Tabula rasa (saggio): differenze tra le versioni
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Pinker sostiene che queste paure sono dei ''[[Non sequitur (logica)|non sequitur]]'' logici, e afferma che la visione della natura umana come ''[[tabula rasa]]'' sarebbe in realtà una minaccia ancora maggiore se fosse vera. Ad esempio, Pinker afferma che l'uguaglianza politica non richiede il fatto che tutte le persone siano ''a priori'' identiche, ma che richiede essenzialmente politiche che trattino le persone solo come individui con dei diritti; allo stesso modo il progresso morale non richiede che la [[mente umana]] debba essere libera da motivi [[egoismo|egoistici]], ma solo che ha altri motivi per contrastarli. Anche la responsabilità non richiede che il comportamento sia non motivato, ma solo che risponda ad elogi e biasimo; e che il significato nella vita non richiede che il processo che ha dato forma al [[cervello]] debba avere una [[teleologia]] (uno scopo), ma solo che il cervello stesso debba avere scopi. Sostiene inoltre che fondare i valori morali su affermazioni basate sulla ''tabula rasa'' apre alla possibilità che questi valori siano rovesciati da future scoperte empiriche. Egli sostiene inoltre che la ''tabula rasa'' sia in realtà incoerente con l'opposizione a molti mali sociali, dal momento che se la mente fosse una "lavagna vuota" potrebbe essere condizionata anche ad essere oppressiva o moralmente degradante.
Secondo Pinker, le argomentazioni sulle ineguaglianze di origine evolutiva e genetica non supportano necessariamente politiche di destra. Pinker scrive che se tutti fossero uguali per quanto riguarda le abilità, si potrebbe sostenere che è necessario dare a tutti [[pari opportunità]]. D'altra parte, se alcune persone avessero più capacità innate in determinati ambiti, non per colpa loro, allora questo
Pinker offre anche diversi esempi dei danni e delle storture causate dalla credenza in una ''tabula rasa'' della natura umana:
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