Amphiprion clarkii: differenze tra le versioni

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===Simbiosi mutualistica===
[[File:Clark's Anemonefish (6997549061).jpg|miniatura|Una coppia di pesci pagliaccio di Clark nuota indenne fra i tentacoli dell'anemone di mare a bulbi (''[[Entacmaea quadricolor]]'')]]
Come tutti i pesci pagliaccio, ha una [[simbiosi mutualistica]] (che porta vantaggi a tutte le specie interessate) con alcune specie di [[anemoni di mare]] o attinie. Gli anemoni sono urticanti per quasi tutte le creature della barriera corallina, ma il pesce pagliaccio vi è immune per via di una speciale mucosa che ne imita le caratteristiche, quindi così l'anemone riconoscerà il corpo del pesce come una parte di sé stessa. Da questo rapporto il pesce ricava protezione: tutti i pesci pagliaccio non si allontanano mai dal proprio anemone simbionte, e vi passano tutta la vita. Inoltre l'anemone è anche fonte di cibo per il pesce, che talvolta attua una simbiosi di pulizia: il pesce ricava nutrimento, e l'anemone non ha così più parassiti. Altro vantaggio per l'attinia è, anche per lei, difesa dai predatori: i pesci farfalla (famiglia [[Chaetodontidae|''Chaetodontidae'']]) delle barriere coralline si nutrono dei tentacoli dell'anemone, ma i piccoli pesci pagliaccio sono ottimi guardiani e difendono la propria casa a costo della vita: in fondo senza l'anemone i piccoli pesci sarebbero indifesi e subito preda di uno dei tanti predatori delle barriere coralline.
 
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=== Acquariofilia ===
È allevatouna specie allevata in acquari pubblici e privati. Il pesce pagliaccio di Clark ha bisogno di valori dell'acqua ben precisi:
 
Temp. 26° / 30° C; Densità 1018 / 1022; PH 8,4.
- Temperatura: 26° / 30° C;
 
Temp. 26° / 30° C;- Densità: 1018 / 1022; PH 8,4.
 
- [[PH]] 8,4.
 
I pesci pagliaccio sono tra le specie migliori per acquariofili principianti, specie se si vuole cominciare con la creazione di un nano-reef. Dato che in natura non si spostano mai dal loro anemone, non richiedono spazi troppo grandi e ben sopportano la cattività.
È adatto alla convivenza con quasi tutti i pesci di barriera delle altre specie e con gli invertebrati. Sebbene si possa allevare anche senza la presenza di un anemone, è fortemente consigliata la convivenza con quest'ultima: la simbiosi sta nel DNA del pesce pagliaccio, starne senza significa non farlo star bene, sintomi possono essere stress e conseguenti malattie. In assenza di attinie, si ripara comunque in coralli molli e affini, ma è difficile farlo star bene senza la propria compagna di vita. Gli anemoni con cui il pesce entra in simbiosi in acquario aumentano: si accontenta di ''[[Cryptodendrum adhesivum]], [[Psychobrachia douglasi]], [[Radianthus koseirensis]], [[Radianthus kuekenthali]], [[Radianthus malu]], [[Radianthus malu]], [[Stichodactyla gigantea]], [[Stichodactyla gigantea|Stichodactyla kenti]], [[Stichodactyla gigantea|Stichodactyla haddoni]], [[Stichodactyla mertensii]], [[Entacmaea quadricolor]], [[Heteractis aurora]], [[Heteractis crispa]], [[Heteractis magnifica]]'' e ''[[Heteractis malu]]''. Se si ha l'accortezza di introdurre in vasca il suo anemone simbionte, è possibile constatare che i benefici conseguenti si riflettono in primo luogo sulle capacità riproduttive dell'animale; nuovi partner simbionti vengono talvolta rifiutati. Ricordiamo che l'illuminazione nel nostro acquario deve essere intensa, non tanto per il pesce ma più per l'anemone. Altro buon auspicio è tenerlo in coppia, in modo da farlo stare bene anche in gruppi nel proprio anemone simbionte. La convivenza con specie dello stesso genere, è rischiosa, in quanto si tratta di pesci territoriali. Non sono mancati duelli con la morte di una delle due specie. Tenere due ''Amphiprion'' diversi nella stessa vasca non è comunque cosa difficile, specie se l'acquario è abbastanza grande. Se l'acquario è di piccole dimensioni l'accanimento introspecifico può sfociare nella ferocia assoluta e portare alla soppressione dei pesci indesiderati. Spesso assume infatti atteggiamenti aggressivi in difesa del proprio territorio producendo con la bocca dei suoni stridenti. Tenere due pesci pagliaccio di specie diversa nella stessa vasca non è comunque cosa difficile, specie se l'acquario è abbastanza grande. Una volta ben acclimatato è onnivoro, predilige mangime surgelato, [[Artemia salina|artemie]] e [[Chironomidae|chironomus]] e mysis,, oppure liofilizzato e secco in granuli di piccolo diametro. Per il suo ottimale mantenimento in acquario e per mantenere i suoi splendidi colori sono necessarie vasche con acqua ben filtrata ed ossigenata, preparata con sali marini sintetici di ottima qualità; abbondanti cambi parziali con un'accurata sifonatura del fondo, regolari trattamenti con ozono ed aggiunte settimanali di [[Oligoelementi]] e Bioelementi. Purtroppo l'allevamento delle larve risulta alquanto problematico malgrado la riproduzione in scala ottimale dell'habitat naturale; infatti [[Nauplio (biologia)|naupli]] di [[Artemia salina|Artemia]] risultano inizialmente indigesti agli avannotti e per sperare di ottenere qualche risultato apprezzabile bisogna ricorrere prima a forme nutritive alternative (ciliati marini del genere [[Euplotes|''Euplotes'']], integrati ad altri microorganismi allevati in particolari acquari). Rispetto a quanto registrato in natura, il pesce pagliaccio di Clark denota un tasso di longevità quasi dimezzato (10 anni naturali contro i 5 registrati in cattività).
 
== Note ==