Amphiprion clarkii: differenze tra le versioni

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Temp. 26° / 30° C; Densità 1018 / 1022; PH 8,4.
I pesci pagliaccio sono tra le specie migliori per acquariofili principianti, specie se si vuole cominciare con la creazione di un nano-reef. Dato che in natura non si spostano mai dal loro anemone, non richiedono spazi troppo grandi e ben sopportano la cattività.
È adatto alla convivenza con quasi tutti i pesci di barriera delle altre specie e con gli invertebrati. Sebbene si possa allevare anche senza la presenza di un anemone, è fortemente consigliata la convivenza con quest'ultima: la simbiosi sta nel DNA del pesce pagliaccio, starne senza significa non farlo star bene, sintomi possono essere stress e conseguenti malattie. In assenza di attinie, si ripara comunque in coralli molli e affini, ma è difficile farlo star bene senza la propria compagna di vita. Altro buon auspicoauspicio è tenerlo in coppia, in modo da farlo stare bene anche in gruppi nel proprio anemone simbionte. Se tenuto bene, in acquario può vivere anche fino a 15 anni. La convivenza con specie dello stesso genere, è rischiosa, in quanto si tratta di pesci territoriali. Non sono mandatimancati duelli con la morte di una delle due specie. Tenere due Amphiprion diversi l nella stessa vasca non è comunque cosa difficile, specie se l'acquario è abbastanza grande.
 
== Note ==