Addio zio Tom: differenze tra le versioni
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== Trama e critica ==
La storia della schiavitù negli Stati Uniti: l'arrivo sui galeoni, le misure sanitarie d'accoglienza, la vendita, l'utilizzo per i lavori più pesanti, la riduzione a oggetti di passatempo sessuale nelle case private e nei bordelli, l'appoggio delle gerarchie cattoliche allo schiavismo, le battute di caccia per uccidere i fuggiaschi, l'impiego come stalloni e fattrici per creare altri schiavi. Ricostruzione storica sotto forma di inchiesta giornalistica (sulla falsariga del programma tv ''C'ero anch'io'') del tema della schiavitù, con grandi mezzi produttivi, comparse (offerte ad Haiti dal dittatore Doc Chevalier) e altrettanto cinismo. Se i registi (autori anche della sceneggiatura) pretendono che il testo letto fuori campo si basi su documenti rigorosamente storici, il montaggio effettistico, l'intento voyeurista e il gusto perverso per le immagini scioccanti fanno di questo finto documentario un esempio del peggior qualunquismo razzista (come mostrano perfettamente la scena nel laboratorio del professor Cartwright, teorico ottocentesco dell'inferiorità razziale dei neri, e il finale ai giorni nostri, con il tentativo di mescolare ricordi letterari [''Le confessioni Nat Turner'' di William Styron] con le posizioni politiche del Black Power). Il film doveva durare in originale 138', ridotti, dopo una denuncia di oscenità, a 100' (con il titolo cambiato in Zio Tom per un'accusa di plagio). In televisione circola una copia apparentemente integrale, ma di soli 118'. Nei titoli non si fa cenno agli attori che hanno interpretato i vari personaggi.
==Storia==
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