Architeuthis: differenze tra le versioni
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Il 27 settembre [[2005]] Kubodera e Mori pubblicarono le loro fotografie. La sequenza di foto, scattata a 900 metri di profondità al largo delle isole [[giappone]]si di [[isole Ogasawara|Ogasawara]], mostra il calamaro che si avvicina al cavo sommerso per poi attorcigliarcisi in «una palla di tentacoli». I ricercatori furono in grado di localizzare la presenza di questo calamaro seguendo da vicino gli spostamenti dei capodogli. Secondo Kubodera, «sapevamo che si nutrivano di calamari, e sapevamo quando e a quale profondità si immergevano, così utilizzammo questi animali per guidarci verso il calamaro». Kubodera e Mori riportarono le proprie osservazioni sulla rivista ''Proceedings of the [[Royal Society]]''. Tra le altre cose, le osservazioni dimostrano gli effettivi metodi di caccia degli ''Architeuthis'' adulti, un argomento su cui erano state fatte molte speculazioni. Le fotografie mostrano che il calamaro presenta un atteggiamento di caccia aggressivo, tanto che un suo tentacolo rimane impigliato nella palla di uncini dell'esca. Questo smentisce la teoria che il calamaro gigante sia uno sbandato che si nutre di qualunque cosa gli capiti a tiro, muovendosi raramente per risparmiare energia. Sembra, invece, che questa specie abbia una tecnica di caccia molto più attiva.[[File:Erik Garner Warren, circa 1707, Meets the Giant Squid for the first time.jpg|thumb|Ipotetica ricostruzione del presunto incontro di Erik Garner Warren con un calamaro gigante circa nel 1707]]Nel dicembre 2005 l'acquario di [[Melbourne]], in [[Australia]], spese 100.000 [[dollaro australiano|dollari australiani]] (circa 90.000 euro) per il corpo intatto di un calamaro gigante, conservato in un gigantesco blocco di ghiaccio, catturato da alcuni pescatori al largo dell'[[Isola del Sud]] della [[Nuova Zelanda]] nel corso dello stesso anno<ref>[http://www.theage.com.au/news/national/new-squid-on-the-ice-block/2005/12/20/1135032018280.html New squid on the (ice) block - National - theage.com.au<!-- Bot generated title -->]</ref>. Agli inizi del 2006, un altro calamaro gigante, chiamato in seguito «Archie», venne catturato al largo delle coste delle [[isole Falkland]] da un peschereccio a strascico. Era lungo 8,62 metri e venne inviato al [[Museo di storia naturale (Londra)|Museo di storia naturale]] di [[Londra]] per essere studiato e conservato. Venne messo in mostra il 1º marzo [[2006]] al [[Natural History Museum|Centro Darwin]]<ref>[http://arts.guardian.co.uk/news/story/0,,1720435,00.html Giant sea creature goes on display | | guardian.co.uk Arts<!-- Bot generated title -->]</ref><ref>[http://news.bbc.co.uk/1/hi/sci/tech/4756514.stm]
I ricercatori intrapresero un processo meticoloso per preservare il corpo. Venne trasportato in Inghilterra nel ghiaccio che si trovava a bordo del peschereccio; in seguito venne scongelato, operazione che durò quattro giorni. La difficoltà maggiore che venne incontrata fu che il sottile mantello impiegò più tempo dei tentacoli per scongelarsi. Per prevenire la [[decomposizione (biologia)|decomposizione]] di questi ultimi, gli scienziati li ricoprirono con pezzi di ghiaccio ed immersero il mantello nell'acqua. In seguito iniettarono nel corpo una soluzione salina per impedire la putrefazione. La creatura si trova ora in mostra al Centro Darwin del Museo di storia naturale, dietro ad una spessa lastra di vetro lunga 9 metri.
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