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La '''diffida ad adempiere''' è un [[atto unilaterale]] e [[atto recettizio|recettizio]] di [[autonomia privata]]
A differenza della semplice ''[[intimazione ad adempiere]]'' o [[costituzione in mora]] (regolata nel [[Codice Civile]] dall'art. 1219 c.c.), la diffida ad adempiere richiede la volontà '''espressa''' del soggetto inviante
▲La diffida ad adempiere è un [[atto unilaterale]] e [[recettizio]] di [[autonomia privata]] , con il quale il contraente, adempiente o in procinto di adempiere, di un contratto, intima all'altra parte di adempiere entro un dato termine. Con quest'atto quindi una parte, manifesta all'altro contraente, una duplice volontà: quella conservativa del contratto in caso d'adempimento nel termine assegnato o, in mancanza di tale adempimento nel termine, quella risolutiva del contratto stesso che, in questo modo, si risolve automaticamente e stragiudizialmente in virtù della diffida inviata.</br>
La diffida ad adempiere è regolata dall' art. 1454 del
▲A differenza della semplice ''[[intimazione ad adempiere]]'' o [[costituzione in mora]] regolata nel [[Codice Civile]] dall'art. 1219 c.c.), la diffida ad adempiere richiede la volontà '''espressa''' del soggetto inviante la diffida, che si produca l'effetto giuridico della [[risoluzione per inadempimento|risoluzione del contratto]] in caso di protrazione dell'inadempimento dell'altra parte.
dichiarazione che, decorso inutilmente detto
Il termine non può essere inferiore a 15 giorni, salvo diversa pattuizione delle parti o salvo che, per la natura del contratto o secondo gli usi, risulti congruo un termine minore.▼
▲La diffida ad adempiere è regolata dall' art. 1454 del [[codice civile]] che, testualmente, prevede:
Decorso il termine senza che il contratto sia stato adempiuto, questo è ''
▲“ Alla parte inadempiente l'altra può '''intimare per iscritto di adempiere''' in un congruo [[termine]], con
▲dichiarazione che, decorso inutilmente detto '''termine''', il contratto s'intende senz'altro risoluto.
In concreto quindi,
▲Il termine non può essere inferiore a 15 giorni, salvo diversa pattuizione delle parti o salvo che,
▲Decorso il termine senza che il contratto sia stato adempiuto, questo è '''[[risoluto di diritto]]'''”.
▲In concreto quindi, l'[[inadempimento]] di una parte, abilita la parte adempiente ad avvalersi della risoluzione del contratto per inadempimento mediante l'invio alla parte inadempiente di una comunicazione, '''scritta''' (solitamente mediante invio di raccomandata a/r ) che contenga:
▲#[[l'intimazione ad adempiere]];
# l'indicazione di un congruo termine entro il quale adempiere (nel rispetto di quanto stabilito dal secondo comma dell'articolo citato ovvero, in genere, non inferiore a 15 giorni);
# La dichiarazione per cui, in caso di protratto inadempimento dopo il congruo termine stabilito, il contratto si considererà risoluto di diritto.
Alla diffida ad adempiere deve essere comunque applicato l'art. 1455 c.c., pertanto la risoluzione del contratto opera solo se l'inadempimento è '''di non scarsa importanza'''.
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