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Una sintesi originale delle innovazioni provenienti dai maggiori autori del primo barocco, Rubens, Caravaggio e Procaccini, si trova in uno dei primi autori genovesi ad assorbirne le novità, [[Bernardo Strozzi]] detto il cappuccino (Genova,[[1581]] – Venezia, [[1644]]). Dopo le prime opere di stampo ancora tardomanierista,
== I maestri della decorazione ad affresco ==
[[File:Palazzo Balbi Senarega (Genova) 04.jpg|miniatura|Valerio Castello, ''Allegoria della fortuna'', Palazzo Balbi Senarega (Genova) ]]
A partire dal quarto decennio del Seicento, e per tutta la seconda metà del secolo e l'inizio del successivo, appaiono sulle volte delle più fastose dimore patrizie e delle più ricche chiese genovesi le più spettacolari ed illusionistiche decorazioni, ad opera dei maggiori maestri della decorazione ad affresco, Valerio Castello, Domenico Piola, Gregorio De Ferrari, Giovanni Andrea Carlone, che gareggeranno con le più ardite composizioni che [[Giovanni Lanfranco]], [[Pietro da Cortona]] e [[Luca Giordano]] realizzavano a Roma e a Napoli negli stessi anni.
Valerio Castello (Genova, 1624 – Genova, 1659), nonostante la morte prematura e improvvisa che lo stroncò a trentacinque anni, fu il primo a superare, nella decorazione ad affresco, il rigido schema tardomanierista che prevedeva che il pittore raffigurasse i propri episodi ad affresco entro cornici dipinte o in stucco, dipingendo figure che invadono illusionisticamente lo spazio reale
==Note==
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