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=== L'attività partigiana ===
[[File:Sabotaggio_Arnodera.png|miniatura|Il viadotto dell'Arnodera dopo il sabotaggio]]
Rientrato a Torino dopo il rilascio, dopo l'8 settembre prende parte ai primi tentativi di organizzare la difesa della città dai tedeschi, subito stroncati dal tradimento di [[Adami Rossi]] che consegna la città ai nazisti. L'11 di settembre si rifugia quindi a [[San Giorio]], in [[Valsusa]], dove erano sfollati i genitori, e qui partecipa alla costituzione di una delle prime bande partigiane con base al rifugio Gravio. Opererà in Valsusa fino ai primi mesi del 1944, avendo tra l'altro una parte fondamentale nel sabotaggio del ponte ferroviario dell'Arnodera nella [[Francesco Foglia#L'attività partigiana|notte tra il 28 e il 29 dicembre 1943]], definito dagli stessi occupanti «
In seguito, dopo essere scampato fortunosamente ad un agguato nazifascista alla stazione di Sant’Ambrogio, venne trasferito dal comando regionale nelle valli del cuneese, dove poteva essere più utile la sua abilità con gli esplosivi. In quest'area Bellone realizzerà numerosi sabotaggi a strade e ferrovie, e durante un rastrellamento operato dai nazisti prenderà anche parte ad un'avventurosa manovra di sganciamento che lo porterà con altri partigiani a passare dal [[rifugio Quintino Sella al Monviso]] (2600 mslm) nel mese di marzo.
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* {{cita libro|nome=Sergio|cognome=Bellone|titolo=Testimonianze (1933-1945)|anno=|editore=Centro studi Virginio Bellone}}
* {{cita libro|cognome= Borgis | nome = Maria Elisa | titolo = La Resistenza nella Valle di Susa | anno = 2011 | editore = Edizioni del Graffio }}
* {{cita libro|nome=Ada|cognome=Gobetti|titolo=Diario Partigiano|anno=|editore=Einaudi}}
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