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=== La stereoscopia nel XX secolo ===
[[File:Stereoviewers.jpg|thumb|Alcuni stereoscopi del '900: [[Tru-Vue]], [[View-Master]], Stereoclic Brugiere, Stereoscope Lestrade]]
Nel [[XX secolo ]] la stereoscopia si sviluppa in diverse direzioni. Lo [[stereoscopio]] ottocentesco che utilizza [[stereogramma|stereogrammi]] su carta scompare quasi completamente dalla scena (sopravvive sotto forma di giocattolo economico), al suo posto si sviluppa lo stereoscopio che si serve di [[diapositiva|diapositive]] su [[pellicola fotografica]], e che ha come pionieri il [[Tru-Vue]] e, soprattutto, il [[View-Master]]. Agli inizi del [[XX secolo ]] si cercano inoltre strade per la visione stereoscopica senza l'ausilio di alcun dispositivo ottico supplementare, quali lo [[stereoscopio ]] o gli occhiali, attraverso dei sistemi autostereoscopici che sfruttino la [[barriera di parallasse]] e lo schermo lenticolare. Parallelamente alla nascita e all'ascesa del [[cinema ]], si fa strada il [[Cinema tridimensionale|cinema stereoscopico]], che a fasi alterne sperimenta varie tecnologie e sistemi. La stereoscopia trova inoltre applicazioni nei fumetti (attraverso l'[[anaglifo]]), nella televisione, e in numerosi altri campi. ▼
[[File:Tru-Vue bakelite viewer.jpg|thumb|Stereoscopio [[Tru-Vue]] del [[1957]]]] ▼
[[File:View-Master Model E.JPG|thumb|Stereoscopio [[View-Master]] Model E degli [[Anni 1950|anni cinquanta]]]] ▼
▲Nel [[XX secolo]] la stereoscopia si sviluppa in diverse direzioni. Lo [[stereoscopio]] ottocentesco che utilizza [[stereogramma|stereogrammi]] su carta scompare quasi completamente dalla scena (sopravvive sotto forma di giocattolo economico), al suo posto si sviluppa lo stereoscopio che si serve di [[diapositiva|diapositive]] su [[pellicola fotografica]], e che ha come pionieri il [[Tru-Vue]] e, soprattutto, il [[View-Master]]. Agli inizi del [[XX secolo]] si cercano inoltre strade per la visione stereoscopica senza l'ausilio di alcun dispositivo ottico supplementare, quali lo [[stereoscopio]] o gli occhiali, attraverso dei sistemi autostereoscopici che sfruttino la [[barriera di parallasse]] e lo schermo lenticolare. Parallelamente alla nascita e all'ascesa del [[cinema]], si fa strada il [[Cinema tridimensionale|cinema stereoscopico]], che a fasi alterne sperimenta varie tecnologie e sistemi. La stereoscopia trova inoltre applicazioni nei fumetti (attraverso l'[[anaglifo]]), nella televisione, e in numerosi altri campi.
==== Autostereoscopia ====
{{Vedi anche|Autostereoscopia|Barriera di parallasse}}
Tra la fine del [[XIX secolo]] e gli inizi del [[XX secolo|XX]] vengono ideati e messi a punto i primi sistemi di visione stereoscopica senza l'ausilio di alcun dispositivo ottico supplementare. Il più antico sistema [[autostereoscopia|autostereoscopico]] viene ideato indipendentemente sia da Jacobson che da Berthier attorno al [[1896]]<ref name="history1">[{{Cita web |url=http://www.outeraspect.com/history_lenticular.php |titolo=History of Lenticular Technology and Related Autostereoscopic Methods] |sito=outeraspect.com |lingua=en}}</ref> e trova applicazione inizialmente nel campo della fotografia: il sistema viene registrato nel [[1903]] da [[Frederic Eugene Ives]]<ref>U.S. Patent 725,567 "Parallax Stereogram and Process of Making Same", application filed 25 September 1902, patented 14 April 1903</ref> che ne inventa il nome, [[barriera di parallasse]], e che lo sfrutta per la realizzazione di fotografie stereoscopiche.<ref name="history1" /> A partire dalla fine del [[XX secolo]] questo sistema verrà applicato alla costruzione di monitor autostereoscopici.
Nel [[1908]] [[Gabriel Lippmann]], meglio conosciuto per l'invenzione della fotografia a colori nel [[1886]], suggerisce di utilizzare un sistema di lenti al posto della barriera di parallasse. A tale sistema dà il nome di "fotografia integrale" e le immagini prendono il nome di "integrammi".<ref name="history1" />
==== Tru-Vue ====
▲[[File:Tru-Vue bakelite viewer.jpg|thumb|Stereoscopio [[Tru-Vue]] del [[1957 ]]]]
{{Vedi anche|Tru-Vue}}
Già tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento la [[pellicola fotografica]] [[35mm]] comincia a prendere il posto di cartoncini e vetrini negli stereoscopi sviluppati dai prototipi di Whatstone e Brewster, tuttavia si dovrà alla [[Stati Uniti|statunitense]] [[Tru-Vue]] Company di [[Rock Island (Illinois)|Rock Island]] il rilancio a livello popolare dello stereoscopio attraverso un visore che utilizzi rullini di pellicola [[35mm]] in bianco e nero (i cosiddetti ''filmstrips'') come supporto per le immagini stereoscopiche.
Il compatto ed economico visore Tru-Vue viene infatti introdotto nel [[1931]] in una [[Stati Uniti d'America|America]] bisognosa di svaghi economici, poiché fiaccata dal crollo della borsa di [[Wall Street]], il [[giovedì nero]] del [[1929|'29]]. Il visore Tru-Vue diviene immediatamente un successo, tuttavia la fortuna della Tru-Vue non sarà destinata a durare a lungo, poiché il [[1938]] vede la nascita del maggior rivale della casa di Rock Island: il [[View-Master]]
==== View-Master ====
▲[[File:View-Master Model E.JPG|thumb|Stereoscopio [[View-Master]] Model E degli [[Anni 1950|anni cinquanta ]]]]
{{Vedi anche|View-Master}}
Nel [[1939]] la Sawyer's di [[Portland]], commercializza per la prima volta l'invenzione di un bizzarro riparatore di pianoforti tedesco immigrato negli [[Stati Uniti]] durante gli [[Anni 1920|anni venti]]: si tratta di [[William Gruber]] e del suo visore stereoscopico [[View-Master]].
A differenza del predecessore Tru-Vue, il View-Master utilizza dischetti di cartoncino a supporto di 7 coppie di diapositive a colori da [[16mm]], più economiche rispetto al rivale e al contempo permettono di godere per la prima volta di panorami realistici e a colori.
Negli anni successivi il View-Master passerà di mano in mano fino a venire acquisito dalla [[Mattel]] nel [[1997]], casa di giocattoli per la quale è in produzione a tutt'oggi.
==== Cinema 3-D ====
[[File:LaNature1908 Stereo-Cinema reynaud.jpg|thumb|Lo [[stereo-cinema]] di [[Charles-Émile Reynaud]]]]
Anche [[Charles-Émile Reynaud]], già inventore del [[prassinoscopio]] (evoluto dallo [[zootropio]]) e soprattutto del [[teatro ottico]], primo vero e proprio precursore al tempo stesso sia del [[cinema]]tografocinematografo che del [[cartone animato]], poiché presentava proiezioni ad un pubblico di sequenza animate, nel [[1907]] brevettò un proprio sistema di animazione tridimensionale: lo [[stereo-cinema]]. Evoluzione anch'esso del prassinoscopio, presentava infatti due di questi apparecchi posti parallelamente in verticale, accoppiati ad uno [[stereoscopio]], in modo da permettere di visionare brevi sequenze cicliche di foto stereoscopiche. Il dispositivo non ebbe comunque successo e attualmente l'unico esemplare sopravvissuto è esposto al Museo delle Arti e Mestieri di [[Parigi]].<ref name="reynaud1">{{fr}} {{collegamento interrotto|1=[http://www.emilereynaud.fr/index.php/post/Le-Stereo-Cinema Le Stéréo-Cinéma] |date=gennaio 2018 |bot=InternetArchiveBot }} in EmileReynaud.fr</ref>
Si può parlare di cinema atto a produrre un effetto di tridimensionalità, già con la celebre locomotiva che avanza verso la cinepresa dei [[Fratelli Lumiere|Fratelli Lumière]] (lo stesso [[Louis Lumiere]] negli [[Anni 1920|anni venti]] produrrà un [[remake]] di questo filmato, con sistema 3-D anaglifico), tuttavia il cinema realmente stereoscopico viene sviluppato soprattutto nel periodo tra le due guerre mondiali in film di sperimentazione del sistema anaglifico: il primo film stereoscopico della storia è ''[[The Power of Love (film 1922)|The Power of Love]]'' del [[1922]].
Il primo periodo di diffusione a livello di massa del cinema 3-D, la cosiddetta "età d'oro" del cinema 3-D, sono gli [[Anni 1950|anni cinquanta]]: il primo lungometraggio realizzato in questa fase (con cinepresa binoculare e impressione sincronizzata su due rulli di pellicole) è ''[[Bwana Devil]]'' del [[1952]]. In quel decennio furono girati più di 60 film<ref>[http://www.crit.rai.it/eletel/2004-2/42-1.htm{{Cita|Marzio ''StereoscopiaBarbero Origini,e cinemaMario Muratori, televisione'']2004}}</ref>, tra cui certamente il più celebre è ''[[Il mostro della laguna nera]]'' del [[1954]], diretto da [[Jack Arnold]], che utilizzava la più costosa tecnica delle lenti polarizzate, che richiedeva cinema appositamente attrezzati. Il cinema stereoscopico era allora relegato a film di serie B, ma non mancarono tuttavia esempi eclatanti di pellicole ''[[mainstream]]'', infatti anche [[Alfred Hitchcock]] realizzò un proprio film in 3-D: ''[[Delitto perfetto]]'', interpretato da [[Ray Milland]] e [[Grace Kelly]].
Dimenticato per un certo periodo, il cinema 3-D ebbe un nuovo periodo di popolarità tra il [[1973]] e il [[1985]], periodo durante il quale vennero realizzati altri film stereoscopici, come ad esempio ''[[Lo squalo 3]]'', [[sequel|seguito]] del [[Lo squalo (film)|celebre film]] di [[Steven Spielberg]].
Nel [[1986]] viene introdotta la nuova tecnologia [[IMAX-3D]], che utilizza tutte le tecniche disponibili: anaglifo, lenti polarizzate e occhiali LCD, sfruttando due sistemi, a doppio obiettivo, con due rulli di pellicola sincronizzati, o a singolo obiettivo (che può usufruire delle normali sale IMAX), nel qual caso vengono alternate le immagini per l'occhio destro e per l'occhio sinistro.
==== Televisione ====
I primi esperimenti di televisione stereoscopica vengono realizzati durante gli [[Anni 1920|anni venti]] da [[John Logie Baird]] che li applica alla [[televisione meccanica]] attraverso l'uso del [[disco di Nipkow]]: i segnali dei due canali, destro e sinistro, venivano trasmessi alternativamente.
Così viene trasmessa, nel [[1952]] la prima trasmissione ufficiale stereoscopica, convertendo in segnali elettromagnetici film 3-D in bianco e nero. Il sistema utilizzato è quello dell'[[anaglifo|anaglifia]], perciò gli spettatori devono essere dotati di appositi occhiali per poter godere dell'effetto tridimensionale.
Nel [[1981]] verranno effettuate trasmissioni a colori.
Un altro sistema ampiamente utilizzato per la trasmissione televisiva di immagini stereoscopiche, è [[Effetto Pulfrich|l'effetto Pulfrich]]. Durante gli [[Anni 1970|anni settanta]] la [[Rai]] manda in onda clip pubblicitarie e cartoni animati, che sfruttano questo sistema.
==== Stereogramma a punti casuali ====
Nel [[1959 ]] lo studioso della visione, neuroscienziato e psicologo [[Bela Julesz]] e [[MacArthur Fellow]], inventano gli stereogrammi a punti casuali, mentre portano avanti una ricerca ai [[Bell Laboratories|laboratori Bell]] sul riconoscimenti di oggetti camuffati dalle foto aeree riprese dagli aerei spia. Al tempo, molti studiosi della visione pensavano che la percezione della profondità si verificasse negli occhi stessi, mentre ora sappiamo trattarsi di un complesso processo neurologico. Julesz utilizzò un [[computer ]] per creare un paio di immagini a punti casuali che, quando venivano osservate con uno [[stereoscopio ]], permettevano al cervello di vedere delle forme tridimensionali. Questo provava che la percezione della profondità è un processo neurologico.<ref name="julesz">{{en}} Bela Julesz (1971). ''Foundations of Cyclopean Perception''. Chicago: The University of Chicago Press. ISBN 0-226-41527-9</ref><ref name="julesz_cadence">{{en}} Shimoj, S. (1994). Interview with Bela Julesz. In Horibuchi, S. (Ed.), ''Super Stereogram'' (pp. 85–93). San Francisco: Cadence Books. ISBN 1-56931-025-4</ref> ▼
▲Nel [[1959]] lo studioso della visione, neuroscienziato e psicologo [[Bela Julesz]] e [[MacArthur Fellow]], inventano gli stereogrammi a punti casuali, mentre portano avanti una ricerca ai [[Bell Laboratories|laboratori Bell]] sul riconoscimenti di oggetti camuffati dalle foto aeree riprese dagli aerei spia. Al tempo, molti studiosi della visione pensavano che la percezione della profondità si verificasse negli occhi stessi, mentre ora sappiamo trattarsi di un complesso processo neurologico. Julesz utilizzò un [[computer]] per creare un paio di immagini a punti casuali che, quando venivano osservate con uno [[stereoscopio]], permettevano al cervello di vedere delle forme tridimensionali. Questo provava che la percezione della profondità è un processo neurologico.<ref name="julesz">{{en}} Bela Julesz (1971). ''Foundations of Cyclopean Perception''. Chicago: The University of Chicago Press. ISBN 0-226-41527-9</ref><ref name="julesz_cadence">{{en}} Shimoj, S. (1994). Interview with Bela Julesz. In Horibuchi, S. (Ed.), ''Super Stereogram'' (pp. 85–93). San Francisco: Cadence Books. ISBN 1-56931-025-4</ref>
==== Autostereogramma ====
{{Vedi anche|Autostereogramma}}
A metà del [[XIX secolo]] [[David Brewster]], che come abbiamo visto è responsabile di aver migliorato lo [[stereoscopio]] inventato da [[Charles Wheatstone]], scopre anche l'effetto "carta da parati" (''wallpaper effect''): egli nota che fissando a lungo gli schemi ripetuti nella [[carta da parati]], il cervello è portato a sovrapporli creando l'illusione che il piano di messa a fuoco si trovi dietro alla superficie reale.<ref name="pinker"/>
Nel [[1979]] [[Christopher Tyler]], uno studente di Bela Julesz e della visione psicofisica al [[Smith-Kettlewell Institute]], combina questa teoria con quella dello stereogramma a punti casuali di Julesz, per creare il primo [[autostereogramma|autostereogramma a punti casuali]], anche conosciuto con il nome di stereogramma a singola immagine a punti casuali (''single-image random-dot stereogram'' o SIRDS). Questo tipo di autostereogramma permette di visualizzare una forma tridimensionale da una singola immagine bidimensionale senza l'ausilio di alcun dispositivo ottico.<ref name="beyond3d">{{en}} Magic Eye Inc. ''Magic Eye: Beyond 3D'', Andrews McMeel Publishing, Kansas City, 2004. ISBN 0-7407-4527-1</ref><ref name="tyler_cadence">{{en}} Christopher Tyler ''The Birth of Computer Stereograms for Unaided Stereovision'', in S. Horibuchi ''Stereogram'' (pp. 83–89), Cadence Books, San Francisco, 1994. ISBN 0-929279-85-9</ref>
==== Informatica ====
Nel [[1965 ]] lo scienziato e informatico [[Ivan Sutherland]], pioniere della grafica digitale, costruisce il primo ''[[head mounted display]]'', un [[visore stereoscopico ]] che monta due display, uno per ogni occhio, che proiettano le due differenti immagini parallele.<ref name="lithium1"> [{{Cita web |url=http://www.lithium.it/dream0014p1.asp Lithium.it - |titolo=Tecnologie da sogno - Display 3D Volumetrici ] |sito=Lithium.it}}</ref> ▼
Al primo decennio del [[XXI secolo ]], si deve invece la diffusione di [[autostereoscopia|monitor autostereoscopici]], che utilizzano due tecnologie distinte: la [[barriera di parallasse]] e la lenticolare.<ref name="appuntidigitali1">[http://www.appuntidigitali.it/1848/arrivano-i-monitor-3d-di-nuovo-ii/ Arrivano i monitor 3d. Di nuovo. - I]</ref><ref name="appuntidigitali2">[http://www.appuntidigitali.it/1846/arrivano-i-monitor-3d-di-nuovo-i/ Arrivano i monitor 3d. Di nuovo. - II]</ref> ▼
▲Nel [[1965]] lo scienziato e informatico [[Ivan Sutherland]], pioniere della grafica digitale, costruisce il primo ''[[head mounted display]]'', un [[visore stereoscopico]] che monta due display, uno per ogni occhio, che proiettano le due differenti immagini parallele.<ref name="lithium1">[http://www.lithium.it/dream0014p1.asp Lithium.it - Tecnologie da sogno - Display 3D Volumetrici]</ref>
▲Al primo decennio del [[XXI secolo]], si deve invece la diffusione di [[autostereoscopia|monitor autostereoscopici]], che utilizzano due tecnologie distinte: la [[barriera di parallasse]] e la lenticolare.<ref name="appuntidigitali1">[http://www.appuntidigitali.it/1848/arrivano-i-monitor-3d-di-nuovo-ii/ Arrivano i monitor 3d. Di nuovo. - I]</ref><ref name="appuntidigitali2">[http://www.appuntidigitali.it/1846/arrivano-i-monitor-3d-di-nuovo-i/ Arrivano i monitor 3d. Di nuovo. - II]</ref>
=== La stereoscopia nel XXI secolo ===
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