Sally Floyd: differenze tra le versioni
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Insieme a Vern Paxson, Scott Shenker e Mark Handley ha fondato il AT&T Center for Internet Research (ACIRI)<ref>{{Cita web|url=http://www.icsi.berkeley.edu/icsi/news/2014/06/paxson-internet-award|titolo=Vern Paxson, Director of Networking and Security, Wins IEEE Internet Award}}</ref>, un centro [[AT&T]] per la ricerca Internet presso l'International Computer Science Institute (ICSI) dove è rimasta dal 1999 al 2001.
È conosciuta maggiormente nel campo del [[controllo della congestione]] nell'ambito delle [[reti di telecomunicazioni]], come l'inventrice insieme a Van Jacobson nei primi [[Anni 1980|anni ottanta]] dello schema di gestione attiva delle code [[Rilevazione casuale anticipata|Random Early Detection]] ("RED"), che ha messo le basi dell'[[Active Queue Management]] (AQM). Quasi tutti i [[router]] [[Internet]] utilizzano RED o qualcosa di simile per gestire la congestione di rete. Floyd ha ideato il metodo ormai comune di aggiungere [[Packet delay variation]] (PDV)<ref>{{Cita web|url=https://tools.ietf.org/html/rfc3393|titolo=IP Packet Delay Variation Metric for IP Performance Metrics (IPPM)}}</ref> ai timer dei messaggi per evitare la sincronizzazione<ref name="ieeeghn">
Nel 1997, insieme a [[Vern Paxson]] ha identificato la mancanza di conoscenza della topologia della rete come il principale ostacolo alla comprensione del modo nel quale funziona Internet<ref>Albert-laszlo Barabasi and Jennifer Frangos, ''Linked: The New Science of Networks'' (Basic Books, 2002), p.150.</ref>. Questo articolo, "Perché non sappiamo come simulare Internet", è stato ripubblicato nella sezione "Difficoltà nella simulazione di Internet" nel 2001 e ha vinto il William R. Bennett Paper Award della [[Institute of Electrical and Electronics Engineers|Società di Comunicazione IEEE]].
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