Rodolfo Verduzio: differenze tra le versioni

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Incominciato ad interessarsi all'attività aeronautica, collaborò con [[Gaetano Arturo Crocco]] nella progettazione dei primi [[Dirigibile|dirigibili militari]] italiani, realizzati presso lo stabilimento di [[Vigna di Valle]], sul [[lago di Bracciano]]<ref>{{Cita web|url=http://www.earlyaeroplanes.com/archive/airships01/1912.P.Crocco.Verduzio.airship.jpg|titolo=Crocco-Verduzio P.4}}</ref>. A Vigna di Valle progettò e realizzò i dirigibili P-4, P-5, p.&nbsp;6, P.7 e P.8.<ref name=P2p53>{{Cita|Pesce 1982|p. 53}}.</ref> Il 2 settembre del [[1913]] il Ministero della Guerra lo insignì di un Encomio per l'attività di progettazione dei dirigibili della nuova Classe “M”, allora in corso di sviluppo.<ref name=M8p82/>
 
Nel corso del [[1914]] progettò e costruì il dirigibile V-1<ref name="Unina">{{Cita web|autore=Prof. Ing. Leonardo Lecce|url=http://www.dpa.unina.it/centenario/costruttori.htm#Verduzio|titolo=Progettisti e Costruttori|accesso=21 luglio 2008|editore=Università di Napoli Dipartimento di Progettazione Aeronautica |sito=Il Polo Aeronautico di Napoli|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071015041930/http://www.dpa.unina.it/centenario/costruttori.htm#Verduzio|dataarchivio=15 ottobre 2007}}</ref> (“V” per veloce) da 14&nbsp;650 metri cubi<ref name=P2p53/> equipaggiato con quattro propulsori Maybach-Itala D.1 da 180 [[Cavallo vapore|CV]].<ref name=P2p54>{{Cita|Pesce 1982|p. 54}}.</ref> Continuò a progettare dirigibili anche dopo l'entrata in [[prima guerra mondiale|guerra]] del [[Regno d'Italia]] avvenuta il 24 maggio [[1915]]<ref name=M8p81/> realizzando la serie D.E. (Dirigibile Esploratore) per la [[Regia Marina]].<ref name=P2p60>{{Cita|Pesce 1982|p. 60}}.</ref> Il 5 maggio [[1916]] fu insignito di un Encomio da parte del Ministero della Marina<ref name=M8p82/> per l'attività svolta presso l'Aeroscalo di [[Ferrara]],<ref name=M8p82/> e in quello stesso anno progettò assieme al tenente del Genio Ing.[[Umberto Savoja]] il velivolo [[Ansaldo S.V.A.|S.V.A.]], prodotto dall'azienda [[Ansaldo]].<ref>Il nome SVA deriva appunto da '''S'''avoja, '''V'''erduzio, '''A'''nsaldo.</ref> che fu protagonista di due storiche imprese dell'aviazione italiana, il [[Volo su Vienna]] con [[Gabriele D'Annunzio]] nel [[1918]] ed il [[Raid Roma-Tokyo|Raid Roma-Tōkyō]] di [[Arturo Ferrarin]] nel [[1920]].
 
Nel corso del [[1923]], alla costituzione della [[Regia Aeronautica]], fu promosso [[Colonnello]] del Genio Aeronautico e, successivamente Generale. Il 27 novembre [[1927]] fu insignito di un encomio solenne per aver preso parte alla preparazione dei velivoli destinati a partecipare alla [[Coppa Schneider]] che si era svolta in Nord America nel novembre del [[1926]].<ref name=M8p82/>