Diffida: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
wikato
Riga 1:
La '''diffida ad adempiere''' è un [[atto unilaterale]] e [[atto recettizio|recettizio]] di [[autonomia privata]] , con il quale il contraente, adempiente o in procinto di adempiere, di un [[contratto]], intima all'altra parte di adempiere entro un dato termine. Con quest'atto quindi una parte, manifesta all'altro contraente, una duplice volontà: quella ''conservativa'' del contratto in caso d'adempimento nel termine assegnato o, in mancanza di tale adempimento nel termine, quella ''risolutiva'' del contratto stesso che, in questo modo, si risolve automaticamente e stragiudizialmente in virtù della diffida inviata.</br>
{{W|diritto|luglio 2006}}
 
A differenza della semplice ''[[intimazione ad adempiere]]'' o [[costituzione in mora]] (regolata nel [[Codice Civile]] dall'art. 1219 c.c.), la diffida ad adempiere richiede la volontà '''espressa''' del soggetto inviante la diffida, che si produca l'effetto giuridico della [[risoluzione per inadempimento|risoluzione del contratto]] in caso di protrazione dell'inadempimento dell'altra parte.
La diffida ad adempiere è un [[atto unilaterale]] e [[recettizio]] di [[autonomia privata]] , con il quale il contraente, adempiente o in procinto di adempiere, di un contratto, intima all'altra parte di adempiere entro un dato termine. Con quest'atto quindi una parte, manifesta all'altro contraente, una duplice volontà: quella conservativa del contratto in caso d'adempimento nel termine assegnato o, in mancanza di tale adempimento nel termine, quella risolutiva del contratto stesso che, in questo modo, si risolve automaticamente e stragiudizialmente in virtù della diffida inviata.</br>
 
La diffida ad adempiere è regolata dall' art. 1454 del [[codice civile]] che, testualmente, prevede:
A differenza della semplice ''[[intimazione ad adempiere]]'' o [[costituzione in mora]] regolata nel [[Codice Civile]] dall'art. 1219 c.c.), la diffida ad adempiere richiede la volontà '''espressa''' del soggetto inviante la diffida, che si produca l'effetto giuridico della [[risoluzione per inadempimento|risoluzione del contratto]] in caso di protrazione dell'inadempimento dell'altra parte.
{{quote|Alla parte inadempiente l'altra può '''intimare per iscritto di adempiere''' in un congruo [[termine]], con
dichiarazione che, decorso inutilmente detto '''termine''', il contratto s'intende senz'altro risoluto.
 
Il termine non può essere inferiore a 15 giorni, salvo diversa pattuizione delle parti o salvo che, per la natura del contratto o secondo gli usi, risulti congruo un termine minore.
La diffida ad adempiere è regolata dall' art. 1454 del [[codice civile]] che, testualmente, prevede:
 
Decorso il termine senza che il contratto sia stato adempiuto, questo è '''[[risoluto di diritto]]'''.}}
“ Alla parte inadempiente l'altra può '''intimare per iscritto di adempiere''' in un congruo [[termine]], con
dichiarazione che, decorso inutilmente detto '''termine''', il contratto s'intende senz'altro risoluto.
 
In concreto quindi, l'[[inadempimento]] di una parte, abilita la parte adempiente ad avvalersi della risoluzione del contratto per inadempimento mediante l'invio alla parte inadempiente di una comunicazione, '''scritta''' (solitamente mediante invio di [[raccomandata]] a/r ) che contenga:
Il termine non può essere inferiore a 15 giorni, salvo diversa pattuizione delle parti o salvo che,
per la natura del contratto o secondo gli usi, risulti congruo un termine minore.
 
#[[ l'intimazione ad adempiere]];
Decorso il termine senza che il contratto sia stato adempiuto, questo è '''[[risoluto di diritto]]'''”.
 
In concreto quindi, l'[[inadempimento]] di una parte, abilita la parte adempiente ad avvalersi della risoluzione del contratto per inadempimento mediante l'invio alla parte inadempiente di una comunicazione, '''scritta''' (solitamente mediante invio di raccomandata a/r ) che contenga:
 
#[[l'intimazione ad adempiere]];
# l'indicazione di un congruo termine entro il quale adempiere (nel rispetto di quanto stabilito dal secondo comma dell'articolo citato ovvero, in genere, non inferiore a 15 giorni);
# La dichiarazione per cui, in caso di protratto inadempimento dopo il congruo termine stabilito, il contratto si considererà risoluto di diritto.
contratto si considererà risoluto di diritto.
 
Alla diffida ad adempiere deve essere comunque applicato l'art. 1455 c.c., pertanto la risoluzione del contratto opera solo se l'inadempimento è '''di non scarsa importanza'''.
 
{{diritto}}