Utente:Distico/Sandbox/7: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 28:
{{citazione|Non utilizzerò mai parole che odio, come i termini di moda e costruiti artificialmente "zhe" e "zher". Queste parole sono all'avanguardia di un'ideologia post-moderna, di sinistra radicale che io detesto, e che è, secondo la mia opinione professionale, spaventosamente simile alle dottrine [[Marxismo|marxiste]] che hanno ucciso almeno 100 milioni di persone nel XX secolo.
Ho studiato l'[[autoritarismo]] di destra e di sinistra per trentacinque anni. Ho scritto sull'argomento un libro, ''[[Maps of Meaning: The Architecture of Belief]]'', che esplora come le ideologie si appropriano del linguaggio e delle credenze. Come risultato dei miei studi, sono arrivato alla convinzione che il Marxismo sia un'ideologia omicida. Ritengo che i suoi praticanti nelle università moderne dovrebbero vergognarsi di sé stessi per il fatto che continuano a promuovere idee talmente feroci, indifendibili e anti-umane, e a indottrinare i propri studenti con queste convinzioni. Pertanto, non mi metterò in bocca parole marxiste. Ciò farebbe di me un pupazzo della sinistra radicale, e questo non accadrà. Punto.|Jordan Peterson, "Il diriito di essere politicamente scorretto" (''The right to be politically incorrect''), ''National Post''.<ref name="Post">{{cita web|url=http://news.nationalpost.com/full-comment/jordan-peterson-the-right-to-be-politically-incorrect|nome=Jordan B.|cognome=Peterson|titolo=The right to be politically incorrect|sito=National Post|data=21 novembre 2016}}</ref>|First, I will never use words I hate, like the trendy and artificially constructed words “zhe” and “zher.” These words are at the vanguard of a post-modern, radical leftist ideology that I detest, and which is, in my professional opinion, frighteningly similar to the Marxist doctrines that killed at least 100 million people in the 20th century.
I have been studying authoritarianism on the right and the left for 35 years. I wrote a book, ''[[Maps of Meaning: The Architecture of Belief]]'', on the topic, which explores how ideologies hijack language and belief. As a result of my studies, I have come to believe that Marxism is a murderous ideology. I believe its practitioners in modern universities should be ashamed of themselves for continuing to promote such vicious, untenable and anti-human ideas, and for indoctrinating their students with these beliefs. I am therefore not going to mouth Marxist words. That would make me a puppet of the radical left, and that is not going to happen. Period.|en}}
Peterson si definisce «non contento di ciò che sta accadendo [...] per quanto riguarda il genere - anche per le discussioni sul genere».<ref name="Post" /> La Legge C-16 è basata, secondo Peterson su «assurdità assolute» dal punto di vista scientifico.<ref name="Post" /> Secondo Peterson la legge «impone assiomaticamente il [[costruzionismo sociale]] come dottrina scientifica della legislazione»,<ref name="Post" /> nonostante tale paradigma ideologico secondo Peterson sia stato ormai smentito dalle moderne conoscenze scientifiche in ambito [[neurobiologia|neurobiologico]]. Il paradigma – nota Peterson – prevede che il [[Sesso (biologia)|sesso]], un «fatto biologico determinato dall'anatomia e dai cromosomi» sia una variabile indipendente dall'[[identità di genere]] (che, secondo la Ontario Human Rights Commission, è definita il senso personale di essere "una donna, un uomo, entrambi, nessuno dei due o ovunque nello spettro di genere"). Indipendentemente da queste due variabili, nota Peterson, secondo il paradigma ne esiste anche una terza: «l'espressione di genere (ovvero come una persona "esprime pubblicamente il suo genere", incluse le loro scelte di moda, come "vestiti, capelli (e) trucco")». Secondo il paradigma, nota Peterson «questi fattori [l'identità e l'espressione di genere] esistono e si manifestano puramente come scelte soggettive», e rimangono indipendenti dal [[Sesso (biologia)|sesso biologico]].<ref name="Post" />
Peterson esamina e critica questo paradigma: «In primo luogo, arguisce Peterson – più del 99% della popolazione ha un'identità di genere identica al proprio sesso biologico». E questa alta [[Correlazione (statistica)|correlazione]], per Peterson è già una prova della non-[[Indipendenza stocastica|indipendenza statistica]] delle variabili in gioco. In secondo luogo, grazie alle moderne conoscenze in campo [[neuropsicologia|neuropsicologico]] e della [[psicologia evoluzionista]], secondo Peterson «esistono prove schiaccianti che indicano che uomini e donne differiscono notevolmente, per ragioni biologiche, nella loro identità di genere»,<ref name="Post" /> che viene scientificamente definita, in modo più preciso, come l'insieme «della propria [[personalità]] e dei propri interessi».<ref name="Post" /> Il sesso biologico e l'identità di genere sono quindi, secondo Peterson, «fortemente e [[causa-effetto|causalmente]] collegati», e «nessuna legislazione potrà cambiare questo fatto».<ref name="Post" />
Secondo Peterson le moderne conoscenze scientifiche smentiscono definitivamente il paradigma del [[costruzionismo sociale]] [[postmoderno]] secondo cui queste differenze evidenti siano esclusivamente frutto della socializzazione, e che anzi ci sia un forte peso biologico-evolutivo nella spiegazione causale di tali differenze.<ref name="Post" /> Tra gli esempi che Peterson fa c'è il [[modello scandinavo]]: «tali differenze sono maggiori nelle società scandinave in cui sono stati compiuti gli sforzi più estremi negli ultimi tre decenni per rimuovere le distinzioni legali, sociali ed economiche tra i sessi». Tecnicamente, la moltiplicazione di tali differenze avviene, secondo Peterson «perché gli uomini e le donne si differenziano nella loro psicologia per ragioni sia sociali che biologiche e, rimuovendo l'influenza sociale, l'influenza biologica diventa più forte. Quindi, non solo i tentativi fatti in Scandinavia per sradicare le differenze tra uomini e donne sono falliti, ma gli si sono ritorti contro. E questi non sono studi di poche centinaia di persone: decine di migliaia di partecipanti hanno fornito informazioni sulla personalità e le descrizioni dei loro interessi personali.<ref>Paul T. Costa Jr., Antonio Terracciano e Robert R. McCrae, [http://citeseerx.ist.psu.edu/viewdoc/download?doi=10.1.1.463.9292&rep=rep1&type=pdf], "Gender Differences in Personality Traits Across Cultures: Robust and Surprising Findings"; ''National Institute on Aging, National Institutes of Health''</ref> Ma a chi importa cosa dice la scienza, quando c'è in gioco l'ideologia?».<ref name="Post" />
«Prendete in considerazione il caso di [[New York]] – nota Peterson – che ora protegge 31 generi, tra cui "genere dotato" (guarda su) e "genere fluido" (ragazzo un giorno e ragazza il prossimo). La Grande Mela è pronta a multare fino a 250 milioni di dollari se i proprietari o i dipendenti si rifiutano di parlarsi in modo corretto. E la lista dei 31 generi di New York è solo una goccia nel secchio rispetto al numero che alcuni vorrebbero che usassimo: ho trovato liste online che contengono più di 70 generi. E il fatto è che, per ogni persona i cui sentimenti vadano rispettati e la cui identità è in qualche modo convalidata a causa dell'uso di tali pronomi, ci saranno poi 20 adolescenti ancora confusi e infelici, il cui caos si moltiplicherà 10 volte a causa di tutte queste nuove scelte».<ref name="Post" />
| |||