Abdul-Qādir Bēdil: differenze tra le versioni

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Venne educato dallo zio Mirza Qalandar, in quanto rimase orfano di padre sin dalla tenera età. Lo zio preferì seguire i suoi sistemi didattici ed educativi, tendenti ad una istruzione indipendente e ad una formazione intellettuale libera piuttosto che affidarsi alle tradizionali istituzioni [[religione|religiose]].
 
Questo tipo di educazione e istruzione non impedì a Bēdil di conoscere i vari dettami religiosi e nemmeno di seguirli, dato che venne iniziato al [[Sufi|sufismo]] dal Maulana Saih Kamal e dopo l'incontro avvenuto con il [[santo]] Saih ABu'l-Qasim Tirminzi nella località di [[Orisa]], approfondì ulteriormente le sue esperienze religiose ed abbandonò, sotto consiglio del santo, gli studi in [[legge]] che stava portando avanti con l'altro zio Mirza Zarif. Il percorso spirituale di Bēdil si caratterizzò per una marcata personalizzazione, evidenziata dai cinque anni di ritiro meditativo e mistico trascorsi a [[Delhi]], dal [[1665]] al [[1670]], simboleggiati dagli incontri con il misterioso maestro ''Sah-i Kabuli''.
''Sah-i Kabuli.
 
Rientrato nel mondo quotidiano e materiale, si sposò e per tre anni si mise al servizio del [[principe]] A'zam Sah, figlio dell'[[imperatore]] Mogul Aurangzeb, dopodiché preferì condurre una vita vagabonda riempita da impegni letterari, spirituali e sociali fino a stabilizzarsi nell'ultimo periodo a Delhi.