Salzano: differenze tra le versioni

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È questo un periodo di grande stabilità (fatti salvi gli anni della [[guerra della Lega di Cambrai]]). Dal punto di vista politico, l'attuale comune fu sottoposto alla [[reggimenti (Repubblica di Venezia)|podesteria]] di [[Noale]]. L'economia, prevalentemente agricola, fu gestita dalle congregazioni religiose [[venezia]]ne e dal [[patriziato veneziano|patriziato]], il quale ha lasciato numerose [[villa veneta|ville signorili]]. Nel 1603, grazie alla devozione popolare, venne ultimata la costruzione a Robegano di un santuario dedicato alla Madonna delle Grazie. Intanto a Salzano, tra '600 e '700, famiglie patrizie veneziane costruirono case padronali anche di notevole pregio, quali [[Donà (famiglia)|Villa Donà]], [[Villa Combi]], [[Contarini|Cà Contarini]], Cà Bozza e Cà Savorgnan
 
Con la caduta della Serenissima e il passaggio ai Francesi, le due frazioni divennero sedi di comuni, riuniti nel [[1808]]. Da questo momento la storia di Salzano coincide con quella di tutto il [[Veneto]]: passò al [[Regno Lombardo-Veneto]] sino all'[[Unità d'Italia]] del [[1866]]<ref>[http://salzano.provincia.venezia.it/cultura&turismo/notizie_storiche.htm Informazioni dalla sezione ''Notizie storiche'' del sito istituzionale] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110722070134/http://www.salzano.provincia.venezia.it/cultura%26turismo/notizie_storiche.htm |data=22 luglio 2011 }}.</ref>.
 
Tra il [[1867]] e il [[1875]] l'[[arciprete]] di Salzano fu [[monsignore]] [[Giuseppe Sarto]], futuro papa Pio X.