kelley|p. 45}}.</ref>.
Il primo convoglio dell'operazione Earnest Will, composto dalla petroliera ''Bridgeton'' e dalla [[gassiera]] ''Gas Prince'', prese il mare da Khawr Fakkān il 22 luglio scortato dall'incrociatore {{nave|USS|Fox|CG-33|6}} e dal cacciatorpediniere {{nave|USS|Kidd|DDG-993|6}}, con l'appoggio a distanza dei velivoli della portaerei {{nave|USS|Constellation|CV-64|6}} e degli aerei [[Airborne Early Warning and Control|AWACS]] statunitensi e sauditi. Il 24 luglio, mentre il convoglio si trovava a occidente dell'
[[File:Earnest Will Bridgeton.jpg|thumb|La petroliera ''Bridgenton'' in navigazione]]
L'incidente della ''Bridgenton'' dimostrò lo stato di impreparazione con cui le forze statunitensi avevano approcciato la missione: la minaccia più importante erano ritenute le batterie missilistiche iraniane collocate nella zona dello stretto di Hormuz, mentre nessuna attenzione era stata data alla possibilità di incappare in campi minati navali nonostante nei primi mesi del 1987 già sei navi civili, tra cui una delle petroliere kuwaitiane battenti bandiera sovietica, avessero urtato mine iraniane nelle acque del Golfo; a riprova dello stato di impreparazione, subito dopo l'esplosione le navi di scorta della US Navy si erano dovute accodare dietro la ''Bridgenton'' per evitare di far detonare a loro volta altri ordigni<ref name=Kelly-56-57 />.
La necessità di neutralizzare gli ordigni iraniani mise a dura prova le capacità della US Navy, che nel suo sviluppo successivo alla [[seconda guerra mondiale]] aveva quasi completamente trascurato il settore della guerra di mine: gli statunitensi dovettero riattivare in fretta e furia alcuni vecchi [[dragamine]] [[classe Aggressive]] risalenti agli anni 1950 e già passati in riserva, attrezzando nel mentre per le operazioni di dragaggio alcuni [[rimorchiatore|rimorchiatori]] civili affittati. Gli attacchi a navi civili tramite mine convinsero però anche altre nazioni a inviare unità nel Golfo: in agosto il [[Regno Unito]] comunicò l'intenzione di inviare nel Golfo Persico
=== L'operazione Prime Chance ===
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