Il Ki-43 Hayabusa fu utilizzato dal [[Dai-Nippon Teikoku Rikugun Kōkū Hombu]], l'aviazione dell'esercito giapponese ('''IJAAF'''), durante la [[Seconda guerra mondiale]] ovunque: [[Cina]], [[Birmania]], penisola di [[Malay (Aklan)|Malay]], [[Nuova Guinea]], [[Filippine]], isole del [[Oceano Pacifico|Pacifico]] e del [[Giappone]].<br />Fu prodotto in 5.919 esemplari, e abbatté più aerei alleati dello [[Mitsubishi A6M Zero]] "Zero".<ref>Jonathan Glancey. ''Spitfire: The Biography''. London: Atlantic Books, 2006. pp.172-173.</ref>. Operò durante tutta la guerra. Benché al tempo di [[Attacco di Pearl Harbor|Pearl Harbour]] fossero in linea solo 40 esemplari, se ne aggiunsero presto altri 5.800, rendendolo il più numeroso tra i caccia dell'Esercito.
[[File:Nakajima Ki-43-II.jpg|thumb|left|Primo piano per un Nakajima Ki 43-IIb.]]
L'aereo arrivò in linea nell'ottobre [[1941]] e costituì una brutta sorpresa per gli Alleati quando entrò in azione, sia pure in numero esiguo, nelle campagne iniziali della [[Guerra del Pacifico (1941-1945)|guerra del Pacifico]]. All'inizio nei reparti di prima linea dell'aviazione dell'Esercito erano presenti solo 40 macchine, e la superiorità numerica del Ki-27 non fu messa in discussione per lungo tempo.
La squadriglia delle "[[Flying Tigers|Tigri volantiVolanti]]" (''Flying Tigers'') affrontarono essenzialmente i Ki-27 e Ki-43 (ai quali i PCurtiss P-40 erano nettamente superiori), ma quasi sempre affermavano di aver combattuto contro degli "[[Mitsubishi A6M|Zero]]", nonostante si sapesse che gli Zero erano della Marina (come molte altre potenze della Seconda Guerraguerra Mondialemondiale - Usa, Francia e Russia - i Giapponesi avevano due forze aeree separate dipendenti l'una dall'Arma di Terra, l'altra dal Comando Navale), eppure i reduci dell<nowiki>'</nowiki>''Air Volunteer Group'' continuarono a sostenere anche dopo la guerra di avere combattuto contro nugoli di Zero.
Alla fine del [[1944]] il Nakajima Ki 43, ormai superato, fu gradualmente sostituito e concluse la vita come [[aereo da addestramento]] e come arma [[kamikaze]].<ref name="Christopher Chant 1977, p.54"/>