Ogliastra: differenze tra le versioni

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L'Ogliastra è abitata dall'uomo sin dal [[neolitico]]. Come nel resto dell'Isola i [[Protosardi]] eressero qui le "pietre fitte" ([[menhir]]), dove svolgevano i loro riti magico-religiosi. Numerose anche le caratteristiche [[domus de janas]] e le successive [[tombe dei giganti]] nonché i [[nuraghi]] che in Ogliastra sono circa 250, concentrati con una maggiore intensità nei territori di [[Tortolì]], [[Tertenia]], [[Barisardo]] e [[Ilbono]].
 
Accanto ai più importanti edifici nuragici, che rappresentano la vitalità e le capacità creative dei Sardi del mondo antico, si riscontrano i muri a secco circolari delle capanne di frasche che costituivano dei veri e propri villaggi, come a Orruinas (Arzana), Su Chiai (Villagrande), Goene (Ilbono), S'Orciada (Barisardo). In Ogliastra sono stati rinvenuti numerosi [[bronzetti nuragici]], ciò sta a indicare come in questa regione, in epoca nuragica, si svolgesse un'intensa attività culturale. A queste opere d'arte si devono aggiungere le armi, gli utensili e gli oggetti ornamentali, in gran parte fusi o rifiniti nell'officina rinvenuta nei pressi di Lotzorai e in quella di [[Complesso nuragico di S'Arcu 'e Is Forros|S'Arcu 'e Is Forros]] (Villagrande). Esistevano villaggi Nuragici costieri come s'ortali 'e su monte, nel Nuraghe sono stati rinvenuti ben dieci siloi, testimoni dell'intensa attività agricola delle popolazioni stanziali Nuragiche.
 
===Periodo fenicio-punico===
Ai [[Fenici]] si attribuisce la fondazione dei primi villaggi costieri, in funzione del commercio marittimo. Ed è proprio ai Fenici che potrebbe farsi risalire la fondazione di ''Sulci Tirrenica'', ubicata nella costa ogliastrina, nei pressi di Tortolì. Nel [[VI secolo a.C.]] i [[Cartaginesi]] s'imposseserano definitivamente della porzione centro-meridionale della Sardegna, sfruttandone le risorse agricole e minerarie. Gli [[Iliensi]] cercarono di ostacolarne la penetrazione, ma resisi conto che ogni resistenza era vana, si trasferirono in massa nelle zone montane a ridosso del [[Gennargentu]], a nord del [[Flumendosa]]. Qui, dopo essersi fusi con gli abitanti che li avevano preceduti, da nomadi divennero sedentari.
 
Nella costa, invece, più viva dovette essere l'influenza cartaginese. I resti di Sulci (probabilmente fiorente città punica) e il Porto Sulpicio, sono significativi a questo proposito.