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La '''grandule mediterranea''' ('''''Syrrhaptes paradoxus''''' <span style="font-variant: small-caps">([[Peter Simon Pallas|Pallas]], [[1773]])</span>) è
== Descrizione ==
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La femmina è generalmente simile al maschio, ma ha una colorazione più spenta. Le guance e il collo sono di colore ''beige''-oro e sono privi dei riflessi verdastri presenti nel maschio. Attraverso l'occhio corre una striscia nera. Il mento è bianco e sul petto si trova un'ulteriore fascia giallo-''beige'' con un'ampia striscia nera sopra, un'altra più sottile a circa un terzo della discesa e un'ulteriore striscia nera sottile alla base. Il dorso e le ali sono grigi, barrati di nero. Il groppone e la coda (che presenta timoniere centrali più corte di quelle del maschio) hanno una colorazione simile a quella del maschio, ma presentano barre nere più sottili<ref name=Madge/>.
I maschi della sottospecie orientale, ''P. a. caudacutus'', hanno le regioni inferiori di un colore più spento rispetto agli uccelli europei, e le femmine hanno copritrici alari bianche invece che gialle. In volo, la grandule mediterranea può essere facilmente identificata
=== Voce ===
Quando è a terra, la grandule mediterranea è generalmente silenziosa, ma in aria comunica con i conspecifici con un forte ''kattar-kattar'' emesso frequentemente, un ''ga-ga-ga'' nasale e un ''gang gang'' di bassa intensità<ref name=Madge/>.
== Comportamento ==
Al di fuori della stagione riproduttiva, le granduli mediterranee vagano per gli spazi aperti in stormi numerosi. Questi densi raggruppamenti sono costituiti da adulti e da numerosi giovani che cercano in primavera i luoghi ove potersi abbeverare. Nel mese di marzo, queste bande si sciolgono e ad aprile è possibile osservare le prime coppie stabilitesi. Comunque, non è raro vedere numerose coppie che nidificano a poca distanza l'una dall'altra. Tuttavia, nel mese di maggio, vi sono ancora dei piccoli gruppi e bisognerà attendere la fine del mese perché anche questi si disgreghino completamente. La stagione degli amori inizia spesso con l'avvento delle piogge primaverili. I maschi cominciano quindi il tradizionale inseguimento delle femmine, con la testa abbassata e la coda eretta e in parte aperta a ventaglio. Questi rituali di solito hanno luogo durante il mese di maggio, ma covate precoci si possono trovare già a partire dalla seconda metà del mese di aprile.
In Spagna, le popolazioni di granduli mediterranee sono considerate sedentarie, anche se sono soggette a brevi spostamenti in autunno e inverno. Solo in casi eccezionali, comunque, si allontanano dai loro soliti territori di nidificazione<ref name=hbw/>.
=== Volo ===
Durante la parata nuziale, questi uccelli volano rapidamente ed effettuano forti accelerazioni. Le ali emettono allora fischi come quelle delle tortore<ref name=hbw/>.
=== Alimentazione ===
Quasi tutta la dieta di questa specie è costituita da sostanze di origine vegetale. La grandule mediterranea mangia soprattutto [[Seme|semi]], [[Erba|erbe]], piante selvatiche e [[Cariosside|chicchi]] di [[cereali]]. Occasionalmente, becchetta anche [[Foglia|foglie]] verdi e [[Gemma (botanica)|gemme]]. Nel continente africano e nei deserti arabici, dove le risorse alimentari sono scarse, recupera i semi che trova negli escrementi dei [[Camelus dromedarius|cammelli]]. Come i [[Galliformes|galliformi]], inghiotte una grande quantità di sabbia e piccoli sassolini al fine di facilitare la [[digestione]]<ref name=hbw/>.
=== Riproduzione ===
Le granduli mediterranee non costruiscono un [[nido]]. Si accontentano di depositare le loro [[Uovo (biologia)|uova]] in una piccola cavità naturale del terreno. È stato riferito che, nei deserti africani, arrivino talvolta a lasciare le loro uova nell'impronta dello zoccolo di un cammello. In Spagna, la grandule scava più frequentemente un buco accanto ad un cespuglio o ad un arbusto o in una zona ben esposta al sole. Questa depressione scavata nella terra o nella sabbia non supera mai 10-15 centimetri di diametro e 1-4 centimetri di profondità. Il suo interno non è coperto con alcun materiale, tranne in rari casi quando l'uccello vuole proteggere il nido dal vento. La femmina di solito depone tre uova, che vanno dal bianco-grigio o dal marrone chiaro al rosa con delle macchie bruno scure, marroni, rossastre o grigio chiare. Le uova vengono deposte nel giro di 24 ore, e la femmina inizia a covare non appena la deposizione della covata è completa. I maschi si tengono nelle vicinanze e subentrano alla femmina non appena questa lascia il nido in serata per placare la sete. I maschi sono dotati di [[Placca incubatrice|placche incubatrici]], mentre le femmine, che covano esclusivamente di giorno, quando le temperature sono molto elevate, devono fare attenzione affinché le uova non siano calcinate dal sole.
Le uova si schiudono dopo 19 o 20 giorni, contemporaneamente o nel giro di 48 ore al massimo. I pulcini sono ricoperti da un [[piumaggio]] mimetico bruno-giallastro e ''beige'', con strisce nere più o meno visibili sulla parte superiore. Non appena il loro piumino si è asciugato, nel giro di 12-24 ore, lasciano il nido, seguono gli adulti e si nascondono nella boscaglia, nutrendosi da soli e becchettando per terra. Dopo tre settimane, hanno già sviluppato delle corte ali e acquisito la totalità del piumaggio giovanile. Non appena sono autosufficienti, formano piccoli gruppi familiari che vanno in cerca di luoghi adatti per abbeverarsi in compagnia dei genitori<ref name=hbw/>.
== Distribuzione e habitat ==
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Frequenta zone aperte ricoperte da terreni sassosi, zone semiaride ai margini dei deserti, pianure prive di alberi e, più raramente, distese di fango ormai prosciugate. In inverno può visitare terreni arati o incolti, ma preferisce i terreni sabbiosi ed è molto meno dipendente da una copertura vegetativa della ganga (''[[Pterocles orientalis]]''), specie che occupa un areale simile. Non si spinge mai al di sopra dei 1000 metri di quota<ref name=Madge/>.
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Ne vengono riconosciute due [[sottospecie]]<ref name=IOC/>:
* ''P. a. alchata'' <span style="font-variant: small-caps">([[Linnaeus]], [[1766]])</span>, diffusa nella [[penisola iberica]] e nella [[Francia]] sud-orientale;
* ''P. a. caudacutus'' <span style="font-variant: small-caps">([[Samuel Gottlieb Gmelin|S. G. Gmelin]], [[1774]])</span>, presente nell'[[Africa nord-occidentale]] (dal [[Marocco]] alla [[Libia]] settentrionale), nella [[Turchia]] sud-orientale e nel [[Medio Oriente]], attraverso [[Iraq]] e [[Iran]], fino all'[[Uzbekistan]] e al [[Kazakistan]] meridionale; a differenza della sottospecie europea, che è stanziale, ha abitudini migratorie e d'inverno sverna più a sud, in [[Penisola araba|Arabia]] centrale, [[Pakistan]] e [[India]] nord-occidentale.
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