Monastero di Santa Croce (Rovereto): differenze tra le versioni
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=== Monastero e chiesa ===
Ottenuto il parere favorevole da parte dell'autorità [[Vienna|viennese]], e dopo un suo utilizzo come ospedale militare per le truppe durante la [[Guerra dei sette anni]] tra il 1746 ed il 1747, ancor prima che fosse edificata la chiesa, venne celebrata in uno dei locali dell'edificio ormai ufficialmente convento, la [[Messa|santa messa]].
[[File:Chiesa di Santa Maria del Carmine (Rovereto) 13 Pala altare della distrutta chiesa di Santa Croce.jpg|thumb|sinistra|Pala dell'altare laterale destro della distrutta chiesa di Santa Croce, dedicato a [[Maria Maddalena de' Pazzi]], ora conservato nella [[Chiesa di Santa Maria del Carmine (Rovereto)|chiesa di Santa Maria del Carmine]].]]
Nel 1754 giunsero da [[Bologna]], mandate dal cardinale [[Vincenzo Malvezzi Bonfioli]] su esplicita richiesta di Agnese Fait, due terziarie [[Monache carmelitane|carmelitane]]: madre Caterina Pilati e madre Gertrude Mazzoni. A loro venne inizialmente affidato il compito di far partire la vita religiosa del convento. Poco a poco il numero delle religiose arrivò ad otto, e attorno al 1764 anche la chiesa venne edificata.<ref>{{Cita|I.Prosser|pp.58-61}}</ref> Intanto, nel 1760, Agnese morì, lasciando affidate ad un testamento autografo le sue volontà.
Quando la chiesa fu costruita, e sino al 1771, l'altare maggiore era in legno. Le carmelitane ad un certo momento decisero che era possibile investire fondi in quel periodo a loro disposizione per ordinare un altare in marmo. Il progetto presentato da Stefano Paina di [[Brentonico]] fu accettato, i lavori iniziarono e l'opera fu terminata nel 1773.
Nel 1828 furono ultimati i due altari laterali, che non erano stati previsti dalla fondatrice. Quello di destra
==== Consacrazione chiesa ====
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