Sacco (fiume): differenze tra le versioni
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Il fiume Sacco nasce dall'unione di vari fossi presso i comuni di [[Bellegra]], [[Olevano Romano]], [[San Vito Romano]] e [[Capranica Prenestina]] in provincia di Roma. Scorre nelle pianure al confine tra la Provincia di Roma e la Provincia di Frosinone. A [[Colleferro]] il fiume diventa inquinato a causa degli scarichi di varie fabbriche presenti nella zona. Il fiume prosegue verso sud lambendo le pendici dei [[Monti Lepini]] e bagnando vari comuni. Nel territorio di [[Sgurgola]] il fiume presenta una cascata molto suggestiva da un punto di vista della natura e della fauna.
Successivamente scorre parallelo alla Via Morolense bagnando i comuni di [[Supino (Italia)|Supino]], [[Morolo]] e [[Patrica]]. Proprio in tale città, in località Tomacella, si ammira la seconda cascata del fiume situata subito dopo il ponte. Dopo aver superato il comune di Patrica, il Sacco bagna [[Ceccano]], città seriamente colpita dall'inquinamento. Durante il suo percorso in Ceccano, il Sacco forma altre due cascate sempre di taglio obliquo, per poi riprendere il suo percorso verso sud. Uscito da Ceccano bagna [[Pofi]] e [[Castro dei Volsci]] dove in località Ponte della Mola si può ammirare la penultima cascata del fiume. Nell'ultimo tratto, in località la Mola, nel territorio di Falvaterra, si trova l'ultima cascata del fiume Sacco. Qui, con andamento meandriforme, tra i comuni [[Falvaterra|di Falvaterra]] e di [[Ceprano]], confluisce nel [[Liri]], tra la frazione di [[Isoletta]] di Arce e la Civita di San Giovanni Incarico.
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