Candragupta Maurya: differenze tra le versioni
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== La campagna antimacedone e la conquista del potere ==
[[File:EasternSatrapsAfterAlexander.jpg|thumb|right|Conquista delle satrapie macedoni post-Alessandro Magno]]
Il satrapo della [[Partia (satrapia)|Partia]], [[Peitone]] perse il controllo della satrapia dell'Indo già nel [[322 a.C.]], a causa del suo stolto tentativo di limitare il potere dei governatori locali, cosicché l'anarchia e la guerra civile scoppiarono tra i rajah che Alessandro aveva sottomesso precedentemente. Chandragupta si mise a capo di una coalizione intenzionata a cacciare i macedoni al di là della catena montuosa dell'[[Hindukush]]. Per certi versi, la sua vita mostra un parallelismo con quella del primo re persiano e fondatore della dinastia achemenide, [[Ciro il grande]]: da umili origini riuscirono a sconfiggere un vasto impero fondandone a loro volta uno proprio. Chandragupta, nel 322 a.C. già controllava tutta l'arera dell'Indo e del Punjab ed aveva come sua sede proprio la città di Taxila. Mentre la guerriglia imperversava nelle satrapie più orientali del regno dei Seleucidi, successori in [[Asia]] di Alessandro, Chandragupta ne approfittò, nel [[321 a.C.]] per infliggere il colpo di grazia al traballante regno indiano di [[Magadha]], battendo l'esercito del generale [[Bhadrassala]], esautorando re [[Dhana]] della dinastia [[Nanda]] e facendosi proclamare re nel [[313 a.C.]] Chandragupta era figlio illegittimo di uno degli ultimi monarchi Nanda, e la madre era una shudra, una serva appartenente, cioè alla casta più bassa, tuttavia grazie al suo valore militare riuscì a sconfiggere i re dei Nanda, affrontandoli uno alla volta ed impedendo che si coalizzassero contro di lui ed a creare il primo impero panindiano della storia, o quantomeno riuscì ad unificare tutto il subcontinente
Nel frattempo, i seleucidi intervennero in prima persona nel Punjab per stroncare la ribellione, e tra le vittime cadde pure il rajah [[Poro (re indiano)|Poro]] ([[Pururava]] in [[Sanscrito]]), fatto assassinare, perché sospettato di tradimento, da [[Eumene]] proprio su ordine di [[Seleuco I Nicatore]] nel [[317 a.C.]]. A questo punto lo scontro con Chandragupta fu inevitabile, ma il re indiano possedeva un esercito poderoso di 30 000 cavalieri, 600 000 fanti (tra fanti pesanti armati di spada e fanti leggeri armati di lancia), 9.000 elefanti, diverse migliaia di arcieri<ref>[http://www.1911encyclopedia.org/Chandragupta_Maurya Chandragupta Maurya<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110912220623/http://www.1911encyclopedia.org/Chandragupta_Maurya |data=12 settembre 2011 }}</ref>, ed a poco servì la famosa [[falange (militare)|falange]] macedone di fronte
== Organizzazione dell'Impero Maurya ==
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