Cyperus papyrus: differenze tra le versioni

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Dal papiro si ricava una superficie scrittoria che ebbe un vastissimo utilizzo nell'antichità. Si otteneva incollando opportunamente svariati strati di strisce di midollo. Si può dire che sul papiro sia stata scritta la storia delle civiltà mediterranee dell'antichità (l'introduzione della [[pergamena]] risale infatti solo al [[II secolo]] e la sua diffusione al [[V secolo|V]]). Il nome più antico di questa pianta è ''byblos'', derivante da quello dell'antica città fenicia di [[Byblos]] che ne faceva commercio. Non a caso, esso poi assunse il significato di "libro" (come in [[Bibbia]], [[biblioteca]] ecc.).
 
== Alimentazione ==
Gli [[antichi Egizi]] si nutrivano di papiro crudo, lessato oppure arrosto, mangiandone le radici e bevendone il succo.<ref>Cfr. ''Il risorgimento grafico rivista tecnica mensile di saggi grafici e scritti tecnici'', p. 350.</ref> Stessa cosa accadeva a [[Siracusa]] (nella quale il papiro del Nilo cresce da tempo immemore<ref>C'è chi sostiene che esso fosse coltivato ancora prima che giungessero i Greci. Chi dice che siano stati i potenti tiranni aretusei, Dionisio e Agatocle, a prelevarlo dalla valle del Nilo. Altri dicono invece che furono i musulmani di origine egiziana che quando giunsero in Sicilia, nell'epoca della loro dominazione, piantarono a Siracusa il papiro della loro terra. Cfr. Enrico Benelli in ''Vita segreta degli antichi romani'', 2013, cap. 13 ''Obelischi e sfingi''; Pasquale Midolo, ''Archimede e il suo tempo'', 1912, p. 430.</ref>), solamente che qui era per lo più un'abitudine dei pastori quella di estrarre dalla parte più tenera della pianta, ovvero dal midollo, il succo dolciastro. Al giorno d'oggi non si usa più mangiare il papiro nella città siciliana (si continua solo la fabbricazione della sua carta).<ref>Cfr. Vittorio Lucca, ''Il papiro'' in ''Siracusa greca - vita pubblica e privata'' - ''Eco di Sicilia''.</ref> e in Egitto questa pianta è quasi del tutto scomparsa (alla fine del secolo scorso è stato il papiro di Siracusa a giungere in soccorso di quello egiziano per adornare il [[museo del Cairo]]).<ref>Cfr. [[Cesare Brandi]], ''Viaggi e scritti letterari'', ed. 2013, cap. ''Luqsor''.</ref>
 
==Note==