Lycalopex: differenze tra le versioni

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Le '''licalopecie''' (''Lycalopex''<ref name="msw3">{{en}} Wozencraft, W.C. (2005). "[http://www.departments.bucknell.edu/biology/resources/msw3/browse.asp?id=14000799 Genus Lycalopex]". In Wilson, D.E.; Reeder, D.M. Mammal Species of the World: A Taxonomic and Geographic Reference (3rd ed.). Johns Hopkins University Press.</ref>), dette anche '''pseudovolpi''' o '''zorro''', sono un [[Genere (tassonomia)|genere]] di [[Canidae|canidi]] [[Cerdocyonina|cerdocionini]] originari del [[Sudamerica]]. Il [[IUCN]] usa tuttora il nome ''Pseudalopex'', ma considera ''Lycalopex'' un legittimo sinonimo.<ref name=IUCN>{{IUCN|summ=6929|autore=Jiménez, J.E., Lucherini, M. & Novaro, A.J. 2008}}</ref>
 
==Descrizione==
La specie più numerosa di questo genere è probabilmente ''Pseudalopex griseus'', lo zorro grigio dalle grandi orecchie e dalla pelliccia orlata di rossastro, usata nell'industria delle pellicce. Questo genere è più strettamente imparentato con i Canidi simili a cani che con le vere volpi.
===Aspetto===
I membri di questo genere sono generalmente di taglia media, misurando dai 53 ai 120 cm di lunghezza corporea e pesando dai 4 ai 13 chili. La specie più grande è ''L. culpaeus'', mentre la più piccola è ''L. sechurae''. Il pelame è generalmente denso, con una giarra fitta con lunghi peli di guardia. Il colore è solitamente grigio agouti con sfumature di [[ocra]] e di [[tenné]] sulle parti superiori, mentre la testa, il collo e le orecchie sono rossicce. L'addome e il torace sono spesso pallidi, e la coda e lunga e folta con una punta nera. Sebbene assomiglino superficialmente al [[Canis latrans|coyote]] del Nordamerica, la loro dentizione rassomiglia più a quella delle [[Vulpes|volpi]]. I [[molari]] sono ben sviluppati, ma i denti [[carnassiali]] sono relativamente corti.<ref name=walker'smammals>{{en}} Ronald M. Nowak et. al. ''Walker's Carnivores of the World'', JHU Press, 2005, pp. 84-86, ISBN 0801880335</ref><ref>{{en}} J. F. Eisenberg, ''Mammals of the Neotropics, Volume 3: Ecuador, Bolivia, Brazil'', University of Chicago Press, 1989, p. 282, ISBN 0226195422</ref>
 
===Comportamento===
Gli zorro vengono cacciati in Argentina per la loro pelliccia, soffice e duratura, ma anche a causa della loro nomea di uccisori di agnelli, anche se questo generalmente non è vero. Gli zorro uccidono agnelli raramente, ma se sono molto affamati possono attaccare le pecore più deboli o gli agnellini da latte.
Sono per la maggior parte canidi notturni. I loro vocalizzi sono stati descritti come ululati o latrati, e si sentono soprattutto di notte durante la stagione degli amori. Le licalopecie sono monogami, dando luce dopo una gravidanza di 55-60 giorni a quattro o cinque cuccioli all'anno. Il maschio partecipa nella cura delle prole.<ref name=walker'smammals/>
 
===Ecologia===
Le licalopecie occupano numerosi habitat diversi: ''L. sechurae'' abita deserti sabbiosi, ''L. griseus'' le pianure e le boscaglie, ''L. gymnocercus'' le pampas, le colline, i deserti, e le foreste aperte, e ''L. culpaeus'' le zone montane alte fino a 4,500 metri. Le loro tane si trovano solitamente tra le rocce, sotto gli alberi, in cespugli o nelle fosse scavate da altri animali come gli armadilli o le [[Viscaccia|viscaccie]]. Sono onnivori, con una dieta che include i roditori, i lagomorfi, gli uccelli, le lucertole, le rane, gli insetti, i frutti, e le canne da zucchero.<ref name=walker'smammals/>
 
==Specie odierne==
Le specie solitamente incluse in questo genere comprendono: