Discussione:Tetragramma biblico/Archivio04: differenze tra le versioni

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Altrettanto interessante il commento di David Clines che in ''Yahweh and the God of Christian Theology '', srive: ''Un risultato dell'assenza di Yahweh dalla coscienza cristiana e' stata la tendenza a far convergere l'attenzione sulla persona di Cristo''. I TdG infatti rilevano che pochi fedeli sanno che il vero Dio a cui Gesu' rivolse le sue preghiere e' una Persona con un proprio NOME, nonostante la Bibbia e' su questo punto chiarissima. Nella Bibbia infatti si legge non solo " Sia <u>santificato</u> il tuo ''<u>nome</u>'' " ( Matteo 6:9 e Luca 11:2 ) ma anche " Padre <u>glorifica</u> il tuo ''<u>nome</u>'' " e " L'ho glorificato e di nuovo lo glorifichero'" ( Giovanni 12:28, CEI ) e " Ho fatto <u>conoscere</u> il tuo ''<u>nome</u>'' agli uomini che mi hai dato dal mondo" e " Ho fatto <u>conoscere</u> loro il tuo ''<u>nome</u>'' e <u>lo faro' conoscere</u> " di Giovanni 17:6, 26, CEI ( la sottolineatura e' mia ) <br />. Conoscenza e santificazione del Nome di Dio era per il fondatore del cristianesimo. questione ''non negoziabile''.
Che non siano solo i TdG ad attribuire al nome divino la dovuta rilevanza, tanto che ritengono onesto e giusto oltre che <u>teologicamente importante</u>, compaia nella Bibbia, e' dimostrato dalle seguenti autorevoli dichiarazioni:<br />
'''1d)''' In un articolo pubblicato nel "Anglican Theological Review"( ottobre 1959 ) il dott. Walter Lowie sottolineando la necessita' di conoscere il nome di Dio disse: Nei rapporti umani e' della massima importanza conoscere il nome proprio, il nome personale, di colui che amiamo, al quale parliamo, o anche di colui del quale parliamo. E' esattamente la stessa cosa nella relazione fra l'uomo e Dio.'' Chi non conosce Dio per nome <u>non lo conosce realmente come persona</u> , </u> '' <u>non lo conosce fino al punto di parlargli</u> ( cio' che si intende per preghiera ), e <u>non puo' amarlo</u>, se lo conosce solo come una forza impersonale. (corsivi e sottolineature sono miei)<br />
'''2d)''' J.A.Motier , preside del Trinity College in Inghilterra in ''Eerdmans Handbook to the Bible'', pag. 157 dice : Si perde molto se nel leggere la Bibbia ci si dimentica di guardare oltre il termine sostitutivo [Signore, Dio], dietro il quale si cela il nome personale, intimo, di Dio stesso,. ''Rivelando'' il suo nome al suo popolo, Dio volle ''<u>rivelargli la propria personalita' piu' recondita</u> '' ( corsivi e sottolineature sono miei ) ( confronta anche nella voce Wp [[Tetragramma biblico]] quanto asserito ''sul significato particolare del nome di Dio'' sia dal teologo [[Hans Kung]] che dal filosofo [[Ernst Bloch]]. Significato su cui i TdG sono d'accordo e su cui scrissero le identiche cose, in tempi non sospetti ovvero decenni e decenni prima della pubblicazione del libro ''Dio esiste'' di Kung )<br />
'''3d)''' A proposito dei vari riferimenti di Gesu' al nome di Dio, il libro'' Der Name Gottes'' a pag. 76 spiega : Dobbiamo comprendere il sorprendente fatto che nell'Antico Testamento '' <u>la rivelazione di Dio</u>'' e' tradizionalmente <u>intesa come ''la rivelazione'' del suo nome</u> e che cio' prosegue fino alle ultime parti dell'Antico testamento e continua addirittura fino alle ultime parti del Nuovo Testamento, dove, ad esempio in Giovanni 17:6, si legge 'Ho reso manifesto il tuo nome' ( corsivi e sottolineature sono miei )<br />
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