Iskra: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua}}
{{
|nome = Искра<br />Iskra
|fondatore = [[Lenin]]
|logo = Iskra 12-1900.jpg
|paese = {{RUS Impero}}
|lingua = [[lingua russa|russo]]
|periodicità = <div>
*Mensile (fino al [[1902]])
*Quindicinale
|fondazione = 24 dicembre ottobre [[1900]]
|chiusura = [[1905]]
|tiratura = 8000 copie
}}
'''''Iskra''''' (in [[lingua russa|russo]] Искра, ''La scintilla'') fu un [[giornale]] socialdemocratico russo, la cui fondazione, insieme con quella della rivista teorica marxista ''[[Zarja (rivista)|Zarja]]'' (Заря, L'alba), fu decisa in un riunione clandestina tenuta a [[Pskov]] nell'aprile del [[1900]], alla quale parteciparono [[Lenin]], [[Julij Martov|Martov]], [[Aleksandr Nikolaevič Potresov|Potresov]], [[Stepan Ivanovič Radčenko|Radčenko]], [[Pëtr Berngardovič Struve|Struve]], [[Michail Ivanovič Tugan-Baranovskij|Tugan-Baranovskij]] e [[Vasilij Jakovlevič Jakovlev|Jakovlev]].
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Pochi giorni dopo, Potresov partì per la [[Svizzera]] dove vide Plechanov e lo informò del progetto, mentre Lenin lasciò la Russia il 16 luglio. Quest'ultimo si fermò a [[Stoccarda]] e a [[Monaco di Baviera|Monaco]] per prendere accordi con dei socialdemocratici tedeschi e in particolare con l'editore [[Johann Heinrich Wilhelm Dietz|Dietz]], proprietario a Stoccarda di un importante stabilimento tipografico, e ai primi di agosto si stabilì a [[Zurigo]]. Pochi giorni dopo Lenin e Potresov incontrarono ancora Plechanov a [[Ginevra]] per definire la linea politica e i dettagli organizzativi del nuovo giornale.<ref>G. Walter, ''Lénine'', 1950, pp. 78-79.</ref>
Plechanov, la maggiore autorità del marxismo russo, era allora impegnato
Nell'incontro con Lenin, Plechanov si dimostrò diffidente e scontento del fatto che l<nowiki>'</nowiki>''Iskra'' fosse sostenuto da uomini come Struve, non volendo avere alcun rapporto con i revisionisti del "marxismo legale", diversamente da Lenin che, pur netto oppositore di economicisti e revisionisti, riteneva che presentare ai lettori le diverse posizioni che dividevano la socialdemocrazia russa avrebbe definito "i rapporti con decisione e schiettezza", determinando "quali divergenze sono sostanziali e quali secondarie".<ref>Lenin, lettera ad Apollinarija A. Jakubova, 26 ottobre 1900, in ''Opere'', vol. 34, pp. 36-38. La Jakubova era la moglie di Tachtarev.</ref>
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Anche l'articolo di Martov ''I nuovi amici del proletariato russo'' sottolineava che "il fine economico del movimento operaio è inseparabile dalla lotta politica, che sola può garantire il suo raggiungimento. Perciò, per sviluppare la coscienza operaia, la propaganda rivoluzionaria della lotta politica deve procedere a fianco del movimento economico della classe operaia". La tattica degli economicisti, indipendentemente dalla loro volontà, avrebbe potuto perfino condurre allo [[zubatovismo]].<ref>J. Martov, ''I nuovi amici del proletariato russo'', « Iskra », n. 1, in V. I. Nevskij, cit., p. 162.</ref>
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== Note ==
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