Constanze Weber: differenze tra le versioni
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Dopo la morte di Wolfgang nel 1791, Constanze, che probabilmente non aveva mai avuto una chiara percezione di quale genio avesse sposato, riuscì a sfruttare il nome del defunto marito con una certa abilità e garantirsi così un futuro tranquillo. Ottenne sovvenzioni da [[Praga]] e dagli amici di Mozart, che diedero concerti il cui ricavato donarono a lei. Giunse a vendere gli spartiti autografi di Mozart, inclusi quelli del [[Requiem]], così come era stato completato da [[Franz Süssmayr]]. Fu lei, peraltro, a diffondere la diceria dell'avvelenamento di Mozart.
Nel 1809 Constanze si risposò con [[Georg Nikolaus Nissen]], un diplomatico danese: "Georg e Costanze, rimasta vedova con due figli bambini, si conoscono nel 1797, sei anni dopo la morte di Mozart. Si sposano nel 1809 a Bratislava: lei è cattolica, lui luterano, nella bigotta Vienna non potevano essere celebrati matrimoni misti"<ref>[[Sandro Cappelletto]], [http://www.lastampa.it/2018/05/08/cultura/champagne-di-mattina-punch-e-lavoro-di-notte-altro-che-veleno-cos-si-logor-mozart-zglVENje9L1W0hfLAUI9EI/pagina.html
Dopo alcuni anni di spostamenti in diversi paesi europei, i coniugi si trasferirono a Salisburgo nel 1824. Lì viveva anche [[Maria Anna Mozart]], la sorella maggiore del Maestro, ma i suoi rapporti con Constanze non erano mai stati buoni e le due donne non si frequentarono. Nissen, che oltre ad essere diplomatico era anche scrittore, lavorò insieme a Constanze ad una [[biografia]] di Mozart, che Costanze fece poi pubblicare nel 1828, due anni dopo la morte del secondo marito: "Sospinto da Costanze, Nissen consulta fonti, contatta musicisti che hanno conosciuto Mozart, può contare su un dono inatteso: 400 lettere familiari che Nannerl, sorella di Wolfgang, ormai anziana e cieca, gli fa recapitare e che nessuno prima di lui aveva consultato. È la spinta decisiva per proseguire l’impresa, che non vedrà completata. Nissen muore nel 1826, Costanze si affida allora a Johann Heinrich Feuerstein, un amico medico e collezionista mozartiano. Il volume esce in edizione di lusso a Lipsia nel 1829. Costanze, che ha sostenuto le ingenti spese della pubblicazione, è felice: «Siano lode e grazie a Dio perché sono arrivata a tanto». La memoria del geniale primo marito è preservata grazie al devoto secondo"<ref>[http://www.lastampa.it/2018/05/08/cultura/champagne-di-mattina-punch-e-lavoro-di-notte-altro-che-veleno-cos-si-logor-mozart-zglVENje9L1W0hfLAUI9EI/pagina.html Sandro Cappelletto, ''Champagne di mattina, punch e lavoro di notte: altro che veleno, così si logorò Mozart'', La Stampa, 8 maggio 2018].</ref>.
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