Luigi Cremona: differenze tra le versioni
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Nel 1858 passò ad insegnare al Liceo S. Alessandro (oggi [[Liceo Beccaria]]) a [[Milano]] e da qui cominciò ad istituire una rete di rapporti a livello internazionale.
Fu così che, sotto suggerimento di [[Francesco Brioschi]] e [[Angelo Genocchi]], nel 1860 Cremona fu chiamato dal [[Ministri della Pubblica Istruzione del Regno d'Italia|Ministro della Pubblica Istruzione]], [[Terenzio Mamiani]], a ricoprire la cattedra di [[Geometria Superiore]] a [[Bologna]], istituita appositamente per lui e per la prima volta con tale denominazione.
Ma la permanenza di Cremona a Bologna durò fino al 1867 quando [[Francesco Brioschi]], consapevole di come egli fosse la persona più adatta per insegnare le nuove tecniche di calcolo grafico che, grazie alle importanti opere di [[Cullman]], erano diventate indispensabile conoscenza per un futuro ingegnere, lo chiamò a Milano ad insegnare [[Statica grafica]] presso il Regio Istituto Tecnico Superiore di Milano (attuale [[Politecnico di Milano]]) di cui Brioschi era direttore. A Milano Cremona dovette occuparsi inizialmente del solo corso di [[Statica grafica]] abbandonando così, parzialmente, il suo indirizzo di studi puramente geometrici per occuparsi di questioni riguardanti la matematica applicata.
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Fu socio delle più illustri accademie italiane (Regio Istituto Lombardo, [[Accademia Nazionale dei Lincei|Accademia dei Lincei]], [[Accademia Nazionale delle Scienze (Italia)|Accademia dei Quaranta]], Accademia delle Scienze di Bologna, Accademia delle Scienze di Napoli) ed estere ([[Royal Society]] di Londra, Accademia di Amsterdam, Monaco, Gottinga, Praga e Copenaghen), dottore ''honoris causa'' presso le [[Università di Dublino]], [[Edimburgo]] e [[Oslo|Christiania]], Cavaliere dell'[[Ordine al Merito civile di Savoia]] e, nel maggio del 1903 fu insignito, dall'[[Imperatore tedesco|Imperatore di Germania]], dell'Ordine [[Pour le Mérite]], conferito a pochi in Italia.
===Massoneria===
Fu un [[Massoneria in Italia|Massone]], e ne governò i vertici bolognesi ove nel 1866 fu tra i fondatori della [[Loggia massonica|loggia]] "Felsinea" di Bologna, della quale fu il primo [[Maestro venerabile]], con [[Giosuè Carducci]] come segretario<ref>V. Gnocchini, ''L'Italia dei Liberi Muratori'', Mimesis-Erasmo, Milano-Roma, 2005, pp.86-87.</ref>. Fu vice-presidente del Rito Simbolico e condirettore del Bollettino Massonico pubblicato in Bologna con il Franchi.<ref>Ludovico Frappolli, La Massoneria italiana nel decennaio post unitario- Franco Angeli p.117.</ref>. Mantenne un fitto carteggio di corrispondenza massonica con Giosuè Carducci e Francesco Magni <ref>Aldo Brigaglia; Simonetta Di Sieno, La corrispondenza massonica di Luigi Cremona con Giosuè Carducci e Francesco Magni casa editrice Mimesis 2017 ISBN 978-88-5754-135-8</ref>
Morì a Roma il 10 giugno 1903 a causa di una malattia cardiaca che da tempo lo affliggeva, l'[[angina pectoris]], confortato dalle cure e dall'affetto di Anna Maner-Müller, sposata nel 1887 in seconde nozze, e dai figli.
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