Fulvio Wetzl: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 26:
=== La produzione Nuova Dimensione ===
Nel 1983 rileva la società Nuova Dimensione e con questa società, coadiuvato dalla produttrice Gabriella Rebeggiani, produce il suo primo lungometraggio ''[[Rorret]]'', in associazione produttiva con Raiuno, la cui sezione cinema era allora presieduta da Carlo Fuscagni. Il film, un horror anomalo, in cui più che cercare di terrorizzare gli spettatori, si cercano di analizzare i meccanismi della paura stessa, viene presentato al Forum del Festival di Berlino 1988, unico film italiano presente quell'anno a Berlino <ref>http://www.arsenal-berlin.de/nc/berlinale-forum/archiv/katalogblaetter/action/open-download/download/rorret.html.</ref> e in quell'occasione venduto alla New Yorker Films di Dan Talbot, che l'anno successivo lo farà uscire sul mercato americano.<ref>http://www.nytimes.com/movie/review?res=950DEFDF1E3CF93BA35751C0A96F948260 Recensione di Vincent Canby sul New York Times dell'8 febbraio 1989</ref> Il film partecipa ad altri festival come i Rencontres du Cinéma Italien di Annecy ([[Annecy cinéma italien]], dove vince il premio CICAE), Il Festival di Villerupt, il Cairo Film Festival, il I Festival del cinema Italiano di Roma, il Sulmona Film Festival, il Salerno Film festival (dove vince il Premio per la migliore opera prima e il Premio per la migliore interpretazione maschile a [[Lou Castel]]), tutti nel 1988. L'anno successivo Wetzl sempre con Gabriella Rebeggiani, produce ''Novecento secondi'' di Teo De Luigi, docudrama prodotto dalla Regione Emilia-Romagna, con [[Stefano Bicocchi]] (in arte Vito) e [[Raffaella Baracchi]] (miss Italia 1983). Sempre nel 1989 produce anche ''[[La sposa di San Paolo]]'' di Gabriella Rosaleva, da una storia della scrittrice leccese Rina Durante, ''Viaggio a Galatina'' (sulla scorta degli scritti di Ernesto De Martino in ''Sud e magìa''), che narra le vicende, ambientate nel seicento, di una tarantolata e del suo viaggio per liberarsi degli effetti del morso della tarantola, "danzando tre giorni e tre notti" davanti al pozzo dell'acqua miracolosa a Galatina. Il film, interpretato da Francesca Prandi e [[Lou Castel]], rappresenta l'Italia in concorso al [[festival di Locarno]] 1989.<ref>http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,10/articleid,0953_01_1989_0286_0030_13079358/ articolo di Fulvia Caprara su La Stampa del 13 dicembre 1989</ref>
Nel 1992 la Nuova Dimensione produce, in associazione con la Filmalpha di Mario Gallo e Enzo Giulioli, e la International Forum di Lampo Calenda, il secondo lungometraggio di Wetzl, ''[[Quattro figli unici]]'', la cui sceneggiatura era stata segnalata al [[Premio Solinas]] nel 1989, commedia agrodolce sugli effetti stranianti delle nuove tecnologie su una anomala famiglia allargata, che sarà presentato a vari festival internazionali come il [[Festival di Venezia]] (sezione Panorama Italiano - 1992) e tra gli altri, ai Rencontres du Cinéma italien di Annecy ([[Annecy cinéma italien]], premio del pubblico e Menzione speciale della giuria - 1992).<ref>http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,18/articleid,0839_01_1992_0220_0018_25150422/ Articolo di Simonetta Robiony su La Stampa del 12 agosto 1992</ref> Il film, girato nella seconda parte in Veneto (Padova, Vicenza, Stra), ha come aiuto regista Erwin Wetzl, padre del regista, che produsse con la "Webi" società di produzione di Erwin e [[Antonio Bido]], proprio alcuni film di Bido (''[[Il gatto dagli occhi di giada]]'', ''[[Solamente nero]]''). Erwin Wetzl prenderà parte come aiuto regista anche al successivo film del figlio ''[[Prima la musica, poi le parole]]''.
|