La '''lingua ainu''' (nome nativo アイヌ イタク, ''aynu itak''; in [[Lingua giapponese|giapponese]]: アイヌ語, ''ainu-go'') è parlata dal gruppo etnico [[mongoloide]] degli [[Ainu]] nell'isola di [[Hokkaidō]], nel nord del [[Giappone]]. In passato era parlata anche nelle [[Isole Curili]], nella parte nord di [[Honshu]], e nella metà meridionale di [[Sachalin]].
Sebbene sia tipologicamente simile per alcuni aspetti al [[Lingua giapponese|giapponese]], la lingua ainu è ritenuta una [[lingua isolata]], considerata da una minoranza affine ad alcune [[lingue altaiche]]<ref>{{Cita libro|nome=Asya|cognome=Pereltsvaig|titolo=Languages of the World: An Introduction|url=https://books.google.it/books/about/Languages_of_the_World.html?id=8q06xer0vHkC&redir_esc=y|accesso=2018-06-01|data=2012-02-09|editore=Cambridge University Press|lingua=en|ISBN=9781107002784}}</ref>. La maggior parte degli studiosi sostiene che faccia parte della [[lingue paleosiberiane|superfamiglia linguistica paleosiberiana]]. Tra gli specialisti ha ottenuto consenso la proposta che la lingua ainu abbia una relazione con il [[Lingua giapponese|giapponese]].<ref>{{Cita libro|nome=Patrie, James|cognome=|titolo=The genetic relationship of the Ainu language|url=|data=1982|editore=The University Press of Hawaii|p=|OCLC=7975341|ISBN=0824807243}}</ref>
==Storia della discriminazione linguistica==
A livello nazionale, le interazioni tra le comunità Ainu e i giapponesi fanno da sfondo all'attuale status critico della lingua Ainu. Le prime testimonianze scritte dell' VIII secolo indicano l'esistenza di conflitti fra i giapponesi e i popoli autoctoni del nord; dal XIII secolo alcuni testi documentano avvenuti scambi culturali con i popoli dell'isola del nord, chiamata dai giapponesi Ezogashima)<ref name=":5">{{Cita pubblicazione|autore=Levin, M. (2001)|anno=2001|titolo=Essential commodities and racial justice: Using costitutional protection of Japan's indigenous Ainu people to inform understanding of the United States of Japan|rivista=JournalNew York University of International Law and Policy|volume=133|numero=|pp=419-526|lingua=en}}</ref>, e nel XV secolo vi è testimonianza dei primi centri di commercio tra Ainu e giapponesi<ref>{{Cita libro|autore=Siddle, Richard|titolo=Race, Resistance and the Ainu of Japan|anno=2014|editore=Routledge|lingua=en|p=|OCLC=960083464}}</ref>.
Il [[periodo Edo]] (1603-1868) fu caratterizzato dalla diarchia di potere - imperiale e dello [[Bakufu|shogunato]] retto dal [[clan Tokugawa]] - e dalla chiusura delle frontiere verso l'esterno ([[Sakoku|''sakoku'']]). Il dominio più settentrionale del Giappone era il [[Matsumae]] Han, situato nell'isola di Ezo (dal 1869 Hokkaido), incaricato della difesa del nord e delle relazioni e il commercio con gli indigeni Ainu. Lo shogunato Tokugawa sottopose la popolazione ainu a una forte discriminazione e a un intenso sfruttamento<ref>{{Cita libro|autore=Keira M.|titolo=Kitanosaijiki: Ainu no sekai he [Literary Calendar of the North: The Ainu World]|anno=2008|editore=Komonzu|città=Tokyo|lingua=giapponese|p=}}</ref>, che, unito a provvedimenti di confisca massiccia delle terre, portò a una progressiva riduzione degli autoctoni. Tra il 1832 al 1854, il numero di abitanti Ainu sulla costa occidentale dell'Ezo venne ridotto della metà e diminuì in modo significativo nelle altre aree, esemplificando le dure condizioni imposte dalla colonizzazione giapponese.<ref>{{Cita libro|autore=Ogawa M.|titolo='Ainu gakkō' no setchi to 'Hokkaidō kyūdojin hogohō,''kyūdojin jidō
Forming process of the educational system for Ainu children in the 1870's-1900].|url=https://eprints.lib.hokudai.ac.jp/dspace/bitstream/2115/29364/1/55_P257-325.pdf|accesso=4 giugno 2018|collana=The annual report on educational science, 55|editore=Faculty of education Hokkaido University|lingua=giapponese|p=|pp=257-325}}</ref>
La politica linguistica attuata dallo shogunato Tokugawan in questo periodo fu altalenante: fino alla fine del XVIII secolo i funzionari di Matsumae vietarono l'uso del giapponese, così come delle tradizioni culturali e del vestiario nipponico per demarcare la differenza tra le due popolazioni. Tra il 1799 e il 1821 venne invertita questa scelta e incoraggiata la giapponizzazione, in particolare in aree strategiche come Etorofu;l'isola dopo[[Iturup]]. ilNel 1821, il [[bakufu]] ritornò alla precedente politica di non assimilazione dell'ainu, per ripristinare infine nel 1855 misure atte ad imporre la lingua giapponese<ref name=":7">{{Cita libro|autore=J.C. Maher|curatore=Fishman, Joshua A.|titolo=Akor Itak – Our Language, Your Language: Ainu in Japan|anno=2001|editore=Multilingual Matters|città=Clevedon|lingua=en|p=328|opera=Can Threatened Languages Be Saved? : Reversing Language Shift, Revisited : A 21st Century Perspective|OCLC=704469465}}</ref>. L'utilizzo della lingua Ainu in rituali, cerimonie e nella vita di tutti i giorni divenne sempre più limitato, cambiando così lo stile di vita della popolazione.
Durante il [[periodo Meiji]], i timori del governo di una possibile avanzata russa nell'Hokkaido, portarono ad accelerare e sistematizzare le politiche di assimilazione degli Ainu, modificando profondamente la lingua di questa popolazione. Nel 1869 l'isola di Ezo venne ribattezzata in Hokkaido, e con la costituzione dell'Hokkaidodel ''[[Kaitakushi]]'' (Commissione per la colonizzazione dell'Hokkaido), il governo promosse l'immigrazione in queste terre di contadini e soldati provenienti da tutta la nazione<ref>{{Cita libro|autore=Ann B. Nell'agostoIrish|titolo=Hokkaido: delloA stessoHistory anno,of l'isolaEthnic diTransition Edoand venneDevelopment ribattezzataon inJapan’s HokkaidoNorthern Island|anno=2009|editore=McFarland|città=Jefferson|lingua=en|p=|OCLC=845568669}}</ref>. La trasmissione della lingua e della cultura Ainu alla generazione successiva venne interrotta bruscamente, e limitata a contesti ristretti come quello famigliare. ANel trent'anni1871 dallovennero stabilimentoproibiti deli ''[[Kaitakushi]]'',rituali ilainu governo(canti, Meijidanze, proibìfunerali), ae tuttol'anno ilsuccessivo popoloun'apposita Ainuordinanza di''(Jisho farKisoku)'' usodichiarò del"terra proprionullius" patrimonioi culturaleterreni abitati e linguisticousati edagli diAinu, abitarefra nellecui terrele aree di originecaccia e pesca, costringendologli all'espatriospazi edi favorendovita latradizionali, procedendo Aad partireuna daloro quell'anno,privatizzazione lee spietateredistribuzione politichea governativeimmigrati Meijigiapponesi. annientaronoGli laainu, differenzacostretti etnicaa tratrasferirsi Ainuin ealtre giapponesi,zone controllate in favoremaniera dipiù quest'ultimi.capillare Glidal Ainu, quindigoverno, non vennero più riconosciuti come gruppo etnico, venendoma inoltredefiniti cancellati''heimin'' dai(persone libricomuni), scolastici dell'epoca<ref>{{Cita libropubblicazione|autore=Loos,Jennifer N.Teeter &and Osanai,Takayuki T. (1993)Okazaki|anno=2011|titolo=IndigenousAinu minoritiesas ina Education:Heritage Australian and japanese PerspectivesLanguage of Their IndigenousJapan: PeoplesHistory, theCurrent Ainu, AboriginesState and Torres Strait Islanders|editore=Tokyo: Sanyusha Publishing Co|p=237-249}}</ref>, ma entrarono a far parte del ceto sociale giapponese più basso.Future of Ainu
Language Policy and Education|rivista=Heritage Language Journal|volume=8|numero=2|p=|pp=253-254|lingua=en}}</ref><ref name=":7" /> ed entrarono a far parte dei ceti inferiori della società. <ref>{{Cita libro|autore=Loos, N. and Osanai, T.|titolo=Indigenous minorities in Education: Australian and japanese Perspectives of Their Indigenous Peoples, the Ainu, Aborigines and Torres Strait Islanders|anno=1993|editore=Tokyo: Sanyusha Publishing Co|lingua=en|p=|pp=237-249}}</ref>
Il periodo successivo alla seconda guerra mondiale èfu caratterizzato dadalla una crescitapresa di autocoscienza tracoscienza ildel popolo Ainu, che iniziò a reclamare i propri diritti come popolazione indigena riconosciuta in territorio giapponese. Dagli anni '60Sessanta, una piccola comunità Ainu ha iniziato aad ricreareaffermare una propria identità al di fuori del contesto pubblico di una nazione omogenea, facendosi chiamare ''Ainu Minzoku'' ( アイヌ民族, popolazione Ainu). ▼
Hanno negato Proprietà di Ainu di iwor (aree di caccia / spazi di vita tradizionali), caccia e pesca vietate, aspetti approvati della cultura Ainu, e ha stabilito un sistema di proprietà terriera privata a 1872. Con la firma del Trattato di Sakhalin per le Isole Curili tra Russia e Giappone nel 1875, gli abitanti di Enchiu provenienti dal sud del Sakhalin furono trasferiti a Hokkaido e raggruppato insieme al popolo Ainu (Tazawa, 2010), drammaticamente dannoso la pratica culturale dell'Enchiu, che viene spesso indicata come Sakhalin Ainu dagli altri Ainu e giapponese. Nel 1882, Hokkaidō fu diviso in tre prefetture e più Ainu forzatamente trasferito in modo che le autorità avevano più controllo su di loro e potrebbe ridistribuirele terre fertili per Wajin (Kato 1980 ;. Ogawa, 1993, pag 238) .Prima di effettuare l'imposizione del kaitakushi delle politiche di assimilazione, l'educazione Ainu, Anche se notinstitutionalized cosa "aspetto inseparabile della vita quotidiana e credo religioso "(Ogawa, 1993, p.237). E 'incluso arti orali, caccia, pesca, raccolta, ballare, cantare, intaglio, ricamo, ed eseguendo le cerimonie in Kotan in cui vivevano (Abe, 2008) .Tuttavia, comunità di disintegrazione in seguito al trasferimento forzato, accoppiati con le politiche assimilatoryeducational, ha invitato la abbandono delle tradizioni Ainu e educazione tradizionale, i bambini Ainu sono stati isolati nelle scuole. Nel 1872, trentotto Ainu giovani adulti sono stati portati da Sapporo, Otaru, e Yoichi a Tokyo per essere assimilato intoJapanese cultura (Hasegawa, 2008; Kano & Hirose, 2008). Il governo usa anche 15 bambini da Kamikawa come cavie in una scuola che hanno fondato a Sapporo. Entrambe le scuole sono cadute in rovina entro un anno. Tuttavia, gli esperimenti Meiji con l'educazione di Ainu continuarono nel 1877, la prima scuola Ainu fu fondata vicino a Sapporo a Tsuishikari. Seguiranno molte altre lezioni (Abe, 2008). A questo punto, tuttavia, l'Ainu tranquillamente aveva dubbi, andschool frequenza rimasta bassa, appena raggiunto il 9% nel 1886 (Ogawa, 1991, pag. 261). Fromthe inizi degli anni 1890, TUTTAVIA, la partecipazione è aumentato dopo l'ulteriore deterioramento della Ainuways di vita causato da, tra gli altri fattori, l'attuazione di una serie di leggi thatredistributed Ainu paese ai proprietari Wajin paese ricco, e la sostituzione dei lavoratori Ainu con Wajin immigrati e detenuti sfruttare le risorse naturali.
Nel 1993,1992 il membroleader della Hokkaido Ainu Association Giichi Nomura , in occasione della Giornata Internazionale dei popoli indigeni fecetenne un discorso allanella sede delle Nazioni Unite a New York , inricordando occasionele dell'annodiscriminazioni internazionalesubite delle persone indigene su quanto ildal popolo Ainu siae statoconcludendolo vittimacon diun emarginazioneringraziamento e discriminazione, concludendolo ringraziando ilal pubblico in lingua Ainu .<ref>{{Cita libro| nomeautore= Fishman,Ann-Elise Joshua|cognome=A.Lewallen|titolo= CanThe threatenedFabric languages be saved?of Indigeneity: reversingAinu languageIdentity, shiftGender, revisitedand :Settler aColonialism 21stin centuryJapan|anno=2016|editore=University perspectiveof New Mexico Press| urlcittà= https://www.worldcat.org/oclc/54446218Albuquerque| datalingua= 2001en| editorep= Multilingual Matters24|OCLC= 54446218|ISBN=18535970661026404837}}</ref> . Nel 1997, la legge che durante il periodo Meiji mirava a disconoscere la popolazione Ainu venne sostituitosostituita dacon una nuova legge, rinominatal' "Ainu Cultural Promotion Act" (in giapponese アイヌ新法, Ainu Shinpō<ref name=":5" />), con lal'intento qualedi siassegnare intendevaagli stabilireAinu un posto significativo per gli Ainu all'interno della società giapponese. Grazie a questa nuovaQuesta legge , la lingua Ainu viene trattata definitivamente come caratteristica del popolo Ainu, potendo dunqueha daredato il via a varidiversi movimenti di [[rivitalizzazione linguistica]] della lingua Ainu, tuttora in attività ., Questa legge<ref name=":6" />e èha statarappresentato la prima [[Policy (politica)|policy]] ufficiale da parte del governo giapponese perin quantomateria riguardadi il [[multiculturalismo]]. <ref name=":6" />▼
▲Il periodo successivo alla seconda guerra mondiale è caratterizzato da una crescita di autocoscienza tra il popolo Ainu, che iniziò a reclamare i propri diritti come popolazione indigena riconosciuta in territorio giapponese. Dagli anni '60, una piccola comunità Ainu ha iniziato a ricreare una propria identità al di fuori del contesto pubblico di una nazione omogenea, facendosi chiamare ''Ainu Minzoku'' ( アイヌ民族, popolazione Ainu).
▲Nel 1993, il membro della Hokkaido Ainu Association Giichi Nomura fece un discorso alla sede delle Nazioni Unite a New York in occasione dell'anno internazionale delle persone indigene su quanto il popolo Ainu sia stato vittima di emarginazione e discriminazione, concludendolo ringraziando il pubblico in lingua Ainu<ref>{{Cita libro|nome=Fishman, Joshua|cognome=A.|titolo=Can threatened languages be saved? : reversing language shift, revisited : a 21st century perspective|url=https://www.worldcat.org/oclc/54446218|data=2001|editore=Multilingual Matters|OCLC=54446218|ISBN=1853597066}}</ref>. Nel 1997, la legge che durante il periodo Meiji mirava a disconoscere la popolazione Ainu venne sostituito da una nuova legge, rinominata "Ainu Cultural Promotion Act" (in giapponese アイヌ新法, Ainu Shinpō<ref name=":5" />), con la quale si intendeva stabilire un posto significativo per gli Ainu all'interno della società giapponese. Grazie a questa nuova legge, la lingua Ainu viene trattata definitivamente come caratteristica del popolo Ainu, potendo dunque dare il via a vari movimenti di [[rivitalizzazione linguistica]] tuttora in attività. Questa legge<ref name=":6" /> è stata la prima [[Policy (politica)|policy]] ufficiale da parte del governo giapponese per quanto riguarda il [[multiculturalismo]].
== Parlanti ==
La lingua ainu è una [[Lingua in pericolo|lingua quasi estinta]]<ref>{{Cita news|lingua=en|url=https://www.ethnologue.com/language/ain|titolo=Ainu|pubblicazione=Ethnologue|accesso=2018-05-29}}</ref>. Nella città di Nibutani (parte di [[Biratori]], Hokkaidō) dove vivono molti dei parlanti nativi rimasti, ci sono solo 100 parlanti, di cui solo 15 usavano la lingua quotidianamente alla fine degli [[anni 1980|anni ottanta]]. In tutta [[Hokkaidō]], tranne poche eccezioni, ci sono circa 1000 parlanti nativi oltre i 30 anni (tranne poche eccezioni). L'uso della lingua ainu fra i nativi sta crescendo, cosìe nonsi èsta più giusto dire che solo 15 persone la usano regolarmente, dato che c'èaffermando un movimento per fermare il declino dei parlanti prima che sia troppo tardi. La maggior parte dei {{tutto attaccato|150.000 000}}[[ainu]] autoproclamatidichiarati in Giappone (molti altri ainu non sono consci delle loro origini o si nascondono per paura di essere discriminati) parlano solo giapponese, sebbene ci sia un numero crescente di persone che parlano l'ainu come seconda lingua, specialmente a [[Hokkaidō]], grazie agli sforzi dell'attivista ainu ed ex membro del Parlamento giapponese [[Shigeru Kayano]], che era anche lui un parlante nativo.
I parlanti della lingua Ainu sono raggruppati in quattro categorie<ref>{{Cita pubblicazione|autore=DeChicchis, J. (1995)|titolo=The current state of Ainu Language|rivista=Journal of Multilingual and Multicultural Development|volume=16|numero=}}</ref> e ciò esprime un ottimo punto di discussione per quanto concerne la rivitalizzazione della lingua:
* Parlanti originari
* Antichi bilingui Ainu-Giapponesi
==Lessico==
La lingua Ainu ha pochi vocaboli che indicano concetti astratti o prodotti della civilizzazione moderna, ma è piena di termini che fanno riferimento alle attività quotidiane del popolo Ainu, come le piante, gli animali, la caccia e la pesca<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Kudō Masaki (1989:134)|titolo=Jōsaku to emishi.|rivista=Kōkogaku Library|volume=New Science Press|numero=51}}</ref><ref>{{Cita libro|cognome=萱野茂|cognome2=「アイヌの民具」刊行運動委員会|titolo=アイヌの民具|url=https://www.worldcat.org/title/ainu-no-mingu/oclc/34369718&referer=brief_results|accesso=2018-06-01|data=1980|editore=すずさわ書店|lingua=Japanese}}</ref>. Esistono poche parole formate da un'unica radice; anche le parole più semplici possono essere divise in parti più piccole, una volta tracciata la loro etimologia. Le radici originali sono circa un centinaio. La maggior parte delle parole è basata sulla derivazione, sul raddoppiamento e sulla combinazione con altre parole. Di conseguenza, il numero di vocaboli utilizzati da un qualsiasi parlante ammonta a numerose migliaia.
===Numeri===
Ufficialmente la lingua Ainu si scrive attraverso una versione modificata del [[sillabario]] giapponese [[katakana]]<ref name=":2" />.
Il [[blocco (Unicode)|blocco Unicode]] ''[[Katakana Phonetic Extensions]]'' (31F0-31FF) include caratteri katakana in gran parte utilizzati nella lingua ainu.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.alanwood.net/unicode/katakana_phonetic_extensions.html|titolo=Katakana Phonetic Extensions}}</ref><ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.unicode.org/charts/PDF/U31F0.pdf|titolo=Katakana Phonetic Extensions}}</ref> I katakana per le consonanti finali, che non appaiono in giapponese, sono spesso utilizzati in ainu. Viene anche utilizzato l'alfabeto latino. La rivista "''Ainu Times"'' pubblica i propri numeri con entrambi gli stili di scrittura.
Il reverendo John Batchelor<ref>{{Cita libro|nome=Louis-Frédéric,|cognome=1923-|titolo=Japan encyclopedia|url=https://www.worldcat.org/oclc/48943301|data=2002|editore=Belknap Press of Harvard University Press|OCLC=48943301|ISBN=0674007700}}</ref> <ref name=":4">{{Cita pubblicazione|autore=Refsing, Kirsten|titolo=Lost Aryans? John Batchelor and the Colonization of the Ainu Language|rivista=Interventions: International Journal of Postcolonial Studies|volume=2|numero=1}}</ref>fu un missionario che visse tra gli Ainu, li studiò e pubblicò numerosi lavori sulla cultura deldi popoloquesta popolazione. Dal momento che la lingua Ainu non possedeva un vero e proprio sistema di scrittura, Batchelor fu il primo a concepirne uno. Tra le sue opere più importanti vi è ''An Ainu-English-Japanese Dictionary'', di cui vennero pubblicate ben quattro edizioni, e una grammatica della lingua Ainu, scritta nel 1903. Nonostante questi sforzi per dare alla lingua Ainu una propria identità fornendo uno stile di scrittura completamente nuovo, le descrizioni di Batchelor erano tutt'altro che corrette, e successivamente alcuni ricercatori, che avevano fatto affidamento sulle sue opere, hanno inconsapevolmente perpetuato un numero rilevante di errori<ref name=":4" />, basati anche su storici pregiudizi della lingua.
Dal momento che la lingua Ainu non possedeva un vero e proprio sistema di scrittura, Batchelor fu il primo a concepirne uno. Tra le sue opere più importanti sono da considerare ''An Ainu-English-Japanese Dictionary'', del quale furono fatte ben quattro edizioni, e una grammatica della lingua Ainu, scritta nel 1903. Nonostante questi sforzi per donare alla lingua Ainu una propria identità fornendo uno stile di scrittura completamente nuovo, le descrizioni di Batchelor erano tutt'altro che corrette<ref name=":4" />, e successivamente alcuni ricercatori, che avevano fatto affidamento sulle sue opere, hanno inconsapevolmente perpetuato un numero rilevante di errori<ref name=":4" />, basati anche su storici pregiudizi della lingua.
===Katakana speciale per la lingua Ainu===
==Studi sulla lingua Ainu==
A parte numerosi nomi propri Ainu presenti in rapporti del secolo VIII e alcuni termini che comparvero più tardi, i primi glossari Ainu apparirono solamente nel secolo XVII, scritti per lo più da giapponesi e da stranieri. Dizionari più ampi comparvero nel secolo successivo. La prima registrazione vocale venne svolta da Bronislaw Pilsudski, un polacco, agli inizi del secolo XX dal polacco Bronislaw Pilsudski.
La prima grammatica Ainu, invece, venne scritta dal missionario inglese John Batchelor, che pubblicò anche ''An Ainu-English-Japanese Grammar''<ref name=":4" />, la cui prima edizione venne pubblicata nel 1889: la sua edizione del 1938 viene tutt'ora utilizzata nonostante l'innumerevole quantità di errori presenti.
Studi più affidabili sono stati compiuti da Kyosuke Kindaichi<ref name=":3" /> nel 1931, grazie al suo ''A study of Yukar: The Ainu Epics''. Un suo studente, Mashiho Chiri, ampliò ulteriormente la grammatica sviluppata dal maestro e la estese anche al dialetto Sachalin. Chiri si focalizzò principalmente sulle parole e sulle loro origini, e compilò insieme a Kindaichi ''Classified Dictionary of the Ainu'', suddiviso in tre volumi (uomini, piante e animali). Quest'opera divenne la base di ogni tipologia di ricerca sulla lingua Ainu.
In tempi più recenti un numero sempre più crescente di persone ha contribuito agli studi sulla lingua Ainu, motivati dal rischio imminente di estinzione. Tra loro sono presenti alcuni studenti alla Hokkaido University che stanno conducendo studi e ricerche sui dialetti e sul folklore ainu; alcuni di loro sono attivisti del movimento di rivitalizzazione linguistica. La pubblicazione di libri con descrizioni grammaticali<ref name=":3">{{Cita libro|nome=Fitzhugh, William W.,|cognome=1943-|nome2=Dubreuil, Chisato|cognome2=O.|nome3=Arctic Studies Center (National Museum of Natural|cognome3=History)|titolo=Ainu : spirit of a northern people|url=https://www.worldcat.org/oclc/42801973|data=1999|editore=Arctic Studies Center, National Museum of Natural History, Smithsonian Institution in association with University of Washington Press|OCLC=42801973|ISBN=0967342902}}</ref>, materiali video e testimonianze aumentòè aumentato incredibilmente negli anni '80 e '90.
== Tradizione orale ==
Gli Ainu hanno una ricca tradizione orale di saghe epiche chiamate [[Yukar (mitologia)|Yukar]]<ref>{{Cita libro|cognome=杉村キナラブック|cognome2=旭川叢書編纂委員会|cognome3=旭川市立図書館|titolo=キナラブック・ユーカラ集|url=https://www.worldcat.org/title/kinarabukku-yukara-shu/oclc/35077130&referer=brief_results|accesso=2018-06-01|data=1969|editore=旭川市}}</ref>, che contengono un gran numero di arcaicismi grammaticali e lessicali. Lo yukar veniva memorizzato e raccontato nei raduni e nelle cerimonie, che spesso duravano ore o addirittura giorni. Gli Ainu hanno anche un'ulteriore forma narrativa denominata "''Uekeper"'', usata nello stesso contesto. I poemi epici sacri venivano recitati come se fossero parole dettate da un dio in persona. Gli dei parlano in prima persona plurale. Alla fine di ogni verso vi è un ritornello, denominato ''sakehe'', la cui origine è sconosciuta. La tematica comune degli yukar è la natura, ma esistono anche poemi epici sulla cultura degli Ainu, denominati ''oyna''. Questi racconti parlano sia delle origini della terra e del popolo, sia delle gesta di semidei, denominati per l'appunto ''oyna kamuy''. In contrasto aglicon gli yukar, che hanno protagonisti principalmente maschili, esistono opere con protagoniste femminili, denominate ''menoko yukar'', cantate da donne. In entrambe le tipologie di poema epico, il protagonista viene identificato con il pronome indefinito, per indicare una sua citazione. In questo caso, tuttavia, non è previsto l'uso del ritornello.
==Contatti linguistici==
Dal momento che il popolo Ainu ha goduto di grande familiarità con la lingua giapponese, è naturale affermareinevitabile che le due lingue si siano influenzate a vicenda. Molte parole Ainu sono state prese in prestito dal giapponese, come per esempio ''puta/buta'' (maiale), ''tampaku/tabako'' (sigarette) e ''umma/uma'' (cavallo), rese note al popolo Ainu quando furono introdotte loro come merce di scambio. La parola ''menoko'' (donne Ainu) venne presa in prestito dal dialetto giapponese del Tohoku, e venne successivamente reimportata nella lingua giapponese. L'influenza dal giapponese non si limita solamente ai nomi, ma copre anche alcune funzioni grammaticali fondamentali per la struttura della frase, come per esempio i verbi e gli avverbi.
Esistono pochi casi in cui la lingua Ainu ha influenzato la lingua giapponese, e la maggior parte di essi si collegano al commercio. Esempi di tale influenza sono ''rakko/rakko'' (lontra marina), ''tonakai/tunakai'' (renna) e ''shishamo/susam''<ref name=":3" /> (una tipologia di pesce). Anche le parole ''Emishi'' (parola arcaica usata per il popolo Ainu) e ''Ezo'' (che significa "persone differenti del nord", termine con il quale gli Ainu venivano conosciuti in Hokkaido prima del 1868) che appaiono spesso nella storia giapponese, derivano dall'Ainu. Il termine Ainu in questione è ''enciw'' (che significa "umano"), ed è usato anche nella variante dialettale Ainu Sachalin<ref name=":3" />.
==Rivitalizzazione==
In Hokkaido e in altre zone del Giappone come il Kanto, è sorto un movimento volto alla [[Rivitalizzazione linguistica|rivitalizzazione della lingua]] ainu<ref name=":0">{{Cita pubblicazione|autore=Martin K. (2011)|titolo=Aynu itak. On the Road to Ainu Language Revitalization.|rivista=Media and Communication Studies|volume=60|numero=57-93}}</ref>. La letteratura orale Ainu è stata documentata con l'intenzione di salvaguardarlaconservarla per le generazioni future e di utilizzarla come materiale educativo per gli studiosi della lingua<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Gayman, J. (2012)|titolo=Ainu Right to Education and Ainu Practice of "Education": Current Situation and imminent Issues in Light of Indigenous Education Rights and Theory|rivista=Intercultural Edition|volume=22|numero=}}</ref>. L'Associazione Ainu di Hokkaido ( 北海道 ウ タ リ 協会 ''Hokkaidō Utari Kyōkai'' ), fondata nel 1930, raccoglie gruppi hainu di Hokkaido e di altre zone, e ha all'attivo circa 500 membri. Dal 1987 promuove lezioni di lingua Ainu, corsi per insegnanti di lingua Ainu e rilascia materiali educativi in lingua, compresi libri di testo. Anche i linguisti Wajin insegnano Ainu e istruiscono gli studenti a diventare insegnanti di lingua all’università. Nonostante tutti questi sforzi, la lingua Ainu non viene ancora insegnata in nessuna scuola secondaria del Giappone.
Grazie all' Ainu Cultural Promotion Act del 1997<ref name=":6">{{Cita pubblicazione|autore=Richard Siddle (2002)|titolo=An epoch-making event? The 1997 Ainu Cultural Promotion Act and its impact|rivista=Japan Forum|volume=14|numero=405-423}}</ref>, i dizionari Ainu vennero trasformati e divennero strumenti per aumentare la comunicazione e conservare testimonianze della lingua al fine di revitalizzarlarivitalizzarla e promuovere la cultura<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Hansen, A.S. (2014)|titolo=Revitalizing an indigenous language: Dictionaries of Ainu languages in Japan 1625-2013|rivista=Lexicografica|volume=30|numero=547-578}}</ref>. Al giorno d’oggi ilIl numero di studiosi della lingua Ainu come seconda lingua è in aumento, specialmente in Hokkaido, in parte grazie agli interventi pioneristici di Shigeru Kayano, nativo, parlamentare e attivista Ainu, che aprì una scuola di lingua Ainu nel 1987<ref name=":1">{{Cita pubblicazione|autore=Okazaki, T & Teeter, J. (2011)|titolo=Ainu as a Heritage Language of Japan: History, Current State and Future of Ainu Language Policy and Education.|rivista=Heritage Language Journal|volume=8|numero=}}</ref>. La Ainu Association of Hokkaido<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Bugaeva, Anna (2010)|titolo=Internet Applications for endangered languages: A talking dictionary of Ainu|rivista=Waseda Institute for Advanced Study Research|volume=3|numero=73-81}}</ref> è la principale fonte di supporto della cultura Ainu in Hokkaido. In alcune zone del Giappone sono state svolte delle lezioni in lingua Ainu, e un gruppo ristretto di persone sta imparando la lingua. Sono stati anche eseguiti degli sforzi per produrre materiale facilmente reperibile in rete per quanto riguarda l’Ainu colloquiale, dal momento che la maggior parte della documentazione in lingua Ainu si focalizza sulla testimonianza di racconti popolari.
La lingua Ainu è presente anche nei media; il primo programma radiofonico Ainu era, chiamato FM Pipaushi, che va in onda dal 2001 con un programma di 15 minuti in lingua Ainu ed è sovvenzionato dalla FRPAC<ref>{{Cita web|url=https://www.frpac.or.jp/web/english/|titolo=The Foundation for Research and Promotion of Ainu Culture}}</ref>'''<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Savage Theresa; Longo Michael|titolo=Legal Frameworks for the Protection of Ainu Language and Culture in Japan: International and European Perspective|rivista=Japanese Studies|volume=33(1)|numero=101-120}}</ref>'''; evi ilè anche un giornale, “The''The Ainu Times”Times'', istituito nel 1997<ref name=":1" /> . Inoltre, la lingua Ainu è stata vista in domini pubblici come il nome di un centro commerciale, “Rera”, che significa “vento” nell’area di Minami Chitose e il nome “Pewre” che significa “giovane” in un centro a Chitose: c’è anche una squadra di pallacanestro a Sapporo chiamata “Pera Kamuy” che significa “Dio del Vento”<ref name=":0" />. Anche il nome di una famosa rivista giapponese di moda, “Non-no” è un termine Ainu, che significa “fiore”.
== Note ==
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