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== La storia ==
[[File:Corsa palio.png|miniatura]]
Il culto della Vergine Maria ha origini remote: già nel V secolo sorgeva sul Girfalco la prima cattedrale dedicata all'Assunta, chiamata "Santa Maria in Castello". Inoltre, i primi documenti scritti che fanno riferimento alle celebrazioni dedicate alla Vergine Maria, patrona della città di Fermo e della diocesi, risalgono già all'anno Mille: in un documento datato 1182, si legge che i castelli asserviti a Fermo, [[Monterubbiano]], Cuccure e Montotto, ribadivano il loro impegno a portare a Fermo un Palio ogni anno, in occasione delle festività dedicate alla Vergine Assunta in cielo. In testa alla sfilata vi era Castel San Giorgio ([[Porto San Giorgio]]) per il suo ruolo chiave nella difesa di Fermo. La Cavalcata aveva dunque una valenza non solo religiosa ma al tempo stesso politica.
In seguito all'alternarsi di periodi di decadenza e di fastosità, la Cavalcata fu abolita da Napoleone nel 1808 per poi essere ripristinata dopo il Congresso di Vienna. Fu definitivamente interrotta nel 1860 con la venuta dei piemontesi. Il recupero dell'edizione moderna ha inizio sotto il mandato del Sindaco Fabrizio Emiliani, nel '''1982,''' su proposta dell'assessore Fabio Maggiori. Il primo Palio dell'edizione moderna fu vinto dalla contrada Pila con il priore Umberto Montanini e con il fantino Rosita Quintili, ad oggi unico fantino donna ad aggiudicarsi il drappo.
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