Elezioni politiche in Italia del 2006: differenze tra le versioni

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== Sistema di voto ==
 
Le elezioni si tennero con un nuovo sistema di voto introdotto con la legge n. 270 del 21 dicembre 2005, nota come [[legge Calderoli]], che sostituì il precedente sistema detto [[Mattarellum]] ovvero le [[Legge|leggi]] 4 agosto [[1993]] n. 276 e n. 277.<ref name=":0">{{Cita news|url=http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-01-08/legge-calderoli-2702005-112946.shtml?uuid=AbcbpGIH|titolo=Legge Calderoli (n. 270/2005)|pubblicazione=Il Sole 24 ORE|accesso=2018-03-21}}</ref><ref name=":1">{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/politica/2012/03/27/news/come_funziona_il_porcellum-32311428/|titolo=Come funziona il Porcellum - Repubblica.it|pubblicazione=La Repubblica|accesso=2018-03-21}}</ref> Il sistema di distribuzione dei seggi è proporzionale, a coalizione, con premio di maggioranza ed elezione di più parlamentari contemporaneamente in collegi estesi, senza possibilità di indicare preferenze; erano previsti ambiti territoriali diversi per l'attribuzione del premio di maggioranza: l'intero territorio nazionale (esclusa la Valle d'Aosta) per la [[Camera dei deputati]] e la singola circoscrizione, coincidente con il territorio di una Regione, per il [[Senato della Repubblica|Senato]] <ref>Obbligo imposto dall'art. 57, comma 1 della [[Costituzione italiana]].</ref>, escluse [[Valle d'Aosta]], Molise e [[Trentino Alto-Adige]].[[File:Primo voto dei cittadini italiani all'estero.jpg|thumb|left|160px|Francobollo del 2006 celebrativo del "Primo voto dei cittadini italiani all'estero"]]
Per la Camera la legge prevedeva che la lista o la coalizione di liste che avrebbe ottenuto la maggioranza relativa dei voti ma che non avesse conseguito 340 seggi, sarebbe stata assegnataria di ulteriori seggi in modo da raggiungere tale numero. I 12 seggi assegnati dalla [[Circoscrizione Estero]] e il seggio assegnato dalla Valle d'Aosta erano attribuiti secondo regole diverse: i relativi voti non sono calcolati per la determinazione della lista o coalizione di liste di maggioranza relativa.<ref name=":0" /><ref name=":1" />
 
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Il territorio nazionale italiano venne suddiviso alla Camera dei deputati in 28 [[circoscrizione elettorale|circoscrizioni plurinominali]] ed al Senato della Repubblica in 21 [[circoscrizione elettorale|circoscrizioni plurinominali]], corrispondenti alle regioni italiane e alla nuova [[circoscrizione Estero]].
 
'''[[Camera dei deputati]]:'''
* [[Circoscrizione Piemonte 1|Piemonte 1]] ([[provincia di Torino|Torino]]);
* [[Circoscrizione Piemonte 2|Piemonte 2]] ([[Provincia di Cuneo|Cuneo]], [[Provincia di Alessandria|Alessandria]], [[Provincia di Asti|Asti]], [[Provincia di Novara|Novara]], [[Provincia di Vercelli|Vercelli]], [[Provincia di Biella|Biella]] e [[Provincia del Verbano-Cusio-Ossola|Verbano-Cusio-Ossola]]);
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|-
! [[Casa delle Libertà]]
|<small>[[Forza Italia (1994)|Forza Italia]], [[Alleanza Nazionale]], [[Unione dei Democratici Cristiani e di Centro]], [[Lega Nord]]-[[Movimento per l'Autonomia]], [[Nuovo PSI]]-[[Democrazia Cristiana per le Autonomie]], [[Partito Repubblicano Italiano]], [[Riformatori Liberali]], [[Alternativa Sociale]]<ref>Alternativa Sociale raggruppa Azione Sociale, Fronte Sociale Nazionale e Forza Nuova</ref> ([[Azione Sociale]], [[Fronte Sociale Nazionale]] e [[Forza Nuova]]), [[Fiamma Tricolore]], [[Verdi Verdi|L'Ambienta-Lista]], No Euro, Pensionati Uniti, [[Partito Liberale Italiano (1997)|Partito Liberale Italiano]], Patto Cristiano Esteso, Nuova Sicilia, Patto per la Sicilia e S.O.S. Italia</small>
| [[Centro-destra]]
| [[Silvio Berlusconi]]
|-
|}
'''La Casa delle Libertà'''[[File:Silvio Berlusconi 29-01-2008.jpg|thumb|left|upright=0.5|[[Silvio Berlusconi]], leader della [[Casa delle Libertà]]]]
[[File:Umberto Bossi.JPG|thumb|upright=0.6|[[Umberto Bossi]], leader della [[Lega Nord]]]]
[[File:Gianfranco Fini.jpg|thumb|upright=0.6|[[Gianfranco Fini]], leader di [[Alleanza Nazionale]]]]
La [[Casa delle Libertà]] era una coalizione con a capo [[Silvio Berlusconi]] e costituita principalmente da quattro partiti: [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]], con a capo sempre Berlusconi, [[Alleanza Nazionale]], guidato da [[Gianfranco Fini]], [[Lega Nord]], guidato da [[Umberto Bossi]] e [[Unione dei Democratici Cristiani e di Centro|UDC]], partito riunente il [[Cristiani Democratici Uniti|CDU]] di [[Rocco Buttiglione]] e il [[Centro Cristiano Democratico|CCD]] di [[Pier Ferdinando Casini]], e posto sotto la guida di [[Lorenzo Cesa]].
 
A questi si aggiunsero una serie di partiti e movimenti, come il [[Nuovo PSI]] di [[Gianni De Michelis]], la [[Democrazia Cristiana per le Autonomie]] di [[Gianfranco Rotondi]], il [[Partito Repubblicano Italiano]] di [[Giorgio La Malfa]]<ref>il [[Movimento Repubblicani Europei]], nato a causa del cambio di alleanza operato da La Malfa nel 2001, ora è parte integrante della coalizione avversaria di Romano Prodi</ref>. Vi erano inoltre il [[Movimento per l'Autonomia]] di [[Raffaele Lombardo]] e i [[Riformatori Liberali]]<ref>nati a seguito della scissione dei [[Radicali Italiani]] schierati con il centrosinistra</ref>, guidati da [[Benedetto Della Vedova]]. [[Alternativa Sociale]] era il partito di [[Alessandra Mussolini]] che ora guidava di una sua coalizione che raccoglieva anche l'appoggio di [[Forza Nuova]] di [[Roberto Fiore (politico)|Roberto Fiore]] e del [[Fronte Sociale Nazionale]] di [[Adriano Tilgher (politico)|Adriano Tilgher]]; questa coalizione si collegava alla Casa delle Libertà così come [[Fiamma Tricolore]] di [[Luca Romagnoli]] che si presentava con una lista autonoma ma sempre all'interno della coalizione di centrodestra. Altre formazioni apparentate furono L'Ambienta-Lista ([[Verdi Verdi]]), No Euro, S.O.S. Italia, Pensionati Uniti, Patto Cristiano Esteso, [[Nuova Sicilia]] e Patto per la Sicilia.
 
'''L'Unione'''[[File:Prodi27032007.jpg|thumb|left|upright=0.5|[[Romano Prodi]], leader de [[L'Unione]]]]
[[File:Piero Fassino 2007.jpg|thumb|upright=0.5|[[Piero Fassino]], leader dei [[Democratici di Sinistra]]]]
[[File:Francesco Rutelli-cropped.JPG|thumb|upright=0.5|[[Francesco Rutelli]], leader de [[La Margherita]]]]
[[L'Unione]] è il nome assunto dalla coalizione di [[centrosinistra italiano|centrosinistra]], guidata da [[Romano Prodi]] designato tale in seguito alle [[elezioni primarie]] tenute il 16 ottobre [[2005]] nelle quali si erano candidati [[Clemente Mastella]], [[Fausto Bertinotti]], [[Alfonso Pecoraro Scanio]] e [[Antonio Di Pietro]]; Prodi assunse la leadership riscuotendo il 74% dei 4.300.000 voti espressi.
 
I partiti della coalizione furono: i [[Democratici di Sinistra]], guidati da [[Piero Fassino]]; [[La Margherita]], di [[Francesco Rutelli]]<ref>(che nelle precedenti politiche era soltanto una lista elettorale unente quattro formazioni politiche distinte, ed ora invece rappresenta un soggetto politico unitario nato dall'unione del [[Partito Popolare Italiano (1994)|Partito Popolare Italiano]], dei [[I Democratici|Democratici]] e della [[Lista Dini - Rinnovamento Italiano]])</ref>; l'[[UDEUR]], di [[Clemente Mastella]], i [[Federazione dei Verdi|Verdi]], di [[Alfonso Pecoraro Scanio]]; i [[Socialisti Democratici Italiani]], di [[Enrico Boselli]]; i [[Comunisti Italiani]], con segretario [[Oliviero Diliberto]], la [[Lista Bonino]], [[Südtiroler Volkspartei]], [[Rifondazione Comunista]] e [[Italia dei Valori]] oltre al [[Movimento Repubblicani Europei]] di [[Luciana Sbarbati]] e [[Lista Consumatori]] (che si presentano in quattro regioni).
 
I Socialisti Democratici Italiani hanno costituito la Rosa Nel Pugno sulla base di un progetto siglato tra loro e Radicali Italiani, Associazione Luca Coscioni e Federazione dei giovani socialisti. Alla coalizione si sono aggiunti anche [[I Socialisti]] di [[Bobo Craxi]], il [[Partito Socialista Democratico Italiano (2004)|PSDI]] di [[Giorgio Carta]], il [[Partito Pensionati]] di [[Carlo Fatuzzo]] e altre formazioni minori.
 
I Democratici di Sinistra, La Margherita e i Repubblicani Europei alla Camera dei Deputati si sono presentati in una lista unica utilizzando il simbolo dell'Ulivo.
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Nel periodo precedente alle elezioni vennero realizzati molti sondaggi commissionati per lo più da giornali nazionali e canali televisivi e che hanno generalmente assegnato un vantaggio alla coalizione dell'Unione di circa il 5%<ref>{{Cita web|url=http://www.repubblica.it/speciale/2006/elezioni_sondaggi/index.html|titolo=Repubblica.it » Verso le Elezioni Politiche 2006|sito=www.repubblica.it|lingua=en|accesso=2018-03-21}}</ref><ref name=":3">{{Cita web|url=http://www.tgcom24.mediaset.it/politica/articoli/articolo304876.shtml|titolo=Tgcom - Elezioni: il flop dei sondaggi|autore=Redazione Tgcom|sito=www.tgcom24.mediaset.it|accesso=2018-03-21}}</ref> mentre {{cn|i tre sondaggi che attribuivano un lieve vantaggio in termini di voti per la Casa delle Libertà sono stati tutti commissionati dal partito di Berlusconi, il quale ha più volte accusato una simpatia verso sinistra dei sondaggisti italiani.}}
 
I risultati finale alla [[Camera dei deputati|Camera]] e al [[Senato]] hanno avuto un discostamento di circa il 3% sui quelli forniti dalla quasi totalità dei sondaggi, inclusi gli [[exit poll]].<ref name=":3" /> {{cn|I sostenitori di centrosinistra hanno provato a spiegare questa discrepanza sostenendo la tesi secondo cui ci sarebbero molti elettori della Casa delle Libertà che non comunicavano il loro voto quando venivano intervistati.}}
 
{|class="wikitable"
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== Risultati ==
{{Vedi anche|Grafico delle elezioni politiche italiane}}
I risultati delle elezioni politiche furono diffusi, a titolo provvisorio, dal [[ministero dell'Interno]], man mano che le [[prefettura italiana|prefetture]] ricevevano i verbali delle sezioni elettorali. I risultati definitivi, salvo reclami esaminati dalla giunte per le elezioni della [[Camera dei deputati]] e del [[Senato della Repubblica]], furono forniti dalla Commissione elettorale centrale istituita presso la [[Suprema Corte di Cassazione]]. A seguito della proclamazione dei risultati nazionali, le singole commissioni elettorali circoscrizionali proclamarono i candidati eletti. La composizione del ''plenum'' di entrambe le assemblee legislative nella [[XV legislatura della Repubblica Italiana|XV Legislatura]], tuttavia, fu definita solo dopo che i parlamentari eletti in più circoscrizioni decisero per quale seggio optare lasciando che i primi dei non eletti nelle altre circoscrizioni accedessero in loro vece in Parlamento. Dal voto degli italiani all'estero l'Unione conquista quattro senatori contro uno solo della CdL riuscendo a conquistare una lieve maggioranza al Senato; tale vantaggio risulta poi rafforzato dall'appoggio di almeno quattro senatori a vita permettendo la vittoria del centrosinistra anche al Senato seppure il numero di elettori totali sia favorevole al centrodestra per oltre 200.000 (17.713.163 contro 17.511.309).
 
Anche il risultato elettorale del 2001 - sotto il profilo dei voti raccolti - non aveva fatto emergere una maggioranza assoluta di voti a favore della coalizione vincente: alla Camera la Casa delle Libertà raccolse il 45,40% dei voti nella quota maggioritaria e il 49,9% nella quota proporzionale, ed al Senato con il 42,53% dei voti ottenne 176 seggi su 315. Sta di fatto che nel 2006, come detto, alla Camera l'Unione ha avuto 19.001.684 voti, e il Polo 18.976.460; ma a questi dati bisognerebbe aggiungere i voti della Val d'Aosta (calcolati separatamente perché hanno leggi elettorali diverse): 35.302 per l'Unione e 19.237 per il Polo; inoltre, occorre aggiungere i voti delle circoscrizioni estere: 459.454 per l'Unione e 369.952 per il Polo.
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Rispetto alle precedenti elezioni del 2001 hanno avuto luogo le seguenti variazioni:
* La coalizione di centro-sinistra alla Camera dei Deputati ottiene ottimi risultati in [[Basilicata]] e [[Toscana]], dove alla Camera dei Deputati supera il 60% delle preferenze, sfiorandolo in [[Emilia Romagna]]. Ottiene buoni risultati anche in [[Calabria]] e [[Marche]] e [[Umbria]], dove supera il 55% dei voti<ref name="ReferenceB">{{Cita web|url=http://elezionistorico.interno.it/index.php?tpel=C&dtel=09/04/2006&tpa=I&tpe=I&lev0=0&levsut0=0&lev1=26&levsut1=1&ne1=26&es0=S&es1=S&ms=S|titolo=Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali|sito=elezionistorico.interno.it|lingua=it|accesso=2018-03-21}}</ref>.
La coalizione di centro-destra di [[Silvio Berlusconi]] subisce una lieve erosione rispetto alla quota proporzionale della [[Elezioni politiche italiane del 2001|precedente elezione]], con un voto più frazionato sulle liste minori, restando forte solamente in [[Lombardia]], [[Sicilia]] e [[Veneto]], dove supera il 55% delle preferenze alla Camera dei Deputati. Buoni risultati anche in [[Friuli Venezia Giulia]], dove sfiora il 55% dei voti<ref name="ReferenceB" />. Dopo queste infatti le regioni in cui il centro-destra ottenne alla Camera i migliori risultati furono la Puglia ed il Piemonte (con però solo poco più del 50% dei voti) ed il Lazio e la Campania (dove il centrodestra era però già sotto, anche se di poco, al 50%).
 
=== Camera dei deputati ===
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|-
| bgcolor="darkred" |
|align=left|[[Partito della Rifondazione Comunista]] (PRC)||2.229.464||5,84||''41''||{{N/A}}||{{N/A}}||''0''||{{N/A}}||{{N/A}}||''0''||''41''||<span style="color:green">+30
|-
| bgcolor="gold" |
|align=left|[[Rosa nel Pugno]] (RNP)||990.694||2,60||''18''||{{N/A}}||{{N/A}}||''0''||{{N/A}}||{{N/A}}||''0''||''18''||<span style="color:green">+9
|-
| bgcolor="orange" |
|align=left|[[Italia dei Valori]] (IdV)||877.052||2,30||''16''||{{N/A}}||{{N/A}}||''0''||27.432||2,82||''1''||''17''||<span style="color:green">+17
|-
| bgcolor="red" |
|align=left|[[Partito dei Comunisti Italiani]] (PdCI)||884.127||2,32||''16''||{{N/A}}||{{N/A}}||''0''||{{N/A}}||{{N/A}}||''0''||''16''||<span style="color:green">+6
|-
| bgcolor="green" |
Riga 357:
|-
| bgcolor="lightskyblue" |
|align=left|[[Popolari UDEUR]]||534.088||1,40||''10''||{{N/A}}||{{N/A}}||''0''||9.721||1,00||''0''||''10''||–
|-
| style="background:black;"|
Riga 372:
|-
| rowspan="8" bgcolor="#007FFF"|
| style="text-align:left;" rowspan="8"|[[Casa delle Libertà]]
| bgcolor="#007FFF" |
|align=left|[[Forza Italia (1994)|Forza Italia]] (FI)||9.048.976||23,72||''137''||rowspan=2|13.374||rowspan=2|17,00||rowspan=2|''0''||202.536||20,86||''3''||''140''||<span style="color:red">−54
|-
| bgcolor="blue" |
|align=left|[[Alleanza Nazionale]] (AN)||4.707.126||12,34||''71''||{{N/A}}||{{N/A}}||''0''||rowspan=2 align=right|''72''||rowspan=2 align=right|<span style="color:red">−27
|-
| bgcolor="#000080" |
Riga 383:
|-
| bgcolor="lightblue" |
|align=left|{{nowrap|[[Unione dei Democratici Cristiani e di Centro]] (UDC)}}||2.580.190||6,76||''39''||2.282||2,90||''0''||66.456||6,75||''0''||''39''||<span style="color:red">−1
|-
| bgcolor="green" |
|align=left|[[Lega Nord]] - [[Movimento per l'Autonomia|MpA]] (LN-MpA)||1.747.730||4,58||''26''||1.566||1,99||''0''||20.205||2,08||''0''||''26''||<span style="color:red">−4
|-
| bgcolor="#F08080" |
Riga 432:
|align="right"|-
|-
|[[Partito della Rifondazione Comunista]]
|align="right"|2.229.464
|align="right"|5,84
Riga 439:
|align="right"|-
|-
|[[Rosa nel Pugno]]
|align="right"|990.694
|align="right"|2,60
Riga 446:
|align="right"|-
|-
|[[Partito dei Comunisti Italiani]]
|align="right"|884.127
|align="right"|2,32
Riga 453:
|align="right"|-
|-
|[[Italia dei Valori]]
|align="right"|877.052
|align="right"|2,30
Riga 467:
|align="right"|-
|-
|[[Popolari UDEUR]]
|align="right"|534.088
|align="right"|1,40
Riga 474:
|align="right"|-
|-
|[[Partito Pensionati]]
|align="right"|333.278
|align="right"|0,87
Riga 495:
|align="right"|-
|-
|[[Lista Consumatori]]-Doveri Civici-[[Democrazia Cristiana (2002)|DC]]<ref>Lista presente in quattro circoscrizioni (Toscana, Campania 1, Calabria, Sicilia 1)</ref>
|align="right"|73.751
|align="right"|0,19
Riga 524:
|-
| rowspan="11" bgcolor="#318ce7" |
| rowspan="11" |[[Silvio Berlusconi]]
|-
|[[Forza Italia (1994)|Forza Italia]]
|align="right"|9.048.976
|align="right"|23,72
Riga 533:
|align="right"|-
|-
|[[Alleanza Nazionale]]
|align="right"|4.707.126
|align="right"|12,34
Riga 540:
|align="right"|-
|-
|[[Unione dei Democratici Cristiani e di Centro]]
|align="right"|2.580.190
|align="right"|6,76
Riga 547:
|align="right"|-
|-
|[[Lega Nord]]-[[Movimento per l'Autonomia]]
|align="right"|1.747.730
|align="right"|4,58
Riga 561:
|align="right"|-
|-
|[[Alternativa Sociale]]
|align="right"|255.354
|align="right"|0,67
Riga 568:
|align="right"|-
|-
|[[Fiamma Tricolore]]
|align="right"|230.506
|align="right"|0,60
Riga 647:
| bgcolor="#318ce7" |
| align="left" | Massimo Lattanzi
| align="left" | [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]] - [[Alleanza Nazionale]] (FI- AN)
| align="right" | 13.374
| align="right" | 17,00
Riga 654:
| bgcolor= lightblue |
| align="left" | Luca Bringhen
| align="left" | [[Unione dei Democratici Cristiani e di Centro]] (UDC)
| align="right" | 2.282
| align="right" | 2,90
Riga 661:
| bgcolor= black |
| align="left" | Alessandra Mussolini
| align="left" | [[Alternativa Sociale]] (AS)
| align="right" | 1.587
| align="right" | 2,02
Riga 668:
| bgcolor= green |
| align="left" | Vincenzo Falco
| align="left" | [[Lega Nord]] (LN)
| align="right" | 1.566
| align="right" | 1,99
Riga 675:
| bgcolor= yellow |
| align="left" | Marco Bertone
| align="left" | [[Partito Pensionati]] (PP)
| align="right" | 1.135
| align="right" | 1,44
Riga 682:
| bgcolor= black |
| align="left" | Marcello Pietrantonio
| align="left" | [[Fiamma Tricolore]] (FT)
| align="right" | 430
| align="right" | 0,55
Riga 709:
|-
| bgcolor="#318ce7" |
|align="left"|[[Forza Italia (1994)|Forza Italia]] (FI)
|align="right"|202.536
|align="right"|20,86
Riga 727:
|-
|bgcolor= lightblue|
|align="left"|[[Unione dei Democratici Cristiani e di Centro]] (UDC)
|align="right"|66.456
|align="right"|6,75
Riga 733:
|-
| bgcolor="#00ff7f" |
|align="left"|[[Italia dei Valori]] (IdV)
|align="right"|27.432
|align="right"|2,82
Riga 739:
|-
|bgcolor= green|
|align="left"|[[Lega Nord]] - [[Movimento per l'Autonomia]] (LN-MpA)
|align="right"|20.205
|align="right"|2,08
Riga 763:
|-
|bgcolor= orange|
|align="left"|[[Popolari UDEUR]]
|align="right"|9.721
|align="right"|1,00
Riga 769:
|-
|bgcolor= black|
|align="left"|[[Alternativa Sociale]] (AS)
|align="right"|7.030
|align="right"|0,72
Riga 787:
|-
|bgcolor= black|
|align="left"|[[Fiamma Tricolore]] (FT)
|align="right"|1.197
|align="right"|0,12
Riga 831:
| style="text-align:left;" rowspan="14"|[[L'Unione]]
| bgcolor="#E30B5C" |
|align=left|[[Democratici di Sinistra]] (DS)||5.977.347||17,50||''62''||{{N/A}}||{{N/A}}||''0''|| rowspan="8"|359.660||rowspan="8"|62,69||rowspan="13"|''5''|| rowspan="3"|393.357||rowspan="3"|44,14||rowspan="3"|''4''||rowspan="2"|''65''||rowspan="2"|<span style="color:green">+1
|-
| bgcolor="#FF4500" |
Riga 846:
|-
| bgcolor="orange" |
|align=left|[[Italia dei Valori]] (IdV)||986.191||8,89||''4''||{{N/A}}||{{N/A}}||''0''||26.486||2,97||''0''||''4''||<span style="color:green">+3
|-
| bgcolor="lightblue" |
|align=left|[[Popolari UDEUR]]||477.226||1,40||''3''||{{N/A}}||{{N/A}}||''0''||13.507||1,52||''0''||''3''||–
|-
| bgcolor="gold" |
|align=left|[[Rosa nel Pugno]] (RnP)||851.604||2,49||''0''||{{N/A}}||{{N/A}}||''0''||{{N/A}}||{{N/A}}||''0''||''0''||–
|-
| bgcolor="blue" |
|align=left|[[Partito Pensionati]] (PP)||340.565||1,00||''0''||1.046||1,42||''0''||16.381||2,86||{{N/A}}||{{N/A}}||''0''||''0''||±0
|-
| bgcolor="black" |
Riga 861:
|-
| bgcolor="#00FFFF" |
|align=left|[[Lista Consumatori]]-Doveri Civici-[[Democrazia Cristiana (2002)|DC]]||72.199||0,21||''1''||{{N/A}}||{{N/A}}||''0''||{{N/A}}||{{N/A}}||{{N/A}}||{{N/A}}||''0''||''1''||–
|-
| bgcolor="#E56717" |
Riga 873:
|-
| rowspan="6" bgcolor="#007FFF"|
| style="text-align:left;" rowspan="6"|[[Casa delle Libertà]]
| bgcolor="#007FFF" |
|align=left|[[Forza Italia (1994)|Forza Italia]] (FI)||8.202.890||24,01||''78''||rowspan="2"|11.505||rowspan="2"|15,61||rowspan="2"|''0''||rowspan="4"|175.139||rowspan="4"|30,53||rowspan="4"|''2''||186.386||20,92||''1''||''80''||<span style="color:red">−8
|-
| bgcolor="blue" |
|align=left|[[Alleanza Nazionale]] (AN)||4.235.208||12,40||''41''||{{N/A}}||{{N/A}}||''0''||''41''||<span style="color:green">+4
|-
| bgcolor="lightblue" |
Riga 884:
|-
| bgcolor="green" |
|align=left|[[Lega Nord]] - [[Movimento per l'Autonomia|MpA]] (LN-MpA)||1.530.667||4,48||''13''||1.574||2,14||''0''||18.544||2,08||''0''||''14''||<span style="color:red">−3
|-
| bgcolor="grey" |
Riga 921:
|rowspan="17"|[[Romano Prodi]]
|-
|align="left"| [[Democratici di Sinistra]]<ref name="nomolise">Lista non presentata in [[Molise]]</ref>
|align="right"|5.977.347
|align="right"|17,50
Riga 928:
|align="right"|-
|-
|align="left"|[[Democrazia è Libertà - La Margherita]]<ref name="nomolise"/>
|align="right"|3.664.903
|align="right"|10,73
Riga 935:
|align="right"|-
|-
|align="left"|[[Partito della Rifondazione Comunista]]
|align="right"|2.518.361
|align="right"|7,37
Riga 949:
|align="right"|-
|-
|align="left"|[[Italia dei Valori]]
|align="right"|986.191
|align="right"|2,89
Riga 956:
|align="right"|{{Aumento}}3
|-
|align="left"|[[Rosa nel Pugno]]
|align="right"|851.604
|align="right"|2,49
Riga 963:
|align="right"|-
|-
|align="left"|[[Popolari UDEUR]]<ref>Lista non presentata in [[Friuli-Venezia Giulia]] e in [[Molise]]</ref>
|align="right"|477.226
|align="right"|1,40
Riga 970:
|align="right"|-
|-
|align="left"|[[Partito Pensionati]]
|align="right"|340.565
|align="right"|1,00
Riga 991:
|align="right"|-
|-
|align="left"|[[Lista Consumatori]]-Doveri Civici-[[Democrazia Cristiana (2002)|DC]]<ref>Lista presentata solo in quattro regioni ([[Toscana]], [[Campania]], [[Calabria]], [[Sicilia]])</ref>
|align="right"|72.199
|align="right"|0,21
Riga 1 012:
|align="right"|-
|-
|align="left"|[[Movimento Repubblicani Europei]]<ref>Lista presentata solo in otto regioni ([[Lombardia]], [[Emilia-Romagna]], [[Toscana]], [[Marche]], [[Lazio]], [[Puglia]], [[Calabria]], [[Sicilia]])</ref>
|align="right"|51.219
|align="right"|0,15
Riga 1 034:
|-
| bgcolor="#318ce7" rowspan="14" |
|rowspan="14" |[[Silvio Berlusconi]]
|-
|align="left"|[[Forza Italia (1994)|Forza Italia]]
|align="right"|8.202.890
|align="right"|24,01
Riga 1 043:
|align="right"|-
|-
|align="left"|[[Alleanza Nazionale]]
|align="right"|4.235.208
|align="right"|12,40
Riga 1 050:
|align="right"|-
|-
|align="left"|[[Unione dei Democratici Cristiani e di Centro]]<ref name="nomolise"/>
|align="right"|2.309.442
|align="right"|6,76
Riga 1 057:
|align="right"|-
|-
|align="left"|[[Lega Nord]]-[[Movimento per l'Autonomia]]<ref name="nosardegna">Lista non presentata in [[Sardegna]]</ref>
|align="right"|1.530.667
|align="right"|4,48
Riga 1 064:
|align="right"|-
|-
|align="left"|[[Alternativa Sociale]]
|align="right"|214.526
|align="right"|0,63
Riga 1 071:
|align="right"|-
|-
|align="left"|[[Fiamma Tricolore]]
|align="right"|204.498
|align="right"|0,60
Riga 1 092:
|align="right"|-
|-
|align="left"|[[Partito Repubblicano Italiano]]<ref>Lista presentata solo in nove regioni ([[Emilia-Romagna]], [[Marche]], [[Molise]], [[Campania]], [[Puglia]], [[Basilicata]], [[Calabria]], [[Sicilia]], [[Sardegna]])</ref>
|align="right"|45.098
|align="right"|0,13
Riga 1 190:
| bgcolor="#318ce7" |
| align="left" | Luigi Magnani
| align="left" | [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]] - [[Alleanza Nazionale]] (FI-AN)
| align="right" | 11.505
| align="right" | 15,61
Riga 1 197:
| bgcolor= lightblue |
| align="left" | Luigi Bracci
| align="left" | [[Unione dei Democratici Cristiani e di Centro]] (UDC)
| align="right" | 2.264
| align="right" | 3,07
Riga 1 204:
| bgcolor= green |
| align="left" | Sergio Ferrero
| align="left" | [[Lega Nord]] (LN)
| align="right" | 1.574
| align="right" | 2,14
Riga 1 211:
| bgcolor= yellow |
| align="left" | Silvio Pedullà
| align="left" | [[Partito Pensionati]] (PP)
| align="right" | 1.046
| align="right" | 1,42
Riga 1 218:
| bgcolor= black |
| align="left" | Giancarlo Borluzzi
| align="left" | [[Alternativa Sociale]] (AS)
| align="right" | 775
| align="right" | 1,05
Riga 1 225:
| bgcolor= black |
| align="left" | Eusebio Margara
| align="left" | [[Fiamma Tricolore]] (FT)
| align="right" | 416
| align="right" | 0,56
Riga 1 253:
|-
| bgcolor="#318ce7" |
|align="left"|[[Casa delle Libertà]] (CdL)
|align="right"|175.139
|align="right"|30,53
Riga 1 277:
|-
|bgcolor= yellow|
|align="left"|[[Partito Pensionati]] (PP)
|align="right"|16.381
|align="right"|2,86
Riga 1 283:
|-
|bgcolor= black|
|align="left"|[[Fiamma Tricolore]] (FT)
|align="right"|14.819
|align="right"|2,58
Riga 1 316:
|-
| bgcolor="#318ce7" |
|align="left"|[[Forza Italia (1994)|Forza Italia]] (FI)
|align="right"|186.386
|align="right"|20,92
Riga 1 334:
|-
|bgcolor= lightblue|
|align="left"|[[Unione dei Democratici Cristiani e di Centro]] (UDC)<ref>Non è stata presentata nella ripartizione Asia-Africa-Oceania-Antartide</ref>
|align="right"|57.278
|align="right"|6,43
Riga 1 340:
|-
| bgcolor="#00ff7f" |
|align="left"|[[Italia dei Valori]] (IdV)<ref name="europa">Presentata solo nella ripartizione Europa</ref>
|align="right"|26.486
|align="right"|2,97
Riga 1 346:
|-
|bgcolor= green|
|align="left"|[[Lega Nord]] - [[Movimento per l'Autonomia]] (LN-MpA)
|align="right"|18.544
|align="right"|2,08
Riga 1 352:
|-
|bgcolor= orange|
|align="left"|[[Popolari UDEUR]]<ref>Non è stata presentata nella ripartizione America Settentrionale e Centrale</ref>
|align="right"|13.507
|align="right"|1,52
Riga 1 376:
|-
|bgcolor= black|
|align="left"|[[Fiamma Tricolore]] (FT)<ref name="nordamerica">Non è stata presentata nella ripartizione America Meridionale</ref>
|align="right"|8.575
|align="right"|0,96
Riga 1 396:
== Controversie ==
=== La vittoria di misura dell'Unione ===
[[File:2006 Italian pollbox.jpg|thumb|upright|Urna per il voto alla [[Camera dei deputati]]]]
Sulla base dei risultati comunicati dal Viminale, l'Unione proclama la vittoria, ma la coalizione di centrodestra non ritiene di accettare immediatamente il risultato della consultazione elettorale. La contestazione nasce dal minimo scarto di voti che aggiudica al centrosinistra la maggioranza nei due rami del parlamento. Alla Camera dei deputati infatti il centrosinistra si aggiudica il premio di maggioranza con un vantaggio di 24.755 voti, ovvero dello 0,06% che assicura alla coalizione vincente una consistente maggioranza di seggi. La giunta per le elezioni del Senato, nel dicembre 2006, decise il riconteggio delle schede nulle, bianche, e contenenti voti nulli o contestati, partendo dalle regioni di Calabria, Campania, Lazio, Lombardia, Puglia, Sicilia e Toscana, oltre che alla revisione a campione delle schede valide custodite nei tribunali. Il riconteggio si sarebbe poi esteso al resto d'Italia se i risultati evidenziassero scostamenti significativi rispetto ai dati proclamati ufficialmente. Nonostante le ipotesi di Deaglio fossero di brogli a favore di Forza Italia, anche Berlusconi appoggia la decisione del riconteggio, sostenendo che ci sono stati brogli a favore del centrosinistra.<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/2006/11/sezioni/politica/polemica-film-deaglio/ricontare-bianche/ricontare-bianche.html|titolo=Senato: "Ricontare le schede bianche". Berlusconi: "Primo passo positivo|pubblicazione=La Repubblica|accesso=22 novembre 2009|giorno=6|mese=dicembre|anno=2006}}</ref> Il 18 settembre 2007, il presidente della Giunta delle elezioni del Senato, [[Domenico Nania]], ha dichiarato conclusa la revisione iniziata il 6 dicembre 2006. I Comitati per la revisione delle schede costituiti nelle sette regioni riferirono che "gli scostamenti riscontrati rispetto ai dati di proclamazione sono assolutamente fisiologici" e quindi risulta "la legittimità delle operazioni di voto del 9 e 10 aprile 2006 per il Senato".<ref>{{Cita news|url=http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200709articoli/25878girata.asp|titolo="Elezioni 2006 furono regolari"|pubblicazione=La Stampa|accesso=22 novembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120119174231/http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200709articoli/25878girata.asp|dataarchivio=19 gennaio 2012|urlmorto=sì|giorno=18|mese=settembre|anno=2007}}</ref>
 
Riga 1 409:
In ogni caso, le regioni tradizionalmente più efficienti lo erano probabilmente anche nelle elezioni precedenti e {{Citazione necessaria|l'andamento non mostra nessuna casualità}}.
 
Nel novembre 2006, pochi mesi dopo le elezioni, la questione dei brogli elettorali venne ulteriormente infiammata dall'uscita del DVD ''[[Uccidete la democrazia!]]'' che paventava l'ipotesi che alcune schede bianche possano essere state "trasformate" in voti per la [[Casa delle Libertà]] durante la trasmissione elettronica dei dati dalle prefetture al Viminale. Questa ipotesi sarebbe avvalorata dalla mancanza di dati ufficiali sul numero delle schede bianche, e dall'andamento sospetto dei dati ufficiosi ad esse relative.<ref name="uccdem" /> La procura di Roma, pochi giorni dopo, ha aperto un'indagine contro [[Enrico Deaglio|Deaglio]] e Cremagnani per "diffusione di notizie false, esagerate e tendenziose atte a turbare l'ordine pubblico".<ref name="inddea">{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/2006/11/sezioni/politica/polemica-film-deaglio/deaglio-indagato/deaglio-indagato.html|titolo=Elezioni, Deaglio indagato per diffusione di notizie false|pubblicazione=La Repubblica|accesso=22 novembre 2009|giorno=28|mese=novembre|anno=2006}}</ref>
 
==== Ricorsi ====
* Nell'immediato dopo voto, Berlusconi, forte del risultato di quasi parità, poco dopo aver prospettato all'Unione l'ipotesi di formare una grande coalizione, dichiara che riconoscerà la vittoria dell'avversario solo al termine delle verifiche circoscrizionali dei voti contestati. I maggiori leader della [[Casa delle Libertà]] sottolineano pertanto l'importanza di attendere il termine della verifica delle schede elettorali contestate e provvisoriamente non assegnate. Forza Italia organizza anche un sito web dal nome "Operazione ricontiamo" contenente una petizione da inoltrare al [[Presidente della repubblica]] per richiedere il ''conteggio dei voti non validi'', ossia il riconteggio delle schede nulle, più di un milione. Dopo una giornata di apparente distensione, il [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Presidente del Consiglio]] uscente passa all'attacco, accusando l'esistenza di supposti [[brogli elettorali]], che sarebbero "tanti, tantissimi", così tanti che "il risultato deve cambiare", e chiedendo tempo per controllare verbali, schede, scrutini. La legge elettorale esclude però la possibilità di ricontare le schede definitivamente assegnate. Berlusconi dichiara che telefonerà a Prodi (che nel frattempo riceve i complimenti per la vittoria da diversi capi di Stato) solamente dopo che saranno state finite di assegnare in sede circoscrizionale le circa 43&nbsp;000 presunte schede contestate capaci numericamente di ribaltare il risultato elettorale alla Camera. Nelle ultime ore prima della scadenza del termine a disposizione delle Circoscrizioni per ufficializzare il voto, [[Silvio Berlusconi]] ipotizza anche la promulgazione di un [[decreto legge]] che allunghi i tempi per ricontare tutte le schede e riesaminare i verbali. La proposta secondo fonti giornalistiche viene avanzata al [[Presidente della Repubblica Italiana|Quirinale]] che esprime forte parere negativo, incontrando anche la perplessità dello stesso [[Ministri dell'interno della Repubblica Italiana|Ministro dell'interno]] [[Beppe Pisanu]].<ref>Fonte: [http://www.repubblica.it/2006/04/sezioni/politica/elezioni-2006-9/tentazione-cavaliere/tentazione-cavaliere.html Articolo di Repubblica] (13/04/2006)</ref> Sia il Presidente della Repubblica che il Ministro hanno espresso soddisfazione per la correttezza della consultazione elettorale, e nessun altro esponente politico oltre Berlusconi ha denunciato brogli. Scaduti i tempi di verifica, il Viminale ammette: «È stato un errore materiale». Il numero delle schede contestate si riduce da 43.028 a 2.131 per la Camera dei deputati, e da 39.822 a 3.135 per il Senato, chiudendo la disputa sulla legittimità del responso elettorale. Berlusconi rifiuta comunque di accettare il risultato elettorale, allo stesso tempo riproponendo l'ipotesi di una grande coalizione con la sinistra. Nel frattempo forte del risultato elettorale finale Prodi dichiara "Il Premier si scusi, ha spaccato il Paese". Nello stesso tempo alcune dichiarazioni di [[Gavino Angius]], esponente dei [[Democratici di Sinistra|DS]], davano adito alla possibilità di un accordo che avrebbe potuto assegnare la presidenza di una delle due camere al centrodestra. Immediatamente arriva la smentita di [[Romano Prodi]]. Nei giorni successivi, continua il balletto di dichiarazioni e controdichiarazioni. [[Massimo D'Alema]] rilascia un'intervista sul [[Corriere della Sera]] dai toni distensivi, riguardante un possibile accordo sull'elezione del [[Presidente della repubblica]], seguita da una lettera di Silvio Berlusconi che con più decisione rilancia l'ipotesi di grande coalizione, invitando Romano Prodi a "trovare insieme soluzioni nuove", qualunque sia l'esito finale delle verifiche sullo spoglio in corso. Molte altre voci si sono espresse contro questa eventualità, da [[Rifondazione Comunista]] ma anche dalla [[Lega Nord]] e dall'[[Unione dei Democratici Cristiani e di Centro|UDC]], fino a che essa è tramontata completamente alla vigilia delle prime importanti scadenze parlamentari (elezione dei presidenti di Camera e Senato e del nuovo Presidente della Repubblica). Lo stesso giorno dell'elezione al Quirinale di [[Giorgio Napolitano]], da parte di Berlusconi e del ministro uscente Castelli si è invece ripreso il tema delle verifiche sulla correttezza dei risultati elettorali, preannunciando che tale questione verrà posta alla Giunta dei due rami del Parlamento.
 
* A distanza di un giorno, [[Roberto Calderoli]], interpretando a suo modo la legge che ha contribuito a scrivere lui stesso, ha sostenuto in data 15 aprile che «la cifra elettorale nazionale di ciascuna lista è data dalla somma delle cifre elettorali circoscrizionali e quindi la [[Lega per l'Autonomia - Alleanza Lombarda - Lega Pensionati]], che si è presentata con [[L'Unione|Unione]], potendo contare solo sulla somma della cifra elettorale della circoscrizione Lombardia 2, non dovrebbe concorrere coi suoi 45.580 voti al calcolo del totale per il centrosinistra». La dichiarazione di [[Roberto Calderoli|Calderoli]] è stata tuttavia smentita dalla [[Corte di cassazione]] il 19 aprile.<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/2006/04/sezioni/politica/dopo-elezioni-2006/cassazione-conferma-unione/cassazione-conferma-unione.html|titolo=La Cassazione conferma la vittoria dell'Unione|pubblicazione=La Repubblica|accesso=22 novembre 2009|giorno=19|mese=aprile|anno=2006}}</ref>
 
* Dopo l'assegnazione dei seggi, il partito della [[Rosa nel Pugno]] ha contestato la mancata assegnazione di quattro seggi del Senato a propri candidati<ref>{{collegamento interrotto|[http://www.rosanelpugno.it/rosanelpugno/node/6203 Annuncio sul sito rosanelpugno.it]|date=marzo 2018|bot=InternetArchiveBot}}</ref>. [[Marco Pannella]], in ordine alla proclamazione degli eletti, evidenziò "un solo segnale francamente più che sospetto anch’esso incredibile: alla stessa ora nello stesso giorno 8 corti d’appello italiane decisero rapidamente di applicare una mera circolare ministeriale del ministro Pisanu invece della chiarissima lettera e del chiarissimo spirito della legge elettorale. Dietro questo episodio avvertii subito e cercai di denunciare l’impossibilità di ritener questo fatto come “spontaneo”, come non organizzato, non teleguidato e teleobbedito"<ref>Comunicato pubblicato il [[24 dicembre]] [[2007]] alla URL http://www.radioradicale.it/pannella-a-proposito-del-senato-mi-limito-a-mormorare-annatevene-tutti-a-mori-ammazzati</ref>. La controversia riguardava l'interpretazione della legge elettorale in riferimento al calcolo del quorum del 3 per cento dei voti<ref>[http://www.noisefromamerika.org/index.php/articoli/118 Spiegazione della controversa interpretazione con esempio numerico, da] [[noiseFromAmeriKa]]<span>.org</span></ref> e diede luogo ad un'istruttoria nella quale, tra i pareri favorevoli al ricorso, vi fu quello di [[Giuliano Vassalli]]<ref>http://www.radioradicale.it/listruttoria-della-giunta-per-le-elezioni</ref>. Dopo una trattazione durata quasi due anni in sede di [[verifica dei poteri]], il ricorso avanzato dalla Rosa nel Pugno non fu accolto<ref>[http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/DF/203702.pdf GIUNTA DELLE ELEZIONI E DELLE IMMUNITA` PARLAMENTARI del SENATO, seduta del 21 gennaio 2008].</ref>.
 
==== La denuncia di Paolo Rajo ====