Nel [[1740]] [[Francesco Muttoni]] poté vedere il tracciato dell'intero cortile scandito dalle basi già poste in opera delle colonne che avrebbero dovuto completarlo. È dunque ipotizzabile che con la morte di Marcantonio negli [[anni 1580|anni ottanta del Cinquecento]] i lavori siano stati definitivamente interrotti, anche se pare dimostrata la volontà di concludere almeno la parte del complesso riservata agli appartamenti signorili.<ref name="CISA" />
Con rogito del 30 Marzomarzo 1811 il conte Marcantonio Serego Alighieri cedette la proprietà all'avvocato Giovanni Battista Cressotti. Entro la metà dell'[[XIX secolo|Ottocento]] la villa subì notevoli mutamenti a opera dell'architetto [[Luigi Trezza]]: nuovi ambienti abitabili vennero ad aggiungersi lungo il lato occidentale dell'edificio, innestandosi al tratto originale cinquecentesco e in parte manomettendolo, mentre alle testate del cortile lasciate incompiute veniva data un'immagine definitiva facendo girare [[trabeazione]] e [[balaustra]].<ref name="CISA" />
Entro la metà dell'[[XIX secolo|Ottocento]] la villa subì notevoli mutamenti a opera dell'architetto [[Luigi Trezza]]: nuovi ambienti abitabili vennero ad aggiungersi lungo il lato occidentale dell'edificio, innestandosi al tratto originale cinquecentesco e in parte manomettendolo, mentre alle testate del cortile lasciate incompiute veniva data un'immagine definitiva facendo girare [[trabeazione]] e [[balaustra]].<ref name="CISA" />
La villa è sede di una azienda [[Viticoltura|vinicola]].