Milano: differenze tra le versioni
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Lo stemma di Milano è costituito da uno [[Scudo francese moderno|scudo sannitico]] di color [[Argento (araldico)|argento]] ([[Bianco (araldica)|bianco]]) su cui è sovrapposta una [[croce di San Giorgio]] [[Rosso (araldica)|rossa]]. Il tutto è racchiuso ai lati da un ramo di [[alloro]] e uno di [[quercia]], legati insieme da un nastro [[Bandiera d'Italia|tricolore]]. Lo scudo, che è [[Timbro (araldica)|timbrato]] da una [[corona turrita]] colore oro o nero, simbolo del [[Città d'Italia|titolo di città]], è in uso, nella sua forma moderna, dal 19 marzo 1934, quando fu emanato il relativo decreto di concessione da parte dello Stato. La croce di San Giorgio rossa su campo bianco come simbolo della città meneghina nacque nel [[Medioevo]]: tale soggetto, che è stato riportato per la prima volta sulla bandiera di Milano, è stato poi l'ispirazione per la realizzazione dello [[stemma]] cittadino.
[[File:Madonnina - Duomo - Milan 2014 03.jpg|thumb|La [[Madonnina]], statua presente sulla sommità del [[Duomo di Milano]]]]▼
Il primo gonfalone di Milano è stato un [[arazzo]] realizzato intorno al 1565 dai ricamatori [[Scipione Delfinone]] e Camillo Pusterla su disegno di [[Giuseppe Arcimboldo|Giuseppe Arcimboldi]] e [[Giuseppe Meda]]. Restaurato una ventina di volte nei successivi tre secoli, è custodito all'interno del [[Castello Sforzesco]], nella Sala del Gonfalone<ref name="Pagani|p. 20">{{Cita|Pagani|p. 20}}.</ref>. Una sua copia, che è custodita a [[Palazzo Marino]], nella Sala dell'[[Galeazzo Alessi|Alessi]], viene esibita nelle ricorrenze ufficiali più importanti per rappresentare la città di Milano. Entrambi i gonfaloni menzionati raffigurano, al centro, [[sant'Ambrogio]], [[vescovo di Milano]] e [[santo patrono]] della città.
▲[[File:Madonnina - Duomo - Milan 2014 03.jpg|thumb|La [[Madonnina]], statua presente sulla sommità del [[Duomo di Milano]]]]
Altri simboli di Milano sono la [[scrofa semilanuta]], animale legato alla [[leggenda]] della [[Fondazione di Milano|sua fondazione]] e primo simbolo della città di Milano, la cosiddetta "[[Madonnina]]", una statua d'oro collocata sulla guglia più elevata del [[Duomo di Milano]] rappresentante [[Maria (madre di Gesù)|Maria]], madre di [[Gesù Cristo]] (questa statua è anche la protagonista della canzone [[Dialetto milanese|dialettale milanese]] ''[[O mia bela Madunina]]'' di [[Giovanni D'Anzi]], che è di fatto considerata l'[[inno]] della città), il [[Biscione (araldica)|biscione]] (in [[dialetto milanese]] ''el bisson''), ritratto nell'atto di ingoiare o proteggere, a seconda delle interpretazioni, un fanciullo o un uomo nudo<ref group="N">Una tradizione risalente a [[Galvano Fiamma]] ([[XIV secolo]]), vuole che tale stemma provenga dall'immagine raffigurata sull'elmo e sullo scudo di un saracino abbattuto da un Ottone Visconti durante la [[prima crociata]]. Si tratta però di un racconto inverosimile, al pari delle altre notizie di questo storico sulla partecipazione lombarda alla prima crociata (Giancarlo Andenna, ''Deus non voluit: i Lombardi alla prima crociata (1100-1101). Dal mito alla ricostruzione della realtà. Atti del Convegno Milano, 11-11 dicembre 1999'', Milano, Vita e Pensiero, 2003, ISBN 88-343-0799-2, in partic. pp. 233-234). Un altro mito attribuisce l'origine del simbolo ad un analogo scontro tra [[Eriprando Visconti]] e un cavaliere tedesco nel [[1034]]. La prima attestazione sicura del simbolo è il [[1226]], quando venne raffigurato sul pastorale, "ornato con vipere d'avorio", di Ardengo Visconti, abate del [[Basilica di Sant'Ambrogio|monastero di Sant'Ambrogio]] (Romussi 1927, vol. II, p. 245). Un'altra storia, inverosimile per anacronismo, è riferita dal [[Francesco Petrarca|Petrarca]]: il simbolo sarebbe stato adottato da [[Azzone Visconti]], cui una vipera sarebbe entrata nell'elmo mentre riposava, ma ne sarebbe uscita, all'atto dell'indossarlo, a fauci spalancate, senza però morderlo. Andenna (''cit.'') ritiene verosimile l'origine da simboli vescovili raffiguranti un mostro marino che inghiotte [[Giona (profeta)|Giona]], simbolo della [[resurrezione]].</ref> e sovrastato da una corona d'oro<ref group=N>L'aggiunta della corona d'oro venne concessa nel [[1336]] a Bruzio Visconti dai [[Arciducato d'Austria|duchi d'Austria]] (Romussi, ''loc. cit.'').</ref>, originariamente simbolo del casato dei [[Visconti]], [[Governanti di Milano|Signori e poi Duchi di Milano]] tra [[XIII secolo|XIII]] e [[XV secolo]], e infine [[Meneghino]], maschera legata alla città dopo avere soppiantato quella più antica e tradizionale di "[[Beltrame|Baltramm]] de [[Gaggiano|Gaggian]]". Il nome "meneghino" viene talvolta usato, a mo' di aggettivo, come sostituto di "milanese" (si veda ad esempio la nota istituzione culturale ''Famiglia meneghina'')<ref>{{cita web|url=http://www.nonsolocittanova.it/cittanova_carnevale_2007/meneghino.html|titolo=Le maschere di Carnevale - Meneghino|accesso=20 novembre 2017|editore=nonsolocittanova.it|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140707142916/http://www.nonsolocittanova.it/cittanova_carnevale_2007/meneghino.html|dataarchivio=7 luglio 2014}}</ref>.
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