Melchiorre Delfico: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Nacque nel castello feudale di [[Leognano]], in [[provincia di Teramo]],<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/melchiorre-delfico_(Dizionario-Biografico)|titolo=DELFICO, Melchiorre in "Dizionario Biografico"|sito=www.treccani.it|lingua=it-IT|accesso=2018-05-23DBI}}</ref>, da Berardo Delfico (1705-1774) e da Margherita Civico. Le origini della sua famiglia risalivano almeno al [[secolo XVI]] quando Pir (o Pyr) Giovanni di Ser Marco, generalmente riconosciuto come il capostipite della famiglia, cambiò il proprio cognome in Delfico e adottò il motto ''eat in posteros Delphica Laurus''; secondo alcuni, e tra questi Luigi Savorini, il cognome originario era “de Civitella”. All'interno della sua famiglia va individuato come Melchiorre III, per distinguerlo da Melchiorre I (m. 1689) e Melchiorre II (1694-1738), che fu vescovo di [[Muro Lucano]], in [[Basilicata]].
 
=== Gli anni della formazione ===
[[File:Gaetano filangieri.jpg|thumb|upright=0.6|Il giurista e filosofo Gaetano Filangeri]]
Rimasto ben presto orfano di madre,<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/melchiorre-delfico_%28Dizionario-Biografico%29/|titolo=DELFICO, Melchiorre in "Dizionario Biografico"|sito=www.treccani.it|lingua=it-IT|accesso=2018-05-23DBI}}</ref>, fu dapprima affidato ad ecclesiastici ed in seguito inviato a [[Napoli]], assieme ai fratelli Gianfilippo e Giamberardino, per il completamento degli studi. Nella capitale del regno ebbe maestri insigni quali [[Antonio Genovesi]] per le [[Filosofia|materie filosofiche]] per l'economia, [[Gennaro Rossi]] per le [[Letteratura|materie letterarie]], [[Pietro Ferrigno]] per il [[diritto]] e [[Alessio Simmaco Mazzocchi]] per l'[[archeologia]].
 
Nella città partenopea si laureò ''[[in utroque iure]]'' sotto la direzione di [[Gaetano Filangieri]] e redasse subito diverse memorie per il governo. Aveva già indossato l'abito ecclesiastico, ma se ne spogliò subito per motivi di salute.
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Intorno a loro si riunisce un importante gruppo di intellettuali che crea le premesse per un profondo rinnovamento sociale, politico ed economico del territorio in cui agiscono. Tra questi troviamo scienziati, letterati, [[Agronomo|agronomi]], imprenditori: Michelangelo Cicconi, Vincenzo Comi, Fulgenzio Lattanzi, Gianfrancesco Nardi sr, [[Berardo Quartapelle]], Alessio Tulli, [[Antonio Nolli]] come pure Orazio Delfico, il figlio di Giamberardino, che fu allievo di [[Alessandro Volta|Volta]] e [[Lazzaro Spallanzani|Spallanzani]], e l'altro nipote, [[Eugenio Michitelli]], che fu architetto noto in tutto l'[[Abruzzo]].
 
Parallelamente agli inizi degli anni '80 del 1700 si appassionò al collezionismo, in particolare di libri antichi e monete di epoca romana e preromana.<ref>{{Cita libro|titolo=Il Palazzo Dèlfico|editore=Edigrafital|p=111}}</ref>.
 
=== L'impegno politico ===
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* ''Nuove ricerche sul bello'', [[Napoli]], presso Agnello Nobile, 1818, ora in ''Opere complete'', II, pp. 183-296;
* ''Della antica numismatica della città di [[Atri]] nel [[Piceno (territorio)|Piceno]] con un discorso preliminare su le origini italiche'', Teramo, Angeletti, 1824; nuova edizione 1826 e ristampa anastatica Teramo, Edigrafital, 1996;
* ''Opere complete'', nuova edizione curata da [[Giacinto Pannella]] e [[Luigi Savorini]], 4 voll., Teramo, [[Fratelli Fabbri Editori|Giovanni Fabbri editore]], 1901-1904; leggi il [http://www.defilippis-delfico.it/Sommario_Opere_Complete_Melchiorre_Delfico.htm sommario dei quattro volumi];<ref>{{Cita web|url=http://www.defilippis-delfico.it/Sommario_Opere_Complete_Melchiorre_Delfico.htm|titolo=Sommario delle Opere complete di Melchiorre Delfico|sito=www.defilippis-delfico.it|accesso=2018-05-23}}</ref>;
* ''Carlo Forti (1766-1845), allievo di N. Fergola, ingegnere sul campo a cura di Franco Eugeni.''