Fiorano Modenese: differenze tra le versioni
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Berta, figlia del re d'Italia [[Berengario I]], divenne badessa di San Sisto verso il 914, ed il 27 agosto 917 ottenne dal padre un diploma confermante alla stessa badessa Berta il monastero di San Sisto con tutte le sue corti, compresa quella di Camiazzo per tutta la sua vita<ref name=guidobucciardi />.
Tra l'862 ed il 955 l'Italia fu oggetto di razzie ed [[Cronologia delle razzie ungare|invasioni ungariche]]. Camiazzo non possedeva fortificazioni militari ed i suoi abitanti, per proteggersi dagli [[Ungari]], erano costretti a rifugiarsi fino a [[Castellarano]] in provincia di Reggio Emilia o a Rocca Santa Maria nella località di Serramazzoni dove al tempo vi era un castello che ora si si va a visitare sono rimasti pochi resti . Siccome questi due castelli erano molto distanti ed inadeguati per accogliere tutta la popolazione, la badessa Berta di San Sisto ed il vescovo di Modena Gottofredo, decisero di costruire sulla spianata superiore del colle di Fiorano un castello con torre centrale ed alcuni edifici raccolti dentro una cerchia di mura<ref name=guidobucciardi />.
Per merito del vescovo di Modena Ingone, verso il 1030, nacque la chiesa parrocchiale dedicata a San Giovanni Battista dentro la cinta muraria del castello con relativa torre campanaria ed annesso edificio ad uso di canonica<ref name=guidobucciardi />.
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