Ars et Labor Ferrara: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
Nessun oggetto della modifica |
||
Riga 52:
| allenatore = {{Bandiera|ITA}} [[Leonardo Semplici]]
| stadio = [[Stadio Paolo Mazza|Paolo Mazza]]
| capienza = {{formatnum:13135}}<ref name=StadioPaoloMazza>{{cita web|autore=Andrea Mainardi|url=http://www.estense.com/?p=635643|titolo=Ecco il ‘Paolo Mazza’ all’inglese|data=25 agosto 2017|accesso=25 agosto 2017}}</ref>
| sito = www.spalferrara.it
| titoli nazionali = 2 [[Serie B|Campionati di Serie B]]
Riga 87:
Tra il [[Prima Categoria 1920-1921|1920]] e il [[Prima Divisione 1924-1925|1925]] la SPAL militò nella massima serie del tempo, la [[Prima Categoria (campionato prime squadre)|Prima Categoria]] (poi ridenominata [[Prima Divisione]] a partire dal [[Prima Divisione 1922-1923|1922-1923]], conseguentemente al [[Compromesso Colombo]]). Nella stagione [[Prima Categoria 1921-1922|1921-1922]] gli estensi raggiunsero la semifinale del campionato nazionale, venendo poi sconfitti dalla [[Società Ginnastica Comunale Sampierdarenese|Sampierdarenese]] per 2-1 nello spareggio (disputato a [[Milano]]) con in palio la finale. La rosa biancazzurra in quella partita era composta da: [[Oreste Canova|Canova]], [[Giuseppe Ticozzelli|Ticozzelli]], [[Ugo Fini|Fini]], [[Antonio Manfredini|Manfredini]], [[Abdon Sgarbi|Sgarbi]], [[Giuseppe Preti]], [[Carlo Dabbene|Dabbene]], [[Giacomo Olivieri|Olivieri]], Zanoli, [[Ilario Preti]] e [[Vassarotti]].<ref>{{cita|Becchetti, Palmieri|p. 28}}.</ref>
Retrocessa in seconda serie nel 1925, quattro anni dopo fu assegnata al neonato [[Serie B 1929-1930|campionato di Serie B a girone unico]]<ref>{{cita|Becchetti, Palmieri|pp. 30-31}}.</ref>; parallelamente il campo da gioco di Piazza d'Armi (risalente al 1919) venne sostituito nel 1928 dal nuovo [[Stadio Paolo Mazza|stadio Comunale]].<ref name=StadioMazza>{{cita web|autore=Marco Nagliati|url=http://lanuovaferrara.gelocal.it/sport/2016/04/19/news/il-mazza-rinasce-l-avventura-di-uno-stadio-glorioso-1.13325953|titolo=Il ''Paolo Mazza'' rinasce, l'avventura di uno stadio glorioso|data=19 aprile 2016|accesso=28 agosto 2016}}</ref> Da quel momento la società andò incontro a un decennio contrassegnato da molte difficoltà, veleggiando tra la B e la terza serie; contestualmente dal 1939 sino al termine della [[seconda guerra mondiale]] cambiò denominazione da ''Società Polisportiva Ars et Labor'' ad ''Associazione Calcio Ferrara'', adottando maglie a strisce bianco-nere (in omaggio ai colori civici della città [[Ferrara|estense]]).<ref name=Becchetti-Palmieri>{{cita|Becchetti, Palmieri|pp. 59-69}}.</ref>
Negli anni 1920 e 1930 la società lanciò diversi giocatori poi approdati in [[Serie A]]: [[Bruno Bertacchini]], [[Elvio Banchero]], [[Abdon Sgarbi]] (il quale vestirà la maglia della [[Nazionale di calcio dell'Italia|Nazionale]]), gli attaccanti [[Mario Romani (calciatore)|Mario Romani]] (maggiore goleador della storia spallina, con 129 reti in 189 apparizioni) e [[Aldo Barbieri]] (entrambi ceduti al {{Calcio Milan|N}}), [[Archimede Valeriani]] e [[Savino Bellini]]. A essi seguirono, negli anni 1940, [[Otello Badiali]] e [[Albano Luisetto]].<ref>{{cita|Malaguti, Piffanelli|pp. 4-5}}.</ref>
Riga 104:
Il ventennio successivo vide la SPAL ottenere i suoi migliori risultati, mantenendo la categoria ininterrottamente dal 1951 alla prima retrocessione in B del 1964. I biancazzurri tuttavia ottennero la salvezza tramite spareggio battendo per 2-1 il [[Unione Sportiva Città di Palermo|Palermo]] nel 1954 (con le reti di [[Giorgio Bernardin|Bernardin]] e [[Rinaldo Olivieri|Olivieri]]), mentre nel 1955 la squadra venne ripescata nella massima serie insieme alla {{Calcio Pro Patria|N}}, a seguito delle sanzioni per illecito sportivo comminate al termine del campionato a {{Calcio Udinese|N}} e {{Calcio Catania|N}}.<ref>{{cita|Malaguti, Piffanelli|pp. 23-26}}.</ref>
Il calciatore più rappresentativo degli anni in Serie A fu l'[[Argentina|argentino]] [[Oscar Massei]], il quale vestì la maglia biancazzurra per nove stagioni (dal 1959 al 1968).<ref>{{cita web|autore=Arnaldo Ninfali|url=http://www.lospallino.com/2016/08/27/incontro-con-oscar-massei-parte-prima-spal-non-avere-timore-te-la-puoi-giocare-con-tutti/|titolo=Incontro con Oscar Massei, parte prima: SPAL, non avere timore, te la puoi giocare con tutti|data=27 agosto 2016|accesso=1 aprile 2018}}</ref><ref>{{cita web|autore=Arnaldo Ninfali|url=http://www.lospallino.com/2016/09/04/aspettando-massei-si-prosegue-sul-viale-dei-ricordi-paolo-mazza-e-quel-quinto-posto-in-a/|titolo=Aspettando Massei si prosegue sul viale dei ricordi: Paolo Mazza e quel quinto posto in A|data=4 settembre 2016|accesso=1 aprile 2018}}</ref><ref>{{cita web|autore=Arnaldo Ninfali|url=http://www.lospallino.com/2016/09/21/incontro-con-oscar-massei-parte-terza-io-mazza-la-nazionale-e-quei-tira-e-molla-sul-contratto/|titolo=Incontro con Oscar Massei, parte terza: Io, Mazza, la Nazionale e quei tira e molla sul contratto|data=21 settembre 2016|accesso=1 aprile 2018}}</ref>
==== Valorizzazione dei giocatori ====
Riga 133:
Dopo tredici anni consecutivi in [[Serie A]] la formazione estense retrocedette in [[Serie B|serie cadetta]] nel [[Serie A 1963-1964|1964]], ove tuttavia rimase un solo anno: il terzo posto ottenuto nel campionato di [[Serie B 1964-1965]] le valse infatti l'immediata risalita nella massima serie. La formazione-tipo biancazzurra era composta da [[Eugenio Bruschini|Bruschini]], [[Gennaro Olivieri (calciatore)|Olivieri]], [[Gianfranco Bozzao|Bozzao]], [[Arturo Bertuccioli|Bertuccioli]], [[Roberto Ranzani|Ranzani]], [[Sergio Frascoli|Frascoli]], [[Dante Crippa|Crippa]], [[Osvaldo Bagnoli|Bagnoli]], [[Dario Cavallito|Cavallito]], [[Oscar Massei|Massei]] e [[Enrico Muzzio|Muzzio]]; con l'aggiunta di [[Gabriele Cantagallo|Cantagallo]], [[Sergio Cervato|Cervato]], [[Osvaldo Riva (calciatore)|Riva]], [[Costanzo Balleri|Balleri]], [[Luigi Pasetti|Pasetti]], [[Maurizio Moretti|Moretti]], [[Gianfranco De Bernardi|De Bernardi]], [[Bruno Onorato Fochesato|Fochesato]], [[Carlo Novelli|Novelli I]], [[Franco Pezzato|Pezzato]] e [[Fabio Capello|Capello]]. L'allenatore era [[Francesco Petagna]].<ref>{{cita|Malaguti, Piffanelli|pp. 52-57}}.</ref>
La SPAL militò in Serie A per altre tre stagioni, raggiungendo la salvezza nei tornei [[Serie A 1965-1966|1965-1966]] e [[Serie A 1966-1967|1966-1967]]. Il centrocampista ventunenne [[Fabio Capello]], acquistato cinque anni prima per 2 milioni di lire dai dilettanti del {{Calcio Pieris|N}}, venne ceduto nell'estate 1967 alla {{Calcio Roma|N}} per 260 milioni.<ref>{{cita web|autore=Francesco Letizia|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/18-06-2016/auguri-fabio-capello-70-anni-grande-bisiaco-16016353142.shtml|titolo=Auguri Fabio Capello: i 70 anni del Grande Bisiaco|data=18 giugno 2016|accesso=1 aprile 2018}}</ref>
[[File:Spal 1964-65.jpg|thumb|La SPAL promossa in Serie A al termine del campionato [[Serie B 1964-1965|1964-1965]].]]
Riga 176:
La campagna acquisti per la stagione [[Serie C1 2003-2004|2003-2004]] porta in dote alcuni rinforzi, tra cui [[Andy Selva]] e [[Davide Succi]], in un'ottica complessiva di ridimensionamento dell'impegno del patron Pagliuso, coinvolto in vicende giudiziarie personali. Come nella stagione precedente, dopo una serie di risultati negativi la società sostituisce l'allenatore, scegliendo [[Gian Cesare Discepoli]] (già alla guida della SPAL nei primi anni 1990), con i biancazzurri che si classificano infine al nono posto.
Per la stagione [[Serie C1 2004-2005|2004-2005]] la panchina viene affidata a [[Massimiliano Allegri]].<ref>{{cita web|autore=Alessandro Sovrani|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2004/luglio/17/Svolta_Spal_Allegri_panchina_ga_10_0407175091.shtml?|titolo=Svolta Spal, Allegri in panchina|data=17 luglio 2004|accesso=1 aprile 2018}}</ref> Le problematiche societarie non consentono tuttavia gli investimenti necessari a potenziare la squadra, che conclude la stagione al nono posto. Nell'estate successiva vengono ingaggiati il tecnico [[Ezio Glerean]] e molti nuovi giocatori, ma il sopraggiunto fallimento societario estromette la SPAL dal campionato di terza serie.<ref>{{cita web|autore=Paolo Negri|url=http://ricerca.gelocal.it/lanuovaferrara/archivio/lanuovaferrara/2006/06/02/US2PO_US201.html|titolo=Con l'era Pagliuso il punto più basso della Spal|data=6 giugno 2006|accesso=1 aprile 2018}}</ref>
==== Il triennio di Gianfranco Tomasi ====
Riga 194:
Nel campionato [[Lega Pro Prima Divisione 2011-2012|2011-2012]] la SPAL, affidata a [[Stefano Vecchi]], assembla una squadra molto giovane con l'intento di ridurre il monte-ingaggi e sfruttare i contributi previsti per l'utilizzo dei giocatori under. La società si ritrova subito a far fronte a 2 punti di penalizzazione per la mancata corrisponsione di stipendi e contributi ai propri dipendenti. Dopo una partenza difficile dal punto di vista sportivo (solo 15 punti "sul campo" al termine del girone d'andata), le successive scadenze portano a 8 il totale dei punti di penalizzazione inflitti ai biancazzurri.<ref>{{Cita web|http://www.ilrestodelcarlino.it/ferrara/sport/2011/11/14/619598-spal_altra_penalizzazione_punti.shtml|Spal: altra penalizzazione di due punti|sito=ilrestodelcarlino.it|data=14 novembre 2011}}</ref> La precaria situazione finanziaria della società si riflette anche in campo legale, con la presentazione d'istanze di fallimento da parte di alcuni dipendenti e fornitori, desiderosi di recuperare le proprie spettanze. Al termine della stagione regolare la SPAL si piazza quart'ultima con 34 punti (42 sul campo) e deve giocare i playout contro il {{Calcio Pavia|N}}, terz'ultimo. Nella gara d'andata del 20 maggio i biancazzurri pareggiano 0-0 in trasferta, ma sette giorni dopo allo [[stadio Paolo Mazza]] vengono sconfitti 2-0 dai lombardi, retrocedendo in [[Lega Pro Seconda Divisione]].<ref>{{cita web|url=https://www.estense.com/?p=222756|titolo=La Spal retrocede, il Pavia si impone 2-0. Applausi ai giocatori, contestata la società|data=28 maggio 2012|accesso=1 aprile 2018}}</ref>
Il 13 luglio 2012 la società viene esclusa dal campionato [[Lega Pro Seconda Divisione 2012-2013|2012-2013]] per problemi economici e il 16 luglio non presenta ricorso. La ''SPAL 1907'' viene infine radiata dalla [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]] l'11 settembre 2013<ref>{{cita web|url=http://www.figc.it/Assets/contentresources_2/ContenutoGenerico/77.$plit/C_2_ContenutoGenerico_37492_StrilloComunicatoUfficiale_lstAllegati_Allegato_0_upfAllegato.pdf|titolo=FIGC: Comunicato ufficiale n. 72/A|editore=[[Federazione Italiana Giuoco Calcio]]|data=11 settembre 2013|accesso=11 aprile 2014|formato=PDF}}</ref> e il 31 marzo 2014 il Tribunale di Ferrara ne notifica la dichiarazione di [[fallimento (ordinamento italiano)|fallimento]] e la messa in liquidazione, respingendo la richiesta di concordato avanzata da Butelli.<ref>{{cita web|autore=Mauro Malaguti|url=http://www.ilrestodelcarlino.it/ferrara/sport/2014/04/01/1047079-spal-1907-fallita.shtml|titolo=Fallita la Spal 1907, il tribunale respinge il concordato di Butelli|data=1º aprile 2014|accesso=11 aprile 2014}}</ref>
==== La ripartenza dai dilettanti ====
Nell'estate 2012 il sindaco di [[Ferrara]] invita i soggetti interessati a presentare un progetto per la rifondazione del club biancazzurro. Si fa quindi avanti una cordata capeggiata dall'imprenditore Oreste Pelliccioni, comprendente l'ex vicepresidente Roberto Benasciutti e l'esperto dirigente [[Roberto Ranzani]], che successivamente avrebbe dovuto avvalersi del supporto di un gruppo di finanziatori. La base societaria è composta inizialmente da Benasciutti al 95% e da Ranzani per il restante 5%. La squadra torna a giovarsi dell'utilizzo del marchio storico della SPAL, non più in uso dal 2005. Il 9 agosto 2012 la [[Lega Nazionale Dilettanti]] accetta l'affiliazione del nuovo soggetto (denominato ''Società Sportiva Dilettantistica Real SPAL''), iscrivendo il sodalizio in [[Serie D]] (che costituisce il punto più basso della storia sportiva societaria) sulla base dell'applicazione dell'articolo 52 comma 10 delle Norme Organizzative Interne della [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]] e in virtù delle 83 stagioni sportive professionistiche pregresse della vecchia SPAL.<ref>{{cita web|url=http://www.lnd.it/documenti/leggi/comunicati/1060089?lid=21|titolo=LND: Comunicato ufficiale n. 11}}</ref>
Nell'organigramma societario (che vedrà Ranzani presidente e Benasciutti vice) non sarà presente Pelliccioni, in quanto i nuovi soci da lui garantiti non arriveranno. Lo stesso Benasciutti si fa quindi carico di saldare in prima persona le quote d'iscrizione al nuovo campionato. La rosa viene assemblata senza ricorrere a grossi esborsi economici: Ranzani sceglie un allenatore conoscitore della categoria (David Sassarini) e punta su giocatori ferraresi legati alla piazza: [[Davide Marchini]], [[Edoardo Braiati]], Alessandro Marongiu e Gianluca Laurenti. Durante l'estate arrivano alcuni giocatori provenienti dalla [[Lega Pro]], alcuni elementi di categoria e molti giovani. L'obiettivo di puntare ai piani alti della classifica sfuma però dopo pochi mesi: la società non ha le risorse per provvedere ai rimborsi spese per i mesi successivi a dicembre. Arrivati a febbraio, i giocatori rifiutano di allenarsi denunciando pubblicamente la situazione.<ref>{{cita web|autore=Cristiana Serangeli|url=https://www.notiziariocalcio.com/serie-d/spal-stipendi-in-ritardo-i-giocatori-scioperano-37432|titolo=Spal, stipendi in ritardo. I giocatori scioperano|data=14 febbraio 2013|accesso=1 aprile 2018}}</ref> Lo stato delle cose non muta nei mesi successivi con la squadra che, ormai priva di stimoli e serenità, termina il campionato solo per onor di firma.
==== L'arrivo alla presidenza di Mattioli e Colombarini ====
[[File:Simone Colombarini.jpg|thumb|left|Simone Colombarini, proprietario della società (insieme al padre Francesco) dall'estate 2013.]]
Il 12 luglio 2013, su pressione del Sindaco di [[Ferrara]] [[Tiziano Tagliani]], Roberto Benasciutti trova l'accordo con la famiglia Colombarini per la fusione tra SPAL e {{Calcio Giacomense|N}}: pertanto il club di [[Masi San Giacomo]] rileva e adotta il marchio storico della SPAL e trasferisce il proprio terreno casalingo allo [[Stadio Paolo Mazza]], trasformandosi ''[[de facto]]'' nella società acquisita.<ref>{{cita web|autore=Federico Pansini|url=https://www.estense.com/?p=315159|titolo=Ufficiale: Spal ai Colombarini e in Lega Pro|data=12 luglio 2013|accesso=4 marzo 2018}}</ref> A suggellare tale transazione, il club assume la nuova denominazione ''S.P.A.L. 2013'' e i colori sociali biancazzurri, ai sensi dell'articolo 20 delle Norme Organizzative Interne della [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]].<ref>L'articolo in oggetto consente in ambito professionistico la fusione fra club espressione di comuni confinanti, come appunto il caso di [[Ferrara]] e [[Masi Torello]]. Il club risultante ha facoltà di chiedere al Presidente federale di determinare la propria sede sociale e il campo da gioco, nonché alla Lega di scegliere il colore della maglia, mentre rimane vivo il vecchio numero di matricola, nel caso specifico il 71608 della Giacomense.</ref> La società ferrarese viene ufficialmente inserita in [[Lega Pro Seconda Divisione]] per l'annata [[Lega Pro Seconda Divisione 2013-2014|2013-2014]].
Il 21 ottobre 2013, dopo un avvio di campionato non in linea con le attese di inizio stagione, la società decide di sollevare dall'incarico mister [[Leonardo Rossi (calciatore)|Leonardo Rossi]], affidando la squadra a [[Massimo Gadda]]<ref>{{cita web|autore=Federico Pansini|url=https://www.estense.com/?p=336809|titolo=Rossi esonerato, la Spal a Gadda|data=21 ottobre 2013|accesso=4 marzo 2018}}</ref>, già giocatore biancazzurro nella stagione [[Serie C1 1999-2000|1999-2000]] e allenatore per 3 stagioni della {{Calcio Giacomense|N}}. Il nuovo trainer spallino guida la squadra al quarto posto al termine del girone di andata. Nel mercato invernale la società cerca di rinforzare la rosa al fine di assicurarsi un posto nelle prime otto posizioni, valevoli per l'accesso alla nuova [[Lega Pro]]: l'obiettivo viene infine raggiunto, con la squadra che riesce a classificarsi sesta al termine del campionato; tra i giocatori si mette in evidenza il centravanti [[Massimiliano Varricchio]], che si laurea capocannoniere del girone con 20 reti.<ref>{{cita web|autore=Pasquale Matarazzo|url=http://www.occhiaperti.net/index.php?id=243|titolo=La SPAL C...è. Promozione in Lega Pro unica|data=4 maggio 2014|accesso=1 aprile 2018}}</ref>
La stagione [[Lega Pro 2014-2015|2014-2015]] nella nuova Lega Pro parte in maniera difficile per la SPAL: i biancazzurri, affidati a mister [[Oscar Brevi]], totalizzano due pesanti sconfitte nelle prime due partite, ove la squadra esprime inoltre un gioco poco brillante. Tuttavia il patron Colombarini e il presidente Mattioli, ignorando le contestazioni dei tifosi e di alcune aree dell'ambiente societario, confermano la fiducia all'allenatore. La scelta si rivela corretta, giacché la SPAL comincia a scalare la classifica fino a raggiungere la prima posizione. Una nuova serie di risultati negativi, unita alle scarse reti segnate, conduce tuttavia in un secondo momento il vertice societario a esonerare Brevi<ref>{{cita web|url=https://www.quotidiano.net/sport/calcio/la-spal-esonera-mister-oscar-brevi-1.469301|titolo=La Spal esonera mister Oscar Brevi|data=7 dicembre 2014|accesso=4 marzo 2018}}</ref> e a ingaggiare al suo posto [[Leonardo Semplici]], ex allenatore di {{Calcio Arezzo|N}}, {{Calcio Pisa|N}} e della primavera della {{Calcio Fiorentina|N}}.<ref>{{cita web|url=https://www.quotidiano.net/sport/calcio-lega-pro-spal-nuovo-allenatore-1.472545|titolo=Alla guida della Spal arriva Leonardo Semplici|data=8 dicembre 2014|accesso=4 marzo 2018}}</ref> Sotto la sua guida, dopo un periodo di assestamento e aiutati dal miglioramento della rosa seguito al mercato di gennaio, gli estensi vincono otto partite consecutive e si reinseriscono nella lotta [[play-off]], obiettivo tuttavia sfumato alla penultima giornata: la squadra conclude il campionato al quarto posto finale, con il tecnico toscano che viene confermato anche per l'annata successiva.
==== La risalita dalla Lega Pro alla Serie A ====
In vista del campionato [[Lega Pro 2015-2016|2015-2016]] la squadra viene potenziata nel segno della continuità, confermando buona parte dei giocatori dell'annata precedente e inserendo elementi nei ruoli maggiormente scoperti. Con cinque vittorie consecutive nelle prime cinque giornate e due successivi pareggi a reti bianche con {{Calcio Prato|N}} e {{Calcio Siena|N}}, gli estensi si portano da subito in testa alla graduatoria. Il 20 dicembre, grazie alla vittoria casalinga sul {{Calcio Teramo|N}} e ai contemporanei pareggi delle inseguitrici {{Calcio Maceratese|N}} e {{Calcio Pisa|N}}, la SPAL si laurea campione d'inverno con una giornata d'anticipo sulla fine del girone d'andata. Il 23 aprile 2016, pareggiando 1-1 in casa contro l'{{Calcio Arezzo|N}}, i biancazzurri conquistano la matematica promozione in [[Serie B]] con due giornate d'anticipo dopo un torneo condotto sempre al comando, ritornando in seconda serie dopo ventitré anni.<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-B/23-04-2016/spal-promozione-serie-b-gianmarco-zigoni-giacomense-cittadella-gianmarco-zigoni-festa-ferrara-150345724877.shtml?refresh_ce-cp|titolo=Serie B, torna la Spal: pari con l'Arezzo e promozione, mancava dal 1993|data=23 aprile 2016|accesso=16 maggio 2017}}</ref> A seguito delle vittorie ottenute contro {{Calcio Benevento|N}} e {{Calcio Cittadella|N}}, il successivo 22 maggio la SPAL conquista la [[Supercoppa di Lega Pro 2016|Supercoppa di Lega Pro]].<ref>{{cita web|autore=Nicola Bozzelli|url=http://www.tvsette.net/2016/05/23/calcio-supercoppa-lega-pro-la-spal-supera-3-1-cittadella-vince-la-coppa/|titolo=Supercoppa Lega Pro, la Spal supera 3-1 il Cittadella e vince la coppa|data=23 maggio 2016|accesso=1 aprile 2018}}</ref>
Per il ritorno in [[Serie B 2016-2017|serie cadetta]], nell'estate 2016 viene allestita una rosa con la prospettiva di ottenere una salvezza tranquilla, mantenendo l'ossatura della promozione e affiancando a punti fermi quali [[Manuel Lazzari|Lazzari]], [[Luca Mora|Mora]] e il capitano [[Nicolas Giani|Giani]], un mix tra giovani ed esperti elementi come il portiere [[Alex Meret|Meret]], i difensori Bonifazi, [[Cristiano Del Grosso|Del Grosso]] e [[Francesco Vicari|Vicari]], il centrocampista [[Pasquale Schiattarella|Schiattarella]] e l'attaccante [[Mirco Antenucci|Antenucci]], cui si aggiungerà a stagione in corso la punta [[Sergio Floccari|Floccari]].<ref>{{cita web|autore=Angelo Andrea Pisani|url=http://www.ultimouomo.com/lesempio-della-spal/|titolo=L'esempio della SPAL|data=20 marzo 2017}}</ref> Dopo un iniziale rodaggio nel quale prende le misure alla categoria, sul finire del girone di andata la SPAL s'inserisce a sorpresa ai vertici della classifica. Nel girone di ritorno gli estensi esibiscono una notevole costanza di rendimento, e con cinque vittorie consecutive in aprile legittimano definitivamente il primo posto della graduatoria. Il 13 maggio 2017 i biancazzurri ottengono con una giornata di anticipo l'aritmetica promozione in [[Serie A]], nonostante la sconfitta sul campo della {{Calcio Ternana|N}} (decisiva la contemporanea caduta del rivale {{Calcio Frosinone|N}} a Benevento): gli spallini tornano così in massima categoria dopo quarantanove anni di assenza.<ref>{{cita web|autore=Mauro Paterlini|url=http://www.ilrestodelcarlino.it/ferrara/spal/serie-a-1.3094523|titolo=Spal in serie A dopo 49 anni, esplode la festa|data=13 maggio 2017|accesso=16 maggio 2017}}</ref> A corollario della vittoriosa stagione, nell'ultima giornata di [[Serie B 2016-2017|campionato]] il successo casalingo sul {{Calcio Bari|N}} assegna agli estensi il primo posto della classifica, che così si aggiudicano la [[Coppa Ali della Vittoria]].<ref>{{cita web|url=https://www.ilrestodelcarlino.it/ferrara/spal/spal-bari-1.3127192|titolo=Spal-Bari 2-1, primo posto in classifica e ancora festa|data=18 maggio 2017|accesso=1 aprile 2018}}</ref>
== Cronistoria ==
Riga 430:
Nell'immediato [[Secondo dopoguerra in Italia|dopoguerra]], con il ritorno alla denominazione sociale originale, vennero riproposti i colori biancazzurri. Dalla stagione [[Società Polisportiva Ars et Labor 1951-1952|1951-1952]] la tenuta di gioco della squadra ha assunto la tinta unita azzurra con maniche, colletto, pantaloncini bianchi e calzettoni a righe orizzontali biancazzurre; questa venne sostituita nel corso dell'annata [[Società Polisportiva Ars et Labor 1962-1963|1962-1963]] con il motivo biancazzurro a righe strette verticali, pantaloncini e calzettoni azzurri (poi divenuti bianchi).
Durante i primi due anni di sponsorizzazione tecnica [[adidas]] ([[Società Polisportiva Ars et Labor 1981-1982|1981]]-[[Società Polisportiva Ars et Labor 1982-1983|1983]]) la divisa era interamente azzurra con righe bianche fini; mentre dal [[Società Polisportiva Ars et Labor 1987-1988|1987]] al [[Società Polisportiva Ars et Labor 1988-1989|1989]] è stato adottato un completo simile a quello degli [[anni 1950]], in questo caso con pantaloncini e calzettoni azzurri. Una tenuta da gioco su questo tema, utilizzata in occasioni particolari quali sfide contro avversarie storiche, è stata nuovamente introdotta a partire dalla stagione [[S.P.A.L. 2013 2013-2014|2013-2014]], questa volta con pantaloncini e calzettoni bianchi.<ref>{{cita web|autore=Alessio Duatti|url=http://www.lospallino.com/2013/12/10/una-spal-allantica-presentata-la-divisa-anni-cinquanta-verra-indossata-contro-il-mantova/|titolo=Una Spal all'antica: presentata la divisa anni cinquanta, verrà indossata contro il Mantova|data=10 dicembre 2013|accesso=9 settembre 2017}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.calcioefinanza.it/2017/12/07/maglia-storica-spal-110-macron/|titolo=SPAL, la maglia storica in edizione limitata per i 110 anni del club|data=7 dicembre 2017|accesso=7 dicembre 2017}}</ref>
<div align="center">
Riga 491:
Gli inni tradizionali della squadra biancazzurra si intitolano ''Inno alla S.P.A.L.'' (cantato da [[Alfio Finetti]], risalente al 1982) e ''Spal, magica Spal'' (Aldini, Martinetti e Carlini, 1992).
Nel 2014 [[Andrea Poltronieri]] ha realizzato il brano ''Forza Spal'', adottato dalla società come nuovo inno ufficiale.<ref>{{cita web|autore=Alessio Duatti|url=http://www.lospallino.com/2014/02/13/pronto-il-nuovo-inno-della-spal-firmato-poltronieri-tutti-al-pacifico-il-20-febbraio/|titolo=Pronto il nuovo inno della SPAL firmato da Andrea Poltronieri|data=13 febbraio 2014|accesso=7 aprile 2016}}</ref><ref>{{cita web|autore=Federico Pansini|url=http://www.estense.com/?p=363146|titolo=Nasce l'inno della Spal con la voce dei tifosi|data=21 febbraio 2014|accesso=7 aprile 2016}}</ref>
== Strutture ==
Riga 513:
=== Centro di allenamento ===
La sede degli allenamenti della prima squadra e del settore giovanile biancazzurro è il centro sportivo di via Copparo. Situato nei pressi della frazione [[Ferrara|ferrarese]] di Pontegradella, venne inaugurato nel 1969.<ref>{{cita|Malaguti, Piffanelli|p. 69}}</ref> Il centro è stato intitolato alla memoria di [[Giovan Battista Fabbri]] il 25 marzo 2017, a seguito della sua scomparsa avvenuta due anni prima.<ref>{{cita web|autore=Andrea Tebaldi|url=http://lanuovaferrara.gelocal.it/sport/2017/03/25/news/spal-il-centro-intitolato-a-gibi-fabbri-1.15089150|titolo=Spal: il centro sportivo intitolato a Gibì Fabbri|data=25 marzo 2017|accesso=28 aprile 2017}}</ref>
== Società ==
Riga 554:
* 2010-2012 [[Givova]]<ref>{{cita web|url=http://www.lospallino.com/2011/06/18/givova-sponsor-tecnico-con-alcune-novita/|titolo=Givova sponsor tecnico con alcune novità|data=18 giugno 2011|accesso=2 aprile 2018}}</ref>
* 2012-2013 Legea<ref name=Legea/>
* 2013-2016 [[Erreà]]<ref>{{cita web|autore=Niccolò Mailli|url=http://www.soccerstyle24.it/maglie-spal-errea-lega-pro-2015-2016/|titolo=Strisce strette e verde fluo, le maglie della SPAL 2015-2016|data=2 settembre 2015|accesso=2 ottobre 2017}}</ref>
* 2016-2017 HS Football<ref>{{cita web|autore=Guglielmo Coppolillo|url=http://www.soccerstyle24.it/maglie-spal-2016-2017-serie-b/|titolo=Le maglie della SPAL 2016-2017 per il grande ritorno in Serie B|data=3 agosto 2016|accesso=2 ottobre 2017}}</ref>
* 2017-2021 [[Macron (azienda)|Macron]]<ref>{{cita web|url=http://www.spalferrara.it/macron-sponsor-tecnico-della-spal/|titolo=Macron sponsor tecnico della SPAL per le prossime quattro stagioni|data=4 luglio 2017|accesso=4 luglio 2017}}</ref>
}}
Riga 766:
In oltre un secolo di storia societaria alla guida della SPAL si sono avvicendati trentadue presidenti: il primo massimo dirigente biancazzurro fu Pietro Acerbis, sacerdote [[Società Salesiana di San Giovanni Bosco|salesiano]] fondatore del club estense. La più importante e lunga presidenza nella storia della squadra rimane quella di [[Paolo Mazza]] (1946-1977), legata alla ricostruzione della società negli anni del [[Secondo dopoguerra in Italia|secondo dopoguerra]] e alla prima promozione assoluta della squadra nell'odierna [[Serie A]] a girone unico (1951), con i decenni seguenti caratterizzati da sedici stagioni in massima serie che coincisero con l'apice del calcio nella città emiliana.<ref>{{cita web|url=http://sport.sky.it/calcio_italiano/2013/11/03/amarcord_spal_la_leggenda_di_paolo_mazza.html|titolo=La Spal di Mazza, la provinciale d'oro dei favolosi anni '60|data=11 novembre 2013|accesso=12 ottobre 2016}}</ref>
In tempi recenti longeva anche la presidenza di Giovanni Donigaglia (1990-2002), durante la quale nei primi anni di gestione si registrò il periodo di maggiore presenza di pubblico ed entusiasmo della tifoseria nell'era post-Mazza<ref>{{cita web|url=http://ricerca.gelocal.it/lanuovaferrara/archivio/lanuovaferrara/2006/05/19/US3PO_US307.html|titolo=Donigaglia-Gibi Fabbri, duo vincente|data=19 maggio 2007|accesso=12 ottobre 2016}}</ref>, a seguito di una doppia promozione dalla [[Serie C2]] (categoria nella quale la SPAL era scesa nel 1989, per la prima volta nella sua storia) alla [[Serie B]] con in panchina [[Giovan Battista Fabbri]].<ref>{{cita web|autore=Enrico Frabetti|url=http://www.listonemag.it/2015/06/05/gibi-fabbri-lallenatore-che-fece-innamorare-ancora-ferrara-della-spal/|titolo=Gibì Fabbri, l'allenatore che fece innamorare ancora Ferrara della Spal|data=5 giugno 2015|accesso=12 ottobre 2016}}</ref> Rilevante per le sorti del club biancazzurro anche la presidenza Mattioli-Colombarini, caratterizzata dalla risalita in due stagioni dalla [[Lega Pro]] alla [[Serie A]] tra il 2015 e il 2017.
Di seguito l'elenco dei presidenti.
Riga 1 260:
[[File:Curva Ovest SPAL-Vicenza 1992.jpg|thumb|Fumogeni in curva Campione nel prepartita del match SPAL-{{Calcio Vicenza|N}}, disputato il 5 aprile 1992.]]
Il ''Gruppo d'Azione'' era il più attivo nell'ingaggiare scontri con le tifoserie rivali nel periodo compreso tra il 1986 e il suo scioglimento<ref>{{cita web|url=http://www.listonemag.it/2015/02/09/gruppo-dazione-la-spal-la-curva-la-citta/|titolo=Gruppo d'Azione: la Spal, la curva, la città. Un romanzo documento sulla militanza ultrà, ragazzi irrequieti dentro e fuori lo stadio|data=9 febbraio 2015|accesso=18 marzo 2017}}</ref><ref name=ScontriSpal-Padova1987>{{cita web|autore=Licia Vignotto|url=http://www.listonemag.it/2016/10/14/e-violenza-sara-il-giorno-che-fu-guerriglia-urbana-in-nome-dei-biancazzurri/|titolo=Il giorno che fu guerriglia urbana in nome dei biancazzurri: racconto dei disordini che seguirono Spal-Padova del 1987|data=14 ottobre 2016|accesso=9 giugno 2017}}</ref>, avvenuto nel 1992 a causa di un incidente occorso durante la finale del [[Campionato europeo di calcio Under-21 1992|Campionato europeo Under-21]] disputata a Ferrara, quando una studentessa fu ferita accidentalmente da un razzo sparato nel settore dei supporters spallini.<ref>{{cita web|autore=Michele Ronchi Stefanati|url=http://www.lospallino.com/2015/04/24/sovvertire-lordine-creare-il-caos-gli-anni-del-gruppo-dazione-raccontati-dai-protagonisti/|titolo=Sovvertire l'ordine, creare il caos: gli anni del Gruppo d'Azione raccontati dai protagonisti|data=24 aprile 2015|accesso=5 agosto 2017}}</ref>
Pur non avendo beneficiato di un consistente ricambio generazionale, a causa degli scarsi successi sportivi e delle difficoltà societarie sopravvenute a partire dagli anni 2000, il movimento ultras biancazzurro è rimasto comunque attivo e vitale. In quegli anni tra i principali gruppi che ressero la curva si ricordano ''Tradizione Estense'', ''Porro Group 1998'', ''Poggio'', ''Nucleo'', ''A Modo Nostro'', ''Vecchio Nutty'', ''Vecchio Astra'' e ''Boys 1989''.
Riga 1 268:
=== Gemellaggi e rivalità ===
La tifoseria estense è gemellata dal 1984 con quella dell'{{Calcio Ancona|N}}<ref>{{cita web|autore=Simone Meloni|url=http://news.superscommesse.it/calcio/2016/04/ancona-spal-come-e-nato-il-gemellaggio-179308/|titolo=
[[File:Como - SPAL, playoff a Verona 1994 .jpg|thumb|I {{formatnum:12000}} supporters biancazzurri in trasferta al [[Stadio Marcantonio Bentegodi|Bentegodi]] di Verona per la finale play-off di Serie C1, giocata contro il {{Calcio Como|N}} il 19 giugno 1994.]]
Gli spallini nutrono forti rivalità nei confronti delle tifoserie di altre squadre [[emilia]]ne: {{Calcio Bologna|N}} (con cui dapprima sussistette amicizia negli anni 1970, tramutatasi in accesa ostilità tra gli anni 1980 e 1990<ref>{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/06/06/spareggio-per-la-incidenti-bologna.html|titolo=Spareggio: incidenti a Bologna|data=6 giugno 1994|accesso=10 settembre 2016}}</ref>, poi affievolitasi nei decenni successivi<ref>{{cita web|autore=Gabriele Guastella|url=http://www.pianetaempoli.it/curva-ospiti-i-tifosi-del-bologna/|titolo=Curva Ospiti - I tifosi del… Bologna|data=29 aprile 2016|accesso=22 agosto 2017}}</ref> pur rimanendo una sfida ad alto rischio incidenti<ref>{{cita web|url=http://www.bolognatoday.it/cronaca/bologna-spal-tifosi-lite-stadio-118.html|titolo=Bologna-Spal, rissa tra tifoserie: partono le cinghiate, due in ospedale|data=16 ottobre 2017|accesso=26 ottobre 2017}}</ref>), {{Calcio Reggiana|N}} (gemellati con gli spallini sino alla fine degli anni 1990, poi divenuti acerrimi rivali nei primi anni del terzo millennio<ref>{{cita web|url=http://quotidianiespresso.repubblica.it/gazzettareggio/arch_24/reggio/primopiano/el105.htm|titolo=Dagli abbracci alle bombe incendiarie: così è degenerato un gemellaggio che pareva indistruttibile|accesso=21 settembre 2016}}</ref><ref>{{cita web|url=http://sport.repubblica.it/news/sport/calcio-spal-reggiana-un-arresto-24-denunce-per/268800|titolo=Spal-Reggiana: un arresto e 24 denunce per incidenti|data=28 agosto 2003|accesso=15 aprile 2017}}</ref><ref>{{cita web|url=http://qn.quotidiano.net/2007/02/15/5462376-LE-PARTITE-DELLA-VIOLENZA.shtml|titolo=Scontri allo stadio di Ferrara. Spallini e granata a giudizio|data=15 febbraio 2007|accesso=15 aprile 2017}}</ref>), {{Calcio Parma|N}}<ref>{{cita web|url=http://www.boysparma1977.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1917:lettera-di-jacopo-ex-fossa-estense-a-wwwboysparma1977it&Itemid=216|titolo=Gli incidenti di Parma-Spal nel 1977-78|data=10 novembre 2012|accesso=22 agosto 2017}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.tifonet.it/notizie/parma-spal-scontri-tra-tifosi-29806|titolo=Parma-Spal: scontri tra i tifosi|data=27 luglio 2010|accesso=9 giugno 2017}}</ref>, {{Calcio Modena|N}} e {{Calcio Carpi|N}} (a sua volta gemellato con la SPAL dal 1992 al 1999<ref>{{cita web|autore=Gabriele Guastella|url=http://www.pianetaempoli.it/lavversaria/curva-ospiti-tifosi-del-carpi/|titolo=Curva Ospiti - I tifosi del… Carpi|data=15 febbraio 2014|accesso=21 settembre 2016}}</ref><ref>{{cita web|url=http://gazzettadimodena.gelocal.it/sport/2016/11/06/news/scontri-tra-carpigiani-e-spallini-1.14373343|titolo=Scontri tra carpigiani e spallini|data=6 novembre 2016|accesso=8 settembre 2017}}</ref>). Nell'area [[Romagna|romagnola]] risultano attriti significativi con i collettivi al seguito di {{Calcio Cesena|N}}<ref>{{cita web|url=http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2015/10/13/news/tifosi-condannati-e-assolti-dopo-gli-scontri-di-7-anni-fa-1.12262310|titolo=Tifosi condannati e assolti dopo gli scontri di 7 anni fa|data=13 ottobre 2015|accesso=15 aprile 2017}}</ref>, {{Calcio Rimini|N}}<ref>{{cita web|url=http://www.estense.com/?p=491725|titolo=Spal, scontri con tifosi riminesi all'origine delle trasferte vietate|data=29 ottobre 2015|accesso=22 novembre 2015}}</ref> e {{Calcio Ravenna|N}}<ref>{{cita web|url=http://rincondelcurvero.blogspot.it/2017/05/entrevista-ultras-ravenna.html|titolo=Intervista: Ultras Ravenna|accesso=30 marzo 2018}}</ref>.
In [[Veneto]] si registrano rapporti tesi nei confronti degli ultras di {{Calcio Vicenza|N}}<ref>{{cita web|url=http://www.estense.com/?p=568816|titolo=Scontri durante Spal-Vicenza: Daspo per i responsabili|data=5 settembre 2016|accesso=10 settembre 2016}}</ref>, {{Calcio Padova|N}}<ref name=ScontriSpal-Padova1987/><ref>{{cita web|autore=Marco Ceci|url=http://corrierealpi.gelocal.it/belluno/cronaca/2015/07/27/news/guerriglia-a-calalzo-ultra-di-padova-e-spal-si-stavano-aspettando-1.11838953|titolo=Guerriglia tra tifosi: gli ultrà di Padova e Spal si stavano aspettando|data=27 luglio 2015|accesso=22 novembre 2015}}</ref>, {{Calcio Verona|N}}<ref>{{cita web|url=http://ricerca.gelocal.it/lanuovaferrara/archivio/lanuovaferrara/2009/01/20/UC2PO_UC205.html|titolo=Scontri di Spal-Verona, undici ultrà denunciati|data=20 gennaio 2009|accesso=22 agosto 2017}}</ref> e {{Calcio Venezia|N}}. In [[Toscana]] sono rivali degli spallini i supporters di {{Calcio Prato|N}}<ref>{{cita web|url=http://www.museogrigio.it/wp/?p=12608|titolo=Alla scoperta del pianeta degli Ultras del Prato|accesso=27 ottobre 2017}}</ref>, {{Calcio Pistoiese|N}}, {{Calcio Lucchese|N}} e {{Calcio Massese|N}}<ref>{{cita web|url=http://www.telestense.it/spal-scontri-tra-tifosi-20130318.html|titolo=Spal-Massese: scontri tra tifosi|data=18 marzo 2013|accesso=22 agosto 2017}}</ref> (la quale è anche rivale dei carraresi). Ostilità sussistono anche con i tifosi [[Lombardia|lombardi]] di {{Calcio Mantova|N}}<ref>{{cita web|url=http://gazzettadimantova.gelocal.it/mantova/cronaca/2013/12/03/news/dopo-20-anni-torna-la-sfida-con-la-spal-tra-le-due-tifoserie-e-gia-derby-1.8229540|titolo=Dopo 20 anni torna la sfida con la Spal. Tra le due tifoserie è già derby|data=3 dicembre 2013|accesso=27 ottobre 2017}}</ref> e {{Calcio Como|N}}, con i [[Venezia Giulia|giuliani]] della {{Calcio Triestina|N}}<ref>{{cita web|url=http://ricerca.gelocal.it/lanuovaferrara/archivio/lanuovaferrara/2005/05/19/UC4PO_UC404.html|titolo=Tifosi invasero la gradinata|data=19 maggio 2005|accesso=30 marzo 2018}}</ref>, con i [[Liguria|liguri]] dello {{Calcio Spezia|N}}<ref>{{cita web|autore=Gabriele Guastella|url=http://www.pianetaempoli.it/curva-ospiti-spezia-la-sua-tifoseria/|titolo=Curva Ospiti - Spezia: la sua tifoseria|data=30 novembre 2012|accesso=27 ottobre 2017}}</ref> e i [[Marche|marchigiani]] dell'{{Calcio Ascoli|N}} (rivale dell'Ancona). In svariati casi, tali antagonismi sono sfociati in scontri fisici tra le opposte fazioni.
== Organico ==
|