Illuminismo adesso: differenze tra le versioni
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Una percezione pubblica comune sostiene che il mondo si trovi attualmente in una forma terribile; per alcuni, il 2016 è stato il «peggiore anno di sempre» e la morte del [[liberalismo]]. Al contrario, Pinker sostiene che la vita è migliorata per la maggior parte delle persone. Stabilisce 15 diverse misure del benessere umano per supportare questa argomentazione, il più ovvio è il fatto incontrovertibile che, statisticamente, le persone vivono in media una vita più lunga e più sana che mai. Inoltre la povertà estrema è passata dal riguardare il 90 per cento della popolazione mondiale al dieci per cento di oggi. Nello stesso periodo, le morti per parto sono scese dall’1,2% (ossia un decesso ogni ottanta nascite) allo 0,04%, mentre il tasso di mortalità infantile, uno dei mali più brutti, è diminuito nell’ordine delle centinaia. Sotto ogni punto di vista, materiale e morale, la nostra specie, arguisce Pinker, sia nel mondo sviluppato che in quello in via di sviluppo, è ampiamente più benestante.<ref name="Foglio">Redazione, [https://www.ilfoglio.it/il-foglio-internazionale/2018/03/26/news/steven-pinker-ottimismo-enlightenment-now-186207/ Ma è tutto davvero così fantastico?], ''[[Il Foglio]]''</ref> Come altro esempio, mentre i timori del terrorismo sono spesso espressi nei sondaggi d'opinione statunitensi, Pinker mostra che in realtà un americano qualunque ha una probabilità 3000 volte maggiore di morire in un incidente piuttosto che in un attacco terroristico. <ref name="ft">{{Cita news|titolo=Is the world getting better or worse?|url=https://www.ft.com/content/328fd566-1198-11e8-a765-993b2440bd73|accesso=16 febbraio 2018|opera=Financial Times|data=14 febbraio 2018}}</ref> Come nel libro precedente, ''Il declino della violenza'', Pinker attribuisce i miglioramenti moderni alle tendenze dell'umanesimo liberale e della razionalità scientifica, che per prime hanno messo radici in Europa intorno al [[XVII secolo|XVII]] e il [[XVIII secolo]].<ref name="guardian2">{{Cita news|cognome1=Davies|nome1=William|titolo=Enlightenment Now by Steven Pinker review – life is getting better|url=https://www.theguardian.com/books/2018/feb/14/enlightenment-now-steven-pinker-review|accesso=16 febbraio 2018|opera=the Guardian|data=14 febbraio 2018|lingua=en}}</ref>
Come mai c'è allora questa percezione comune che le cose vadano peggio? Pinker dà una spiegazione [[psicologia|psicologica]] del fenomeno: le persone tendono statisticamente a prestare maggiore attenzione alle cattive notizie piuttosto che alle buone. Lo fanno, in parte, sostiene Pinker, a causa di una sorta di malfunzionamento cognitivo che si basa su due concetti psicologici, il bias di disponibilità (''Availability bias'') e il bias di negatività (''Negativity bias'')
«A prescindere dai dati capaci di certificare se il mondo stia davvero peggiorando – scrive Pinker – la natura delle notizie ci fa pensare che lo sia e l’errata percezione del rischio aumenta la nostra ansia, peggiora il nostro umore, moltiplica il nostro senso di impotenza, accresce la nostra ostilità verso gli altri».<ref name="Foglio2" /> Il problema che si trova alla base di tutto questo, secondo Pinker, è che i media mainstream marciano su questa naturale tendenza umana amplificando le notizie negative in una sorta di [[camera dell'eco]].<ref name="Foglio" /> I media, accusa Pinker, tendono spesso a considerare notizia solo ciò che coincide con una cattiva notizia e spesso ignorano le buone notizie considerandole non degne di essere trattate. A piccole dosi, si tratta ovviamente di un processo naturale. A dosi continue, invece, si tratta di un processo volutamente distorsivo che può mettere a rischio anche la tenuta di un paese.<ref name="Foglio2">[[Claudio Cerasa]], [https://www.ilfoglio.it/politica/2018/02/21/news/assecondare-l-industria-del-pessimismo-aiuta-a-fertilizzare-lo-sfascismo-179929/ Assecondare l'industria del pessimismo aiuta a fertilizzare lo sfascismo], ''[[Il Foglio]]''</ref> Pinker cita il famoso esempio dell'aereo: un [[incidente aereo]] riceve sempre una grande copertura mediatica e ha un forte impatto emotivo nella mente delle persone ed è per questo motivo che ciascuno di noi tende a stimare erroneamente come più alta la probabilità di avere un incidente in aereo piuttosto che su altri mezzi di trasporto, nonostante le probabilità oggettive siano in realtà l’opposto rispetto alla comune percezione del rischio. Lo stesso principio lo si può applicare a numerosi altri campi: dalla criminalità, all'inquinamento, dalle diseguaglianza, all'abuso di droghe, ai femminicidi, alle carestie, ai disastri ambientali, fino alla corruzione.<ref name="Foglio2" />
Pinker sostiene ad esempio che la [[disuguaglianza economica]] «non è di per sé una dimensione del [[benessere]] umano» e cita uno studio secondo cui la disuguaglianza non è legata all'infelicità, almeno nelle società più povere. Sottolinea inoltre che il mondo nel suo complesso sta diventando più equo e afferma che anche all'interno di aree sempre più disuguali, i poveri ottengono ancora ricchezza e beneficiano delle innovazioni tecnologiche. Ad esempio, per Pinker è chiaro che un'innovazione che rende i poveri leggermente più ricchi e i ricchi molto più ricchi è comunque un risultato positivo piuttosto che negativo. Al contrario, i critici ritengono che il rafforzamento della mobilità sociale e la lotta alla «disuguaglianza come conseguenza dell'ingiustizia» siano importanti fini legittimi di per sé stessi, al di là degli effetti della riduzione della povertà.<ref name="guardian2"/><ref name=ft/><ref>{{Cita news|cognome1=Anthony|nome1=Andrew|titolo=Steven Pinker: ‘The way to deal with pollution is not to rail against consumption’|url=https://www.theguardian.com/science/2018/feb/11/steven-pinker-enlightenment-now-interview-inequality-consumption-environment|accesso=16 febbraio 2018|opera=the Guardian|data=11 febbraio 2018|lingua=en}}</ref>
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