Assedio di Lisbona: differenze tra le versioni
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[[File:Cross-Pattee-red.svg|20px|border]] [[Crociata|Crociati]]
|Schieramento2= {{simbolo|Berber flag.svg}} [[Mori (storia)|Mori]]
|Comandante1=[[Alfonso I del Portogallo]]<br />[[Henry Glanville]], [[Arnold III di Aerschot]], [[Christian di Ghistelles]],
|Comandante2=Sconosciuti
|Effettivi1 =13.000 uomini:
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Secondo quanto riferisce lo storico [[Odo di Deuil]] c'erano 164 navi dirette verso la [[Terra Santa]], e potrebbero essercene state 200 quando raggiunsero la costa portoghese ad attraccarono nella città di [[Oporto|Porto]] a causa delle pessime condizioni climatiche. In quel luogo i crociati furono convinti dal vescovo, Pedro II Pitões ad incontrare il [[Alfonso I del Portogallo|Re del Portogallo Alfonso I]]. Il Re, che aveva raggiunto il fiume [[Tago]] e aveva conquistato [[Santarém (Portogallo)|Santarém]] nel mese di marzo, stava anche negoziando con il Papa per il riconoscimento del suo titolo di Re. Egli fu avvertito dell'arrivo della prima parte del gruppo di crociati e si affrettò per incontrarli.
I guerrieri decisero di aiutarlo nella riconquista di Lisbona. Alfonso promise di dividere i territori conquistati tra i capi della crociata come [[Feudo|feudi]]. Egli si riservò il potere di ''advocatus'' e sollevò coloro i quali erano all'assedio e i loro eredi che commerciavano in Portogallo dalla tassa commerciale chiamata la ''pedicata''. Gli inglesi inizialmente non erano entusiasti di partecipare ma Henry Glanville li convinse. Gli ostaggi furono scambiati come garanzia per i giuramenti.
[[File:AfonsoI-P.jpg|thumb|upright=0.8|Alfonso I del Portogallo in un ritratto non contemporaneo.]]
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