Francesco Petrarca: differenze tra le versioni
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==== La famiglia ====
Francesco Petrarca nacque il 20 luglio del 1304 ad [[Arezzo]] da Eletta Cangiani (o [[Canigiani]]) e da [[ser Petracco]], entrambi fiorentini<ref>{{Cita|Wilkins|pp. 5-6}}.</ref>. Ser Petracco, [[notaio]] originario di [[Incisa in Val d'Arno|Incisa]], apparteneva alla fazione dei [[Guelfi|guelfi bianchi]] e fu amico di [[Dante Alighieri]], [[Esilio|esiliato]] da [[Firenze]] nel [[1302]] per l'arrivo di [[Carlo di Valois]], apparentemente entrato nella città toscana quale paciere di [[papa Bonifacio VIII]], ma in realtà inviato per sostenere i [[Guelfi bianchi e neri|guelfi neri contro quelli bianchi]]. La sentenza del 10 marzo [[1302]] emanata da [[Cante Gabrielli]] da [[Gubbio]], [[podestà (medioevo)|podestà]] di Firenze, esiliava tutti i guelfi bianchi, compreso ser Petracco che, oltre all'oltraggio dell'esilio, fu condannato al taglio della mano destra<ref>{{Cita|Ariani|p. 21}}. Più specificamente {{Cita|Bettarini}}: «Il 20 ottobre [1304], dopo essere stato accusato di aver falsificato un istrumento notarile, fu così condannato al pagamento di 1000 lire e al taglio della mano destra».</ref>. Dopo Francesco, nacque prima un figlio naturale di ser Petracco di nome Giovanni, del quale Petrarca tacerà sempre nei suoi scritti e che diverrà [[Congregazione olivetana|monaco olivetano]] e morirà nel
==== L'infanzia raminga e l'incontro con Dante ====
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