Luigi Facta: differenze tra le versioni

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Allo scoppio della [[prima guerra mondiale]], sostenne le idee dei [[Neutralismo|neutralisti]], ma si schierò con le necessità nazionali dopo l'entrata del Paese nel conflitto.
Il figlio era il soldato pilota Giovanni Facta della [[10ª Squadriglia da bombardamento "Caproni"]] abbattuto il 29 giugno 1916 dall'[[Hansa-Brandenburg C.I]] dell'[[Asso dell'aviazione]] [[Heinrich Kostrba] (9 vittorie) ed atterrato in emergenza oltre le linee italiane a Zocchi di [[Asiago]] distruggendosi e causando la morte di Giovanni.
Dopo la morte in battaglia del figlio, affermò di esser fiero di aver consegnato l'esistenza del ragazzo alla Patria. Nel dopoguerra continuò la sua ascesa e venne nominato dapprima Ministro della Giustizia nel [[governo Orlando]] ([[1919]])<ref>[http://storia.camera.it/deputato/luigi-facta-18610913/governi?reloaded#nav Luigi Facta], Camera dei Deputati</ref> e successivamente ancora ministro delle Finanze nel [[governo Giolitti V|quinto esecutivo guidato da Giolitti]] ([[1920]] - [[1921]])<ref name=treccani/>.