L'urlo: differenze tra le versioni

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Munch avrebbe poi rielaborato questo ricordo rendendolo un poema e segnandolo sulla cornice della versione del 1895:<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.ft.com/intl/cms/s/2/42414792-8968-11e1-85af-00144feab49a.html?ftcamp=published_links/rss/life-arts/feed//product#axzz1sjsVkL2H|titolo=So, what does ‘The Scream’ mean? |data=21 aprile 2012 |sito=Financial Times |autore=Peter Aspden}}</ref>
{{citazione|Camminavo lungo la strada con due amici quando il sole tramontò, il cielo si tinse all'improvviso di rosso sangue. Mi fermai, mi appoggiai stanco morto a una palizzata. Sul fiordo nero-azzurro e sulla città c'erano sangue e lingue di fuoco. I miei amici continuavano a camminare e io tremavo ancora di paura... E sentivo che un grande urlo infinito pervadeva la natura.}}
In ogni caso, Munch tentò di trasporre questo tramonto «rosso sangue» in una tela in grado di restituire quella visione di «sangue coagulato» che egli stesso provò in quella sera d'estate.<ref>{{cita pubblicazione|autore=C. Skredsvig|anno=1992|lingua=fr|titolo=Jours et Nuits parmi les artiste|pubblicazioneeditore=Munch etMusée la Franced’Orsay|città=Parigi|editorelingua=Muséefr|pubblicazione=Munch d’Orsayet la France}}</ref> La gestazione di questo tramonto fu assai lunga, e richiese vari bozzetti e tentativi (le macchie rosse, caratteristiche dello sfondo de ''L'urlo'', emergono violente già in ''Disperazione'' del 1891). Fu solo nel 1893 che Munch, meditando su questo soggetto, realizzò finalmente ''L'urlo'', come parte di un ciclo di dipinti che egli stesso definì ''Fregio della vita''. L'artista, tra il 1893 e il 1910, realizzò altre tre versioni del medesimo soggetto. La prima versione, del 1893 (74×56&nbsp;cm), è un pastello su cartone; si tratta tuttavia di una composizione ancora embrionale che Munch andrà a ridefinire nella versione definitiva (91×73,5&nbsp;cm), realizzata nello stesso anno. Due anni dopo, nel 1895, realizzò una terza versione (79x59 cm): si tratta di un pastello su tavola, battuto dalla casa d'asta londinese [[Sotheby's]] il 2 maggio 2012 per la somma record di 120 milioni di dollari.<ref>{{cita news|lingua=en|url=http://www.nytimes.com/2012/05/03/arts/design/the-scream-sells-for-nearly-120-million-at-sothebys-auction.html?_r=0|data=2 maggio 2012|titolo=‘The Scream’ Is Auctioned for a Record $119.9 Million|autore=Carol Vogel|accesso=25 aprile 2016|editore=The New York Times}}</ref> L'ultima versione (83x66 cm), una tempera su pannello, è stata invece stesa nel 1910.
 
Nel 2004 alcuni ricercatori hanno supposto che il cielo color rosso sangue del quadro sia in realtà una riproduzione accurata del cielo norvegese dopo l'[[eruzione del Krakatoa del 1883]], avvenuta dieci anni prima<ref>http://www.lescienze.it/news/2003/12/14/news/identificata_la_localita_dell_urlo_di_munch-587224/</ref>. Tale ipotesi però è priva di una concreta base, visto che l'episodio risalirebbe all'estate del 1889 - sei anni dopo l'eruzione - quando, con gli amici [[Christian Krohg]] e [[Frits Thaulow]] (identificabili con le due silhouette del quadro), affittò una piccola abitazione nei pressi dell'[[Oslofjord]].<ref>Reinhold Heller, ''Edvard Munch. Leben und Werk'', Monaco di Baviera, Prestel, 1993, ISBN 3-7913-1301-0.</ref>