Utente:Alexsubrizi/Sandbox: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Esordio e primo periodo (1962-1978): tolto il nome di Marcello Secci: nessuno se lo ricorda più.
Riga 27:
 
=== “Il portapaesaggi” (1973-1978) ===
Dal ’73 nelle opere di Ghelli emerge una visione figurativa, con elementi di paesaggio (una collina, una chiazza di cielo, una fila di alberi all'orizzonte), segnaletica (frecce e cartelli) e figure umanoidi-robot{{citazione necessaria}} grossolanamente disegnati grossolanamente. Nel 1974 pubblica il piccolo volume di disegni ''Il portapaesaggi'' con testi di [[Lara-Vinca Masini]], che in seguito lo classifica tra coloro che usano espressioni “pop-onirico-concettuali”<ref name=":4">{{Cita libro|autore=Lara-Vinca Masini|titolo=Arte Contemporanea. La linea dell'Unicità - La linea del Modello|annooriginale=1989|editore=Giunti|città=Firenze|p=853|volume=2}}</ref>, insieme a [[Luca Alinari]] (con cui Ghelli ha poi prodotto delle cartelle di stampe) e [[Fabio De Poli]].
 
Nel febbraio del '74 l’artista inaugura la sua prima personale a Milano presso la galleria Nuovo Sagittario. Il mese dopo tiene la sua prima personale all’estero, presso la Facoltà di Lettere (''Maison des Lettres'') dell’Università di Parigi. Delle opere esposte a Milano e Parigi Aldo Passoni, allora direttore della [[Galleria d'arte moderna di Torino|Galleria d’Arte Moderna di Torino]], commenta “…la segnaletica pop, il tratto si fa volutamente ruvido, goffo, per le esigenze della dimensione narrativa”{{citazione necessaria}}.