Compagna Communis: differenze tra le versioni

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Nella zona del ''castrum'':
#* Palazzolo o Castello
 
Nella zona del ''borgo''
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Nel [[1097]] il vescovo Arialdo riunendo i principali detentori del potere, vale dire i visconti (ovvero i signori feudali imperiali) e le otto Compagne Rionali (antica divisione in quartieri cittadini), fondò un'associazione di tutti i cittadini, la Compagna Communis.
 
L'organizzazione rionale mantenne un significato politico/sociale per secoli, tanto che ancora nel [[1382]] i membri del [[Gran Consiglio]] erano classificati in accordo alla compagna d'appartenenza oltre che secondo la fazione politica ("nobili" o "popolari")<ref>Cesare Cattaneo Mallone di Novi, ''I Politici del medioevo genovese'', Genova 1987 pubblica questo documento a pp. 184-193</ref>.
 
Nel 1099 Genova viene retta da consoli, figure politiche dotate di tutti e tre i poteri, eletti tra le importanti famiglie. Qui iniziò il contrasto politico tra gli esclusi dalle famiglie elettrici. È un periodo di pace, ma la rivalità fra le due famiglie dominanti si manifesta in una corsa agli armamenti da parte dei Maneciano e dei [[Carmandino]]. I primi, che stanno al potere dal 1099 al 1122 si impossessano di privilegi commerciali nel Mediterraneo dell'Est, sfaldando quell'equilibrio competitivo che si era creato con i Carmandino, al potere dal 1123 al 1149. Ciò indebolisce Genova sotto il profilo commerciale, soprattutto nei confronti di Pisa.