Drammaturgo: differenze tra le versioni

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In effetti, i primi tragediografi furono greci: i maestri riconosciuti già dagli antichi furono [[Eschilo]], [[Sofocle]] ed [[Euripide]], con i quali la tragedia raggiunse livelli altissimi. Lo sviluppo del teatro tragico in ambito romano ebbe i suoi massimi esponenti in età repubblicana, con autori come [[Quinto Ennio]], [[Marco Pacuvio]] e [[Lucio Accio]]; tuttavia, ci sono pervenute le opere del solo [[Lucio Anneo Seneca]].
 
In etáetà moderna, la rinascita del teatro tragico vide figure come l'inglese [[William Shakespeare]], il francese [[Voltaire]], gli italiani [[Federigo Della Valle]], [[Vittorio Alfieri]], [[Ugo Foscolo]] e [[Alessandro Manzoni]], dopo i quali la tragedia propriamente intesa si fuse con la commedia, abbandonando il tema storico-mitologico e sfociando nel [[dramma borghese]].
 
Per quanto concerne il teatro comico, anche primi commediografi emersero nell'[[Grecia antica|Antica Grecia]]. Tra essi si ricordano [[Aristofane]] e [[Menandro]]: i temi di quest'ultimo vennero poi ripresi dai [[lingua latina|latini]] [[Plauto]] e [[Publio Terenzio Afro|Terenzio]], a noi pervenuti, tanto che la cultura latina diede un apporto fondamentale per lo sviluppo di questa branca della drammaturgia. Nell'età moderna, la figura del commediografo è stata rappresentata soprattutto da [[William Shakespeare]], mentre in Francia l'apice venne raggiunto nel XVII secolo con [[Molière]]; in [[Italia]], invece, si ricorda soprattutto la figura di [[Carlo Goldoni]], considerato dalla critica letteraria uno dei più significativi scrittori di commedie nel senso moderno del termine.