Enzo Riccomini: differenze tra le versioni

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==Carriera==
Dopo aver militato nelle giovanili della [[{{Calcio Fiorentina]]|N}}, nell'{{Calcio Empoli|N}}<ref>[http://dlib.coninet.it/bookreader.php?&c=1&f=10336&p=2#page/2/mode/2up Le liste di trasferimento della Lega Nazionale], ''[[Il Corriere dello Sport]]'', 2 settembre 1955, pag.3</reF> e nella Sestese<ref>[http://dlib.coninet.it/bookreader.php?&c=1&f=10639&p=2#page/2/mode/2up Le liste di trasferimento], ''[[Il Corriere dello Sport]]'', 31 agosto 1956, pag.3</ref>, iniziò la carriera di allenatore con l'[[Empoli Football Club|Empoli]] e il [[Football Club Esperia Viareggio|Viareggio]], per poi passare alla {{Calcio Ternana|N}}, con cui ottenne una promozione in [[Serie A]] nel [[Serie B 1973-1974|1973-74]]. Venne chiamato dal vulcanico presidente Rozzi all'Ascoli, nella stagione 1975-76, in cui l'Ascoli retrocesse roccambolascamente in Serie B: dopo aver battuto in casa l'Inter, arrivarono solo 3 punti in 4 giornate: 2 pareggi con Perugia e Bologna, una sconfitta con la Sampdoria diretta concorrente per la salvezza, ed un pareggio all'ultima giornata contro la Roma allo Stadio Olimpico, che portò i bianconeri marchigiani a retroceedere per la differenza reti peggiore rispetto alla Lazio, giunta a pari punti degli ascolani.
Il campionato successivo in serie B vide Riccomini alternarsi a Giovanni Mialich sulla panchina marchigiana, esonerato dopo 13 giornate, ritornò in panchina dopo nemmeno due mesi.
Trasferitosi a Pistoia replicò il traguardo della promozione in A anche con la {{Calcio Pistoiese|N}} ([[Serie B 1979-1980|1979-80]], anno della seconda promozione in A degli arancioni, la prima ed unica nella serie A a girone unico). Prese la squadra toscana dopo 12 giornate di campionato, mestamente ultima a 4 punti, frutto di 1 vittoria 2 pareggi e 8 sconfitte e la portò a salvarsi conquistando 11 vittorie e ottenendo 30 punti in 27 giornate. La stagione successiva portò gli arancioni al secondo posto in classifica conquistando 46 punti ed alla promozione in Serie A, ottenuta pareggiando in casa 0-0 contro il Lecce il 1º Giugno 1980. Chiusa la prima esperienza con "l'Olandesina" passò sulla sponda blucerchiata di [[Genova]], il primo anno raggiunse il 5º posto finale. La squadra blucerchiata pagò i soli 12 punti conquistati nelle ultime 12 giornate, dopo aver vinto a [[Stadio_Giuseppe_Meazza|San Siro]] contro il {{Calcio Milan|N}} per 1-0. La stagione successiva fu esonerato dalla [[Unione Calcio Sampdoria|Sampdoria]] dopo appena 5 giornate: 1 vittoria e 1 pareggio, oltre alle sconfitte con [[Brescia_Calcio|Brescia]] all'esordio e quelle casalinghe con la {{Calcio Sambenedettese|N}} e a [[Unione_Sportiva_Lecce|Lecce]] nei turni 4° e 5° della stagione [[Serie B 1981-1982|1981-82]] portarono alla sua sostituzione alla vigilia del match con l'allora capolista Varese, con il tecnico, anch'egli toscano, [[Renzo Ulivieri]] che portò poi la squadra alla promozione in Serie A.