Luigi Torchi (inventore): differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Luigi Torchi era un semplice carpentiere che operava a [[Milano]]: di lui si hanno scarse notizie, ma sappiamo che fu premiato con una medaglia d’oro dell'Imperial-regio [[Istituto di Scienze, Lettere ed Arti (1802-1838)|Istituto di Scienze, Lettere ed Arti]] per la sua invenzione di una pionieristica [[Macchina da calcolo|macchina per il calcolo automatico]]<ref>[http://www.aicanet.it/documents/10776/1254810/1-1-1-1+Le+prime+macchine+da+calcolo+italiane+e+i+loro+inventor1.pdf/875614d4-11a0-4f6a-b004-0a2311dbe904 AICA: Le prime macchine da calcolo italiane]</ref>.
Una prima innovazione di tale macchina, desumibile dalla descrizione presente nel documento della premiazione del 1834, era nell'utilizzo della tastiera per l'input degli operandi, a differenza della maggior parte delle macchine da calcolo in uso fino ad allora (con l'eccezione, forse, del solo James White nel 1822<ref name="Roegel">[https://ieeexplore.ieee.org/stamp/stamp.jsp?arnumber=7763737 Roegel, Denis. "Before Torchi and Schwilgué, There Was White." IEEE Annals of the History of Computing 38.4 (2016): 92-93.]</ref>); una seconda innovazione fu nella capacità di eseguire delle moltiplicazioni dirette: le macchine contemporanee, infatti, eseguivano le moltiplicazioni solo tramite la ripetizione di una o più addizioni. Al momento, non sembrano conosciuti esempi precedenti di questa funzionalità in una macchina per il calcolo automatico<ref>Bruderer, Herbert. "Rechnen ohne Strom." Bulletin-SEV/VSE 4x (2014): 24-27.</ref>.
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