Pavia: differenze tra le versioni
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{{vedi anche|Università di Pavia}}
L'origine dell'Ateneo pavese risale all'825 col capitolare dell'imperatore [[Lotario I]] il quale fondò una scuola di retorica. Nell'XI secolo Pavia divenne sede di una scuola giuridica, trasformata dall'imperatore [[Carlo IV di Lussemburgo|Carlo IV]], nel 1361, in Studium Generale. L'Università è pertanto considerata la prima fondata in Lombardia e una delle più antiche d'Europa.
Grande impulso venne dato in età asburgica da [[Maria Teresa d'Asburgo]] e [[Giuseppe II d'Asburgo-Lorena|Giuseppe II]] che ampliarono la sede e chiamarono come docenti grandi studiosi tra i quali il fisico [[Alessandro Volta]]
Insegnarono a Pavia anche i letterati [[Ugo Foscolo]] e [[Vincenzo Monti]].
In tempi più recenti si ricordano i docenti [[Carlo Forlanini]], inventore del pneumotorace artificiale e i premi Nobel [[Camillo Golgi]] per la medicina, [[Giulio Natta]] per la chimica e [[Carlo Rubbia]] per la fisica.
L'Università vanta un interessante museo storico che conserva, tra gli altri cimeli, strumenti scientifici costruiti da Alessandro Volta, preparazioni anatomiche settecentesche del chirurgo [[Antonio Scarpa]], autografi di celebri docenti dell'università e la testa dello stesso Scarpa.
Esistono due collegi storici che ospitano, per statuto, studenti di notevoli capacità e impegno e li sostengono economicamente se privi di mezzi: l'[[Almo Collegio Borromeo]] fondato da [[San Carlo Borromeo]] nel [[1563]] e il [[Collegio Ghislieri]] fondato sei anni dopo da [[Papa Pio V]]. È interessante anche il giardino botanico dell'Università, risalente al [[1774]].
Le istituzioni studentesche e goliardiche sono state in passato particolarmente vivaci: si ricordano i versi salaci che costarono al giovane [[Carlo Goldoni]] l'espulsione dal collegio Ghislieri. Ancora oggi nell'Ateneo pavese si conta la presenza di diversi Ordini goliardici che mantengono vivo il tradizionale spirito delle comunità studentesche.
== Geografia antropica ==
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