Alpino (località): differenze tra le versioni
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Come ha ricordato l'[[avvocato]] e [[Alpinismo|alpinista]] piemontese [[Orazio Spanna]], nel suo scritto "''Il Margozzolo e il Mottarone''" del [[1884]]<ref name=":8" />, in origine questa località era denominata ''"Prato fiorente"''. Tuttavia, era più comunemente conosciuta con il nome di ''"Alpe Ambrosini"'', dal nome della [[locanda]] che il [[sacerdote]] gignesino Giovanni Ambrosini ricavò da alcuni [[Casale (architettura)|casolari]] presso il suo [[alpeggio]]<ref name=":2" /><ref name=":8">{{Cita libro|autore=Orazio Spanna|titolo=Il Margozzolo e il Mottarone|anno=1884|editore=|città=Torino|p=34, 35, 36}}</ref>.
Dopo la morte del sacerdote ([[1870]]) la [[locanda]] - ormai diventata punto di riferimento nella tratta [[Stresa]]-[[Mottarone]] - verrà acquistata e trasformata dalla famiglia Adami (proprietari dell'allora ''Hotel de la Poste'' di [[Baveno]]<ref>{{Cita web|url=https://www.vialibri.net/item_pg_i/1188379-1830-cattaneo-inc-hotel-poste-baveno.htm|titolo=Hotel de la Poste à Baveno - Cattaneo G. inc - 1830. [1188379]}}</ref>) nell'''Albergo Alpino'', il quale darà il nome attuale e definitivo della località. In seguito, nel [[1925]], la struttura verrà trasformata nel più prestigioso ''Grand Hotel Alpino''<ref name=":2" /><ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.click-stresa.com/it/borghi/alpino.html|titolo=Alpino|autore=Luigi Morandi|data=|accesso=13 maggio 2016|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170329095001/http://click-stresa.com/it/borghi/alpino.html|dataarchivio=29 marzo 2017}}</ref>.
=== La Belle Époque a l'Alpino ===
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* '''Villa Gandini''' ('''Miorini'''): progettata e costruita nei primi anni del [[XX secolo|novecento]] dall'ingegnere Riccardo Gandini, questa in seguito verrà acquistata da Alberto Miorini per realizzare una tenuta agricola. Tra il [[1927]] e il [[1932]], la villa è stata presa in affitto, per diversi periodi, da [[Arturo Toscanini]] il quale vi soggiornerà spesso insieme al suo discepolo prediletto [[Guido Cantelli]]<ref name=":2" /><ref name=":1" /><ref>{{Cita libro|autore=Andrea Della Corte|titolo=Arturo Toscanini|anno=1989|editore=Edizioni Studio Tesi|città=|p=202|ISBN=88-7692-223-7}}</ref>.
* '''Villa Talamona''': l'abitazione è stata fatta edificare dal [[Filantropia|benefattore]] dell'[[Ospedale Maggiore di Milano]], Vittorio Talamona, negli anni precedenti la [[prima guerra mondiale]]<ref name=":2" />. In seguito, nel [[1927]], a Villa Talamona vi soggiornò il maestro [[Ildebrando Pizzetti]] che, in tale luogo di quiete, riuscì a finire di comporre l'opera [[Fra Gherardo]]<ref name=":1" />. Proprio in questo periodo, [[Arturo Toscanini]] soggiornava nella sovrastante "Villa Gandini (Miorini)" e, pertanto, ebbe più volte l'occasione di visitare [[Ildebrando Pizzetti]] e di studiare l'opera [[Fra Gherardo]] della quale, poi, nel [[1928]], diresse "la prima" alla [[Teatro alla Scala|Scala di Milano]]. Successivamente, nel [[1931]], Villa Talamona verrà acquistata dal [[notaio]] di [[Lodi]] Bernardo Stabilini<ref name=":2" />.
* '''Villa Lloyd''' (poi '''Villa Riva'''): venne fatta costruire nel [[1930]] dall'inglese Percy Lloyd, su progetto dell'architetto [[Gino Franzi (architetto)|Gino Franzi]]. Dal 29 giugno al 9 luglio [[1933]] vi soggiornò il teosofo indiano [[Jiddu Krishnamurti]] che, proprio in quel periodo, tenne le famose "Conferenze di Stresa", alle quali accorsero un gran numero di [[Teosofia|teosofi]] e giornalisti<ref name=":1" /><ref name=":3">{{Cita pubblicazione|autore=Bernardino del Boca|titolo=La villa di Alpino sopra Stresa dove Krishnamurti tenne i suoi discorsi dal 30 giugno al 9 luglio 1933|rivista=teosofica.org}}</ref>. Nei primi [[Anni 1940|anni quaranta]] la villa venne acquistata da Giulio Riva - proprietario di una serie di aziende tessili cotoniere, tra cui il [[Cotonificio Vallesusa]] e [[Unione Manifatture]] - che fece seguire un importante progetto di ampliamento a [[Pietro Porcinai]] e [[Lodovico Barbiano di Belgiojoso]]. Sul finire degli [[Anni 1960|anni sessanta]] proprio a Villa Riva, ereditata ormai dal figlio [[Felice Riva]], il regista [[Mario Monicelli]] ha girato il film [[Toh, è morta la nonna!|Toh, è morta la nonna]]. Nella pellicola, Villa Riva è l'abitazione di Adelaide e del marito<ref>{{Cita web|url=http://movieontheroad.com/place/gignese-toh-e-morta-la-nonna/|titolo=Gignese (Toh, è morta la nonna)|autore=|data=|accesso=7 giugno 2016|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160424171757/http://movieontheroad.com/place/gignese-toh-e-morta-la-nonna/|dataarchivio=24 aprile 2016}}</ref><ref name=":4">{{Cita web|url=http://www.davinotti.com/index.php?forum=50018913|titolo=LOCATION VERIFICATE: Toh è morta la nonna! (1969)|autore=|data=|accesso=7 aprile 2016}}</ref>. Dopo diversi anni di abbandono, attraverso un piano di recupero della zona per fine turistici, è in progetto la costruzione di un albergo<ref name=":3" /><ref name=":4" /><ref>{{Cita web|url=http://www.arona24.it/index.php/465-nell-ex-area-della-villa-riva-l-ex-presidente-del-milan-sorgera-un-grand-hotel|titolo=Nell'ex area della villa Riva (l'ex presidente del Milan) sorgerà un grand' hotel}}</ref>.
* '''Villa La Quiete''': prima di proprietà della [[duchessa]] [[Eugenia Attendolo Bolognini Litta]] e poi, nel [[dopoguerra]], dell'[[Editoria|editore]] [[Gianni Mazzocchi]] ideatore del raduno automobilistico che porta il nome "Rievocazione Stresa Mottarone"<ref name=":0" /><ref>{{Cita libro|autore=Società dei verbanisti|titolo=Verbanus, Volume 27 - Pubblicazioni storiche della zona verbanese|anno=2006|editore=Alberti Libraio|città=|p=281}}</ref>.
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