Guerre marcomanniche: differenze tra le versioni

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I combattimenti ripresero già nella prima parte dell’anno ([[177]] d.C.). I Quadi, che da sempre si erano dimostrati i più restii ad accettare l’occupazione romana, potrebbero essere stati i primi a ribellarsi nuovamente, costringendo entrambi i governatori di [[Pannonia]], superiore ed inferiore, a rimettere mano alle armi. E [[Marco Aurelio]], alla fine dell’estate del [[178]] d.C., era costretto a recarsi di persona lungo il fronte danubiano, per cercare di portare a termine una guerra che si protraeva ormai da troppi anni.
Marco deve aver raggiunto [[Carnuntum]] nella tarda estate del [[178]] d.C.. Era intenzionato ad organizzare le terre a nord del tratto danubiano, da [[Vindobona]] ad [[Aquincum]], nella nuova provincia di [[Marcomannia]]. Per prima cosa procedette a sedare le rivolte tra [[Marcomanni]] e [[Naristi]] ([[178]]), l’anno successivo operò nel territorio dei [[Quadi]], ponendo il suo quartier generale a [[Solva]], alla foce del fiume Granua (l’attuale [[Hron]]), come ci confermano i primi due libri dei [[Colloqui con sé stesso]], scritti appunto a Carnuntum e sulla Granua.
Sempre che nel corso di questa secunda expeditio germanica, il prefetto del pretorio, un certo [[Tarrutieno Paterno]] impegnò il nemico per un’intera giornata (tanto era numeroso), riportando alla fine una vittoria risolutiva ai fini della guerra. Marco per questi successi veniva acclamato Imperator per la decima volta. La nuova provincia di [[Marcomannia]] poteva dirsi sottomessa ed in fase di nuova costituzione.
 
Il completamento del piano strategico prevedeva, però, l’occupazione della piana del [[Tisza]], con la formazione di una seconda e nuova provincia: quella di [[Sarmazia]]. Marco trasferiva, così, il proprio quartier generale lungo il fronte sarmatico per l’inverno del 179-180 d.C. (in [[Pannonia inferiore]]), ma a marzo, quando la nuova stagione di guerra stava per cominciare, [[Marco Aurelio]] cadeva gravemente ammalato e moriva a pochi chilometri da [[Sirmio]] (17 marzo del 180 d.C.), come ci informa il contemporaneo [[Tertulliano]] nel suo Apologeticum. E poco prima di morire la [[Historia Augusta]] ci informa che chiese al figlio Commodo di “''non trascurare il compimento delle ultime operazioni di guerra''”.
[[Image:Marcomannia_e_Sarmatia_178-179_dC_jpg.jpg|830px]]
 
 
===Commodo in [[Sarmatia]] (180-182 d.C.)===
Le operazioni in terra sarmata continuarono. Neppure la morte dell’imperatore ritardò la progettata spedizione nella piana del Tisza.
 
 
==Bibliografia==