Recaredo I: differenze tra le versioni

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Una seconda rivolta anti-cattolica scoppiò in [[Lusitania]] e venne capeggiata da Sunna, vescovo ariano di [[Mérida (Spagna)|Mérida]] e dal conte [[Segga]]. Claudio, ''dux Lusitaniae'' di Recaredo, sedò la rivolta costringendo il vescovo ariano a rifugiarsi in [[Mauretania]], mentre il conte Segga venne bandito e mandato in [[Galizia (Spagna)|Galizia]].
[[File:Concil Toled.jpg|left|upright=0.8|thumb|Recaredo I tra i vescovi al [[III Concilio di Toledo]], raffigurazione tratta dal ''[[Cronaca do Albelda|Codex Vigilanus o Chronicon Albeldense]]''<ref>Il ''[[Cronaca do Albelda|Codex Vigilanus o Chronicon Albeldense]]'' è una cronaca storica della [[penisola iberica]], che narra le vicende del regno visigoto, della conquista musulmana, della ''[[reconquista]]'', partita dal [[Regno delle Asturie]], sino all'inizio del regno di [[Alfonso III delle Asturie]], scritta nell'881.</ref>.]]
Nel [[III Concilio di Toledo]], organizzato dal vescovo cattolico Leandro ma tenuto per volontà del sovrano visigoto, nel [[589]], si stabilirono i principi del nuovo credo religioso del regno visigoto e del suo sovrano, che giurò fedeltà alla nuova religione in una dichiarazione solenne, che venne conclusa da una omelia di Leandro dal titolo ''Homilia de triumpho ecclesiae ob conversionem Gothorum'' e che è pervenuta ai giorni nostri. La cosa dette una grande gioia al papa [[papa Gregorio I|Gregorio Magno]], che nei suoi Dialoghi scrisse «non desta meraviglia che egli sia divenuto un predicatore della vera fede, perché suo fratello fu un martire, i cui meriti l'hanno aiutato a riportare molte anime in seno a Dio».